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Elazzaoui, il bello viene adesso: "Sono pronto e sono forte, i keniani non mi fanno paura"

La finalissima elvetica del circuito internazionale by Salomon sancirà lo strapotere africano anche nella corsa in natura

di Stefano Gatti
16 Ott 2024 - 12:08
 © GoldenTrailSeries/@leo_rsl

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Mettiamoci una croce sopra! Una croce bianca in campo rosso, per la precisione.... svizzera. Sì perchè è nella Confederazione Elvetica che si esaurisce nel terzo weekend di ottobre il calendario 2024 di Golden Trail Series, il circuito internazionale "targati" Salomon la cui Gran Final va in scena appunto tra giovedì 17 e domenica 20 ottobre sulle montagne delle città gemelle di Ascona e Locarno, separate alla nascita (anzi, alla sua... fine) dal Fiume Maggia che proprio all'altezza delle due cittadine del Canton Ticino confluisce nel settore più settentrionale del Lago Maggiore. Lo scenario delle montagne del Canton Ticino e in modo specifico quello dei sentieri by Scenic Trail per l'atto conclusivo di una stagione la cui regular season si è chiusa con il tour negli USA che alla resa dei conti rossocrociata consegna un ranking guidato dalla African Wave sia in campo maschile che femminile. La keniana Joyce Muthoni Njeru, portacolori di Atletica Saluzzo (storica formazione italiana di corsa in montagna) guida la classifica donne, seguita dalla rumena Madalina Florea (Team Salomon) e dalla elvetica Maude Mathis (ASICS).  Tra gli uomini l'African Power è ancora più schiacciante: il primo degli atleti europei è il toprunner rossocrociato Rémi Bonnet (Red Bull/Salomon), "solo" quarto davanti al nostro Daniel Pattis (Brooks Trailrunners). Sul podio virtuale ci sono però tre atleti africani. È il marocchino Elhousine Elazzaoui (Team NNormal) a guardare tutti dall'alto della prima casella di una classifica generale nella quale il leader è seguito dagli acerrimi rivali Patrick Kipngeno e Philemon Ombogo, portacolori della corazzata Run2gether. Tra Elhousine e i keniani (che in più occasioni quest'anno hanno provato ad accerchiarlo con tattiche molto aggressive) i momenti di tensione non sono mancati e da questo punto di vista la finalissima si preannuncia bollente. Per saperne di più, ma anche perché è lui a nostro avviso il grande protagonista (e la grande sorpresa, l'atleta che si è migliorato di più) delle Golden Trail Series 2024, abbiamo intervistato Elhousine ormai a pochi giorni dal lungo weekend ticinese, nel quale il marocchino gioca (o per meglio dire corre) in casa, visto che proprio nel Canton Ticino Elazzaoui ha la sua base europea. 

© @GoldenTrailSeries/@AsconaLocarnoFinals/@TheAdventureBakery

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Il programma delle Finals di Ascona e Locarno prevede un prologo di sette chilometri con 400 metri di dislivello per donne e uomini giovedì 17 e venerdì 18 ottobre, poi la prova-clou da 23,5 chilometri con 1400 metri di dislivello: gara-donne sabato 19, gara-uomini domenica 20 ottobre. Ecco intanto le riflessioni a voce alta di colui il quale ha fatto... la voce grossa nell'arco dei sette appuntamenti della regular season: l'affascinante Elhousine Elazzaoui. "Bello, affascinante" è infatti il significato del termine “al-husayn”! Per lui quest'anno podio alto in una delle grandi classiche della disciplina e in due tra le prove più giovani. Elazzaoui ha vinto infatti la prestigiosa Marathon du Mont-Blanc di fine giugno a Chamonix e poi - all'altro capo dell'estate - la "doubleheader" nordamericana di Mill Valley (San Francisco) e di Mammoth Mountain sulle Montagne Rocciose della California.

© GoldenTrailSeries/@RisingStory-ColinOlivero

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SPORTMEDIASET: Elhousine, arrivi in finale con già tre vittorie. Te lo aspettavi all'inizio della stagione?

ELAZZAOUI: vincere le Golden Trail World Series è da sempre il mio sogno. Ci sto provando da cinque anni e mi sto preparando per questo da molto tempo. In passato le cose non sono sempre andate come previsto. Quest'anno tutto si sta allineando perfettamente ed è lo scenario migliore per me. La finale però fa storia a sé.

© GoldenTrailSeries/@RisingStory-MathisDecroux

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SPORTMEDIASET: Prima di parlare della finale, diamo un'occhiata alla tua stagione. Qual è stata la gara più difficile da vincere e quale invece la più semplice?

ELAZZAOUI: La più difficile direi Headlands 27K in California. La gara è stata molto veloce, senza un attimo per tirare il fiato. Una gara tutta da correre, terminata allo sprint con Philemon Ombogo. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda… Non c'è mai una gara facile ma devo ammettere che nella Marathon du Mont-Blanc mi sono sentito molto in controllo. Con Rémi Bonnet è stato un bel duello, ma ho vinto senza dare fondo a tutte le energie. Ne avevo ancora, se fosse servito. Mi sentivo a mio agio e molto sicuro di me stesso in quella occasione stesso.

SPORTMEDIASET: Ora sei il favorito per la finale. Avverti una qualche forma di pressione?

ELAZZAOUI: No, per niente! Oltretutto so di poter contare sul sostegno del pubblico del Canton Ticino. Qui sono abbastanza conosciuto, perché vivo da queste parti quando sono qui in Europa. Conosco il percorso a memoria e sono abituato a questi sentieri. È quasi una gara di casa: la gente si aspetta che io vinca, proprio come tutti sperano di vedere Rémi vincere Sierre-Zinal un giorno. Ma non vedo questa aspettativa come negativa, anzi per me è positiva. In ogni caso, non sono stressato.

© GoldenTrailSeries/@ColinOIivero

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SPORTMEDIASET: La vittoria potrebbe ancora sfuggirti?

ELAZZAOUI: Dico sempre che non è mai troppo tardi per fare le cose per bene, ma è vero anche il contrario… Le cose possono andare storte alla fine… Quest'anno ho fatto tutto per bene, quindi preferisco non pensarci. Certo, si può cadere, ci si può fare male. Nulla è deciso fino alla linea del traguardo, ma mi sento bene fisicamente, le mie gambe sono forti, quindi spero davvero che tutto vada bene. È in ogni caso sono pronto alla sfida.

SPORTMEDIASET: Ci sono due keniani sono alle tue spalle nella classifica generale. Hanno ammesso di aver provato a mettere in atto una strategia per batterti a Mammoth, che però non ha funzionato. Per via del regolamento poi, se Kipngeno ti precederà nella finale (soprattutto se sarete entrambi sul podio) si aggiudicherà la vittoria assoluta. Questo cambierà il modo in cui affronterai la gara? Loro dicono che spingeranno ancora di più in finale. Qual è il tuo piano per contrastarli?

ELAZZAOUI: Ah, per quello che mi riguarda, nessuna strategia! Voglio solo correre la mia gara ed evitare problemi. Non voglio commettere errori: cadere, perdermi sul percorso e cose così. Personalmente, non mi interessa la loro strategia. So che sarà una gara dura e mi sto solo preparando per questo. Penso solo alla mia gara! In realtà non credo che questa sia una gara per Patrick! Questo percorso è molto più tecnico rispetto alle gare americane, è davvero diverso. E io lo conosco a memoria. L'ho fatto molte volte e sono molto fiducioso.

© GoldenTrailSeries/@RisingStory-MathisDecroux

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SPORTMEDIASET: Nell'ultima gara, c'è stata qualche polemica tra te e Kipngeno che ti ha accusato di averlo bloccato nello sprint finale. Il filmato in seguito ha dimostrato che avevi ragione, ma il problema è risolto ora?

ELAZZAOUI: Penso che tutti abbiano capito cosa è successo. Potrebbe non essere stato chiaro nella diretta, ma rivedendo le immagini si capisce che ho mantenuto la mia linea e ho scelto il percorso più breve. Penso che lo abbiano capito un po’ tutti… Va tutto bene, fa parte dello sport. Stavamo entrambi correndo, e le cose sono successe in fretta. Ne abbiamo parlato e ora è tutto a posto.

© GoldenTrailSeries/@MathisDecroux

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SPORTMEDIASET: Sei pronto per uno sprint finale in volata?

ELAZZAOUI: Ah no! Questo voglio assolutamente evitarlo! Ne ho fatti fin troppi di sprint quest’anno! E sono sicuro che questa gara sarà diversa.

SPORTMEDIASET: Sei sul punto di diventare il primo africano a vincere la Golden Trail Series. Cosa significa per te?

ELAZZAOUI: Come ho detto, sono cinque anni che cerco di brillare nel circuito. Vincerlo sarebbe un grande motivo di orgoglio: per me ma anche per il mio Paese. Mi sentirei come se stessi facendo la storia. Spero di poter ispirare gli altri, incoraggiando i miei connazionali più giovani a dedicarsi al trail running e ad accorgersi di quanto sia entusiasmante questo sport.

© GoldenTrailSeries/@MathisDecroux

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