L'evento valdostano ha confermato il crescente successo di una... sottodisciplina dalle molteplici valenze
di Stefano Gatti© Grosjean Wine Trail Ufficio Stampa
La stagione delle “wine trail” autunnali fa da ormai stabilmente da ponte tra gli appuntamenti estivi della corsa in natura e quelli invernali (trail e soprattutto cross), che in alcuni casi “rubano” spazio e adepti ai primi appuntamenti dello scialpinismo. Da questo punto di vista Grosjean Wine Trail - in Valle d’Aosta - è uno degli appuntamenti più giovani e “novelli” ma soprattutto uno di quelli con maggiori margini di crescita ed evoluzione. Sabato 12 ottobre la terza edizione dell’evento con campo base a Quart (paese alle porte est del capoluogo regionale Aosta) ha messo in palio i titoli regionali FIDAL di trailrunning. Ad aggiudicarseli nella sua prova-clou da 15 chilometri (800 metri dislivello positivo) sono stati Alex Déjanaz (secondo alle spalle del vincitore assoluto Iacopo Brasi) e Christine Vicquéry. Sono stati loro i più applauditi nella festa finale che ha chiuso un evento nel quale - al di là di quello più propriamente sportivo - hanno avuto ampio spazio alcuni altri aspetti (per nulla secondari) all’insegna della condivisione, del gusto e della convivialità.
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Su un percorso leggermente rivisitato rispetto alle primedue edizioni di GWT, è stato il bergamasco Iacopo Brasi ad aggiudicarsi il successo assoluto, completando in un’ora, otto minuti e sette secondi la missione-vittoria. Preparatore atletico e forte portacolori di La Recastello Radici Group - lo scorso anno vincitore con Fabio Ruga del titolo italiano skyrace a coppie - Brasi è tra l’altro il tecnico del mezzofondista ugandese Jacob Kiplimo, medaglia di bronzo nei 10000 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (2021).
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Dopo un primo tratto di gara corso spalla a spalla con Alex Déjanaz, Iacopo si è lanciato in una irresistibile fuga per la vittoria, tagliando il traguardo con due minuti e 10 secondi di vantaggio sul valdostano, portacolori di ASD Montagnesprit. A completare il podio è stato Matteo Siletto (Torino Road Runners ASD), che ha attraversato la linea d’arrivo di Quart con un ritardo di quattro minuti e 29 secondi dal vincitore.
“È stato un ottimo allenamento: tosto e divertente. Il percorso di gara mi ha ricordato un po’ quello delle campestri invernali che ormai si stanno avvicinando”. (Iacopo Brasi)
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In gara-donna Christine Vicquéry ha prevalso con un buon margine di sicurezza sulla concorrenza. La portacolori e beniamina local di ASD Inrun, recente vincitrice proprio a Quart (località Villair) della prima edizione del Vertical Beato Emerico, si è imposta con il tempo finale di un’ora, 30 minuti e 14 secondi, che le è valso la ventinovesima casella della classifica assoluta (96 finishers). Alle sue spalle la runner libera Serena Cimalando (staccata di quattro minuti e sei secondi, trentasettesima assoluta), che nella seconda parte di gara ha superato Giorgia Ganis, che era in testa nei primissimi chilometri, terza al traguardo (e quarantesima assoluta) a cinque minuti e un secondo dalla vincitrice e come lei atleta di ASD Inrun, la società organizzatrice di Grosjean Wine Trail che ha quindi occupato due dei tre gradini del podio della gara titolata.
“Sono molto contenta! In questo periodo mi trovo in uno stato di forma… inaspettato. È stata una prova impegnativa, ho preso il comando dopo i primi chilometri di gara”. (Christine Vicquéry)
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I titoli valdostani FIDAL di trail sono andati ai già citati Christine Vicquéry e Alex Déjanaz (master A), a Etienne Verraz (Juniores),a Fabrizio Cuaz e Carmela Vergura (Master B), a Mauro Viérin (Master C) e a Maurizio Luboz (Master D).
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Come detto all’inizio, Grosjean Wine Trail è però stato anche e soprattutto un momento di festa per chiudere in bellezza la lunga stagione estiva. Negli gli spazi dell’azienda Grosjean e di Fondazione Ollignan sono scesi in campo anche i più piccoli, impegnati nei tre percorsi allestiti per differenti fasce d’età. Tra gli Young 3-6 anni i più veloci sono stati Nina Trevisan e Alex Busca, nella categoria 7-10 anni miglior tempo per Maelie Dunoyer (prima assoluta!) e Cédric Machet, negli 11-14 anni Mia Zabaite e Mattia Consol.
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Tra i filari valdostani si è avventurato anche un gruppetto di amanti delle attività outdoor senza… l’assillo del cronometro, che hanno passeggiato con il calice in mano, pronti a riempirlo per la degustazione dei vini della prestigiosa cantina Grosjean, alle porte della città di Aosta. Terminato l’impegno tra vigneti e sentieri, via ad un pomeriggio di divertimento a base di polenta e “carbonada” cucinate dalla vinosteria Antirouille di Aymavilles, buon vino e altrettanto buona musica. Un menu perfetto per smaltire i chilometri e i metri di dislivello accumulati nelle ore precedenti, che nessuno degli atleti presenti ha disdegnato, anzi!
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