Accanto al modello da "competizione", la Brooks ha presentato anche la nuova Ghost 15
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Trovare il proprio modo di correre, combinando agonismo e benessere fisico e mentale, è l'aspirazione di ogni runner. Find your run è appunto la nuova campagna di Brooks, ispirata dalla convinzione che non esiste "un solo modo per correre" ma che ognuno di noi abbia una sua particolare e unica inclinazione: modi, tempi, esperienze sono personali. E personali sono le sensazioni e le risposte che ogni corridore cerca nelle e dalle proprie scarpe. Così, con l'aspirazione di incontrare la soddisfazione del variegato ed esigente popolo dei runner, l'azienda americana ha proposto agli appassionati tre nuovi modelli: la Ghost 15, che rivede e innova il modello più usato e generalmente apprezzato, la Levitate 6 e la Hyperion Max.
Che dire della prima delle tre, la Ghost 15? Beh, è sicuramente riuscita: la scarpa è cambiata restando però fedele a se stessa, alle sue caratteristiche di pura affidabilità. La Ghost 15 assicura comfort, protezione e ammortizzazione: un modello anche da usare in gara, se non avete particolari ambizioni cronometriche. Per l'allenamento, va da sé, è una buonissima compagna per ogni distanza, meglio tuttavia su quelle medio-lunghe. Sulle caratteristiche dell'intersuola e per le piccole ma essenziali novità della tomaia meglio lasciare spazio alle spiegazioni "ufficiali" ben evidenziate sul sito Brooks: qui, piuttosto, vale la pena evidenziarne un ultimo aspetto utile al runner comune, la buona stabilità.
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Stabilità che invece va "cercata" e "trovata" quando si calza la Hyperion Max. O meglio, quando si usa questo modello bisogna essere consapevoli di quel che si ha ai piedi: una scarpa performante, veloce, anche geometricamente strutturata per transizioni rapide. Quindi quando la si indossa lo si fa per spingere. Se in precedenza eravate abituati a farlo con le Hyperion Tempo serve un minimo di adattamento, diciamo un rodaggio: la calzata è diversa, la spinta e la fase di stacco pure. Diciamo più simile alle Elite. Detto questo, al di là dei professionisti e degli amatori iper-evoluti che la possono calzare su ogni distanza, per un buon amatore è una scarpa indicata per allenamenti veloci (ripetute corte o medie) e gare brevi (ma con escursione massima, almeno per runner agée come me, sino alla mezza). In generale un modello che fa da stimolo e aiuta il divertimento: la tecnologia Rapid Roll con la curvatura del tallone e della punta che favorisce una transizione più rapida dal tallone all'avampiede impone di "far andare le gambe". La leggerezza - circa 220 grammi nella versione maschile - è combinata con un'ottima ammortizzazione. Non manca infine, ed è importante in questo tipo di utilizzo, la sensazione di sentirsi protetti nel passaggio dalla fase di volo all'appoggio.