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SKYRUNNING

Ghiano e Maniezzo guidano la Giovane Italia nei Mondiali Youth sul Gran Sasso

Azzurrini in grande evidenza nella rassegna iridata che ha visto ancora una volta svettare i pari età spagnoli

di Stefano Gatti
11 Ago 2023 - 09:36
 © ISF

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Lui si definisce “L’osservatore” ma Gianluca Ghiano è stato anche il vero e proprio… trascinatore di Team Italia nei Campionati Mondiali Youth e U23 di Skyrunning che hanno avuto luogo il primo fine settimana del mese di agosto - per la quinta volta su sette edizioni - a L’Aquila e soprattutto sul Gran Sasso... più che mai d’Italia! Il giovane campione di Pinerolo ha conquistato il titolo di Campione del Mondo Under23 Skyrace, aprendo appunto la via alla medaglia d'argento della formazione tricolore nella classifica per Nazioni dell'evento, alle spalle della irraggiungibile Spagna ma davanti all'emergente Giappone. Al femminile, la più brillante delle azzurre è Alice Maniezzo, anche lei come Ghiano sul podio sia nel Vertical che nella Skyrace.

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Andati in scena nel primo weekend di agosto gli Youth Skyrunning World Championships2023 sanciti da ISF (International Skyrunning Federation) erano strutturati su due giornate di gara e due discipline: Vertical e Skyrace. La rassegna ha preso le mosse venerdí 4 agosto con la prova only-up. Per il secondo anno consecutivo, atleti di appena quindici anni hanno gareggiato negli eventi del programma, suddivisi in quattro categorie: Youth A (15-16 anni), Youth B (17-18 anni), Youth C (19-20 anni), Under23 (21-22-23 anni). Le categorie A e B più giovani hanno gareggiato su un percorso più breve rispetto agli atleti dai diciannove ai ventitré anni. Le medaglie in palio erano ben settantacinque: un “tesoretto” alla conquista del quale si sono lanciati giovani e giovanissimi atleti provenienti da trentuno Paesi dei cinque continenti.  

© ISF

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Sui sentieri di casa, le giovani speranze azzurre (alcune delle quali in realtà già solide certezze) erano attese a performances di primo piano, ma la concorrenza continentale (Spagna in teta) e poi ancehe"overseas" (USA, Giappone e Brasile) era come di dice in questi casi parecchio agguerrita  Partendo dal Vertical (percorso da tre chilometri e 800 metri, 1033 metri D+), Martino Utzeri ha aperto il bottino di medaglie azzurre mettendosi al collo quella della categoria Youth B con il tempo di 43 minuti e 27 secondi. Ad aggiudicarsi la medaglia d’oro e quella d’argento lo spagnolo Lluis Puigvert e lo statunitense Coby Marvin. L’exploit di Utzeri è stato “copiato e incollato” nel medagliere iridato tra le donne (e nella stessa fascia d’età) da Alice Maniezzo: 50 minuti e 23 secondi il tempo della giovane azzurra, preceduta all’arrivo Gabriela Lasalle (Spagna) e dalla giapponese Karen Kobayashi.

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La campagna-medaglie di Gianluca Ghiano (alla sua ultima chance nei Mondiali Youth prima di passare definitivamente tra i "grandi") si è ugualmente aperta a Fonte Cerreto con il bronzo only-up tra gli Under23 alle spalle di Luvsansharav Natsagdori (Mongolia) e di Arnau Aranda Escamilla (Spagna). In una disciplina che non è esattamente quella da lui prediletta, Gianluca ha staccato il tempo finale di 39 minuti e 22 secondi, in attesa di mettersi alla prova su distanze e tempi di ben altra consistenza. 

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L’attesissima SkyRace in programma domenica 6 agosto si sviluppava su una traccia da 23 chilometri, con un dislivello positivo di tutto rispetto, anzi mondiale: 2226 metri di salita da cuore in gola e mani sulle ginocchia. Ed è stato questo il contesto tecnico (oltre che il teatro d’operazioni) dell’impresa dei nostri, una convincente e prestigiosa doppetta: Gianluca Ghiano campione del mondo davanti a Mattia Tanara, divisi al traguardo da un minuto e 23 secondi a favore del piemontese (tempo finale: due ore, 30 minuti e un secondo) nei confronti del suo collega e amico veronese. Sul podio con i due azzurri il belga Raoul Raus. Ghiano ha oltretutto impreziosito il suo score mettendo le mani sulla medaglia di bronzo nella combinata, la cui classifica era stilata sommando i tempi di Vertical e SkyRace. Podio finale tra l’altro replicata esatta della Vertical U23.

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Per le categorie Youth A e B, la SkyRace prevedeva un percorso da 13 chilometri e 1300 metri di dislivello positivo in quello che - come detto sopra - è la sede quasi... naturale dei Mondiali giovanili. In gara-donne Alice Maniezzo (chiudendo la sua prova in un’ora, 59 minuti e 15 secondi) ha bissato il bronzo vertical, chiudendo la prova alle spalle della spagnola Gabriella Lasalle e della svedese Mejia Peterson. Doppio exploit che ha permesso ad Alice di… fare l’upgrade, assicurandosi la medaglia d’argento della combinata, alle spalle della onnipresente Lasalle (sicura primadonna di un futuro molto vicino) ma davanti alla giapponese Kobayashi che l’aveva preceduta nella corsa al secondo gradino del podio di gara-vertical.

© Discover Abruzzo

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Tirando le somme (e facendo il conto… delle medaglie) il bilancio azzurro nei Mondiali abruzzesi si riassume in un medagliere da un oro, due argenti e sei bronzi. Nella classifica per Nazioni, i nostri sommano 1582 punti (686 vertical, 896 sky), con una “forbice” negativa di mille punti tondi tondi rispetto alla imprendibile corazzata Spagna che mette a bilancio 2582 punti (1248 V/1334 S) ma un margine di centodieci lunghezze sul Giappone in grande crescita che “brucia” nella volata per il terzo posto Norvegia, Regno Unito e USA.

© FISky

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Al di là dei numeri e dei metalli, l’ultima parola spetta a Roberto Mattioli, Commissario Tecnico della nazionale giovanile e senior di skyrunning:

"A livello di squadra giovanile questo è i il migliore risultato che abbiamo mai ottenuto. Dopo un quarto e un terzo posto, si sale sul secondo gradino del podio per Nazioni. Questo é un segnale forte e chiaro che la direzione presa con le promesse junior é quella giusta. Certo, la Spagna é ancora molto lontana ma siamo certi di poter crescere ancora e di poter arrivare sempre piú in alto”.

© Discover Abruzzo

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Nel conto finale delle medaglie, Spagna prenditutto con trenta (!) medaglie (17 d'oro) su settantacinque a disposizione. Italia e Giappone sfiorano la doppia cifra (nove). Sette le medaglie che hanno preso il volo con destinazione Svezia, cinque per la vicina Norvegia, delle quali ben tre d'oro. Due medaglie del metallo più nobile anche per Svizzera e Mongolia.

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