Due settimane fa la gaffe e poi la retromarcia degli organizzatori: successo per il ruandese Hitimana
La mezza-maratona di Trieste va a un atleta africano. Nulla di eclatante o soprendente fin qui (in fondo succede quasi sempre così), non fosse che proprio sulla 21,097 km friulana si era abbattuta due settimane fa la polemica (e che polemica!) in seguito alla decisione degli organizzatori di "non invitare" proprio i runner africani in segno di protesta contro "lo sfrruttamento" degli stessi "da parte di manager spregiudicati".
Posizione poi rivista in seguito alle accuse di razzismo arrivate da più parti (giustamente), e retromarcia che oggi ha portato al successo del ruandese Noel Hitimana in 1h03’28”. Al secondo posto, invece, Najibe Salami dell’esercito italiano, e al terzo un altro africano, il keniota Joel Melly.
Tra le donne, la vittoria è andata alla kazaka Vohla Mazuronak (1.13.56) davanti alla atleta del Burundi Cavaline Nahimana e all’italiana Laika Soufyane.
Cambiando orizzonnte, va sottolineato infine che la mezza triestina ha segnato il ritorno in gara di Rita Giancristofaro, abruzzese di nascita ma triestina d’adozione, che ha scelto la Trieste 24 Halfmarathon per il rientro alle gare dopo essere rimasta ferita nel crollo del Ponte Morandi a Genova lo scorso agosto.