Salta 6,38m e si veste d’azzurro: è prima tra le under 18 nel ranking europeo, quinta al mondo fra le under 20
“Come si dice a Firenze… è tanta roba!”. Ha il sorriso della felicità Larissa Iapichino, al primo anno Allieve fresca vincitrice del titolo italiano di salto in lungo. Chi non riesce proprio a contenersi è mamma Fiona May che al balzo della figlia a 6,38m è esplosa in un urlo di gioia sugli spalti dello stadio Raul Guidobaldi di Rieti, dove si è disputata la 53esima edizione dei Campionati Italiani Allievi (under 18).
E c’è davvero di che rallegrarsi per questo risultato della giovane portacolori dell’Atletica Firenze Marathon. Larissa, fisico longilineo e cascata di treccine sulla schiena, con la misura di 6,38 diventa infatti la migliore allieva azzurra al primo anno di categoria e la quarta under18 di sempre distante 17 centimetri dal primato italiano di Maria Chiara Baccini (6,55 del 1998). Non solo: attualmente Larissa è prima tra le under 18 nel ranking europeo, quinta al mondo fra le under 20.
Ma c’è di più. Con quel salto a 6,38 Larissa si aggiudica la sfida in famiglia con mamma Fiona che alla sua età arrivò a saltare “solo” 6,22m prima di iniziare una carriera culminata con i due ori mondiali e i due argenti olimpici.
“L’importante è che i record restino in famiglia” ha commentato Fiona dopo il salto di Larissa, risultato che la proietta fra le attese protagoniste ai Campionati Europei under 18 di Gyor dove vestirà la maglia azzurra. Che effetto fa? “Che emozione. Solo adesso capisco cosa provava mia mamma quando a gareggiare ero io…”
Un’emozione che ha provato probabilmente anche Eddy Ottoz, medaglia di bronzo nei 110 hs ai Giochi olimpici di città del Messico 1968, quando suo figlio Laurent, da lui allenato, ha migliorato lo storico record italiano del padre. Quella mitica medaglia, infatti, fu conquistata il 17 ottobre 1968 grazie a un tempo manuale poi ricalcolato in 13”46, che resistette come primato italiano fino al 30 agosto 1994, quando Laurent lo abbassò a 13”42, al meeting di Berlino.
Il rapporto di amore e sfida tra genitori e figli accompagna la storia dell’atletica, che ancora oggi presenta i suoi casi alla Valentino e Sandro Mazzola o alla Dino e Andrea Meneghin. Nella scena del mezzofondo attuale spiccano anche i nomi, ad esempio, di Federica Del Buono (figlia del pluriprimatista italiano Gianni) e di Eleonora ed Elisabetta Vandi, figlie dell’ottocentista Luca.