Andato in scena quasi due mesi dopo la tradizionale data d’inizio primavera, l’appuntamento orobico comprendeva l'inedita prova... "a sei zampe".
di Stefano Gatti
L’appetito vien mangiando e – nel bel mezzo di un mese di maggio che sta segnando una rapida (ed “attenta”) ripresa dell’attività agonistica su strada e sui sentieri - la Sky del Canto di Carvico, in provincia di Bergamo, ha richiamato sulle prime elevazioni delle Prealpi Orobie mezzo migliaio di trailrunners affamati (appunto) di pettorale, cronometro e spirito di competizione. Ai quali si sono aggiunti gli adepti del Dog Trail, disciplina in pieno sviluppo e possibile punto d’unione fra passione per la corsa in natura ed amore per gli animali.
Organizzata da Carvico Skyrunning, una delle società più attive a livello nazionale, la Sky del Canto è andata in scena sui sentieri e tra i boschi del Canto appunto: un rilievo isolato, vero e proprio avamposto delle Prealpi Orobie affacciato sulla Pianura Padana. Nel pieno rispetto di tutti i protocolli e delle norme di sicurezza richieste dal periodo, naturalmente. Lasciapassare indispensabile (anzi conditio sine qua non) per il via libera alla realizzazione di eventi di questo genere.
A complicare la vita agli organizzatori (e poi agli atleti!) la pioggia caduta nei giorni precedenti ed anche a poche ore dal via che - è il caso di dirlo - ha “pesantemente” interessato il percorso di gara, messo in sicurezza appunto dall’organizzazione anche tramite l’ausilio di corde fisse nei passaggi resi più ripidi e scivolosi dalla gran quantità di fango presente nei tratti appunto meno esposti alla luce ed in particolare lungo il versante nord della montagna. Insomma, una specie di percorso ad ostacoli ma in fondo... ben poca cosa pr chi - dopo aver dovuto rinunciare all'organizzazione dell'ormai altrettanto classica "Scaldagambe" invernale sul Canto - ha avuto il merito di crederci e tenere duro, salvando l'edizione 2021 della "Sky" abitualmente in programma a fine marzo. Oltretutto arricchendola della sua versione "canina" (della quale parliamo più avanti) e - se ci passate il termine - dell'in...Canto di un tracciato di gara molto più verde, rigoglioso ed appunto "magico" rispetto allo scenario ancora parecchio invernale della prima domenica di primavera!
Nonostante il terreno difficile però gli atleti non si sono risparmiati lungo i diciotto chilometri di sviluppo ed i mille metri di dislivello positivo dell'itinerario. Vittoria finale per il marocchino Ahmed El Mazoury dell’Atletica Casone Noceto che - presa la testa della gara fin dal primo chilometro - non ha mai mollato fino alla fine, tagliando il traguardo nel tempo di un’ora, 30 minuti e 12 secondi. Difficile per il secondo classificato Jacopo Brasi (La Recastello Radici Group) tenere testa ad Ahmed che, proveniente dal mondo della corsa su strada, a fine gara ha ammesso di non avere mai corso prima sul Canto (nonostante non viva lontano da qui) ed ha dimostrato di poter dire la sua anche nella corsa sui sentieri. Sul terzo gradino del podio Marco Zanga che, insieme al compagno di squadra Sergio Bonaldi (quinto classificato), ha regalato al team Autocogliati Pegarun il campionato nazionale Csen (Centro Sportivo Educativo Nazionale) outdoor per società. Tra i due atleti del presidente Giorgio Pesenti si è infilato uno dei favoriti della vigilia, il “local” Benedetto Roda (Carvico Skyrunning), impegnato nella doppia veste di atleta e di membro del comitato organizzatore.
Nella gara femminile la sorpresa è Vivien Bonzi del team Gaaren BeaHero che ha chiuso la sua prova a meno di un minuto di distanza dalla prima classificata: l’atleta di livello internazionale Adeline Musabyeyezu del team Autocogliati Pegarun. Con questa prestazione Vivien (classe 2001) si è riconfermata talento emergente della corsa a fil di cielo, infilando un altri risultato di prestigio dopo i due recenti successi alla Ubiale Mountain Run ed al Trail del Segredont tra Val Brembana e Val Seriana. Sul terzo gradino del podio Martina Bilora (Gefo K-Team). L’azzurra della nazionale giovanile di skyrunning ha preceduto al traguardo Samantha Galassi e Francesca Gianola.
Dal Parco del Serraglio di Carvico, una ventina di minuti dopo il via della carica dei cinquecento, è scattata anche la prima edizione della Sky del Canto in versione “Dog Trail”. Trentatré le coppie runner-cane che hanno affrontato in bellissima sintonia il tracciato di gara mischiandosi poi - top runners e... top-dogs, almeno - al vivo della gara dei… bipedi. Vittoria di giornata per Mattia Minori e Chiara Capezzone, vincitori del Campionato Italiano Dog Trail by CSEN con i loro compagni a quattro zampe, rispettivamente Puma e Overdose. Entrambi erano tra i favoriti e non hanno smentito le aspettative. L’iniziativa ha riscosso successo, simpatia ed interesse verso una disciplina – quella del dog trail, appunto - in pieno sviluppo e dalle prospettive tutte da seguire e documentare.
Ecco intanto il bilancio della Sky del Canto 2021. A tracciarlo è il presidente di Carvico Skyrunning Alessandro Chiappa, a nome e per conto dei suoi super-efficienti “Carvicos” disseminati lungo al villaggio-gara e lungo tutto il percorso della prova.
“Avevo in mente una giornata così da più di un anno. Certo, l’emergenza sanitaria non è ancora superata ma siamo riusciti a condurre in porto questo evento che sulla carta doveva essere un successo… ed in effetti lo è stato. Ad iniziare dai cinquecento partecipanti. Li ho visti tutti sorridenti. Molto infangati, qualcuno con una storta… però sorridenti! Dietro c’è un gran lavoro: Carvico Skyrunning si è occupata di ripulire i sentieri e dobbiamo ringraziare anche i volontari ed il Comune. È stata una grande festa, siamo tornati a fare quello che abbiamo sempre fatto”.