Il keniano dopo l'impresa di Vienna: "Volevo ispirare tante persone, ci sono riuscito"
Solo un uomo, oggi come oggi, poteva riuscirci. Solo Eliud Kipchoge, campione olimpico in carica e detentore del record del mondo in maratona, poteva abbattere il Muro delle 2 ore sui 42,195 metri. D'accordo, il crono (1h 59' 40") non verrà omologato come nuovo primato perché la prova viennese era al di fuori dei parametri riconosciuti dalla Iaaf, ma l'impresa è storica e di certo apre un nuovo capitolo della storia dell'atletica: "Ci sono voluti 65 anni per l'essere umano per fare la storia dopo Roger Bannister (il 6 maggio 1954 l'inglese fu il primo a scendere sotto i 4 minuti sul miglio, ndr). Oggi ci siamo riusciti" ha dichiarato Kipchoge subito dopo aver centrato l'obiettivo.
"Ognuno di noi se si prepara nella sua vita può raggiunge risultati impossibili" ha continuato il keniano. "Volevo ispirare tante persone, nell'idea di spingersi oltre i limiti umani, ci ho provato tante volte e questa volta ci sono riuscito". Ci è riuscito, Eliud, con una cavalcata strepitosa. con tempi di passaggio perfetti e impensabili per chiunque altro: "Oggi siamo andati sulla Luna e poi tornati sulla Terra! Non ho più parole per ringraziare tutti quelli che nel mondo mi hanno tifato e supportato".
I TEMPI DI PASSAGGIO DI KIPCHOGE
Una media di qualche decimale addirittura inferiore ai 2' 50" al km grazie a un ultimo chilometro simile alla chiusura di una gara in pista, con un allungo finale strabiliante, con una freschezza, frequenza di rullata e coordinazione degni di una perfetta macchina da corsa, unica al mondo. "Questo è stato il momento più bello della mia vita, lì (l'attimo catturato nella foto, ndr) ho capito che ce l'avrei fatta".