Pubblicate le conclusioni di un interessante studio del brand fondato dal grande campione catalano sulla vita delle scarpe da trailrunning
di Stefano Gatti© Tom De Peyret
Ormai è un dato di fatto, indiscutibilmente virtuoso: per Kilian Jornet i Burgada la salvaguardia del pianeta è una priorità assoluta, l’evoluzione definiva di un percorso che lo ha portato a diventare - vittoria dopo vittoria - il numero uno al mondo della corsa in natura e più recentemente un imprenditore di successo con NNormal, il brand di outdoor gear (calzature e abbigliamento) fondato un anno e mezzo fa unendo il suo carisma e la sua esperienza al know-how di Camper. Un passaggio importante e impegnativo che non ha impedito al grande campione catalano di entrare in una fase forse meno frenetica ma più che mai ambiziosa della sua carriera sportiva: quella che gli permette ancora oggi di puntare ad arricchire il suo palmarès e - al tempo stesso - di essere lui stesso il primo tester dei prodotti NNormal. Non si tratta però solo di incrementare la performance ma - per tornare all’inizio - di sviluppare capi di abbigliamento e soprattutto calzature planet-friendly, all’insegna di una durata sempre maggiore, anche attraverso la loro riparabilità. Kilian non si è certo limitato alle buone intenzioni, dando loro sostanza nel 2022, quando ha completato quattro grandi eventi di risonanza planetaria (vincendone tre!) indossando lo stesso paio di Kjerag. Non era ancora abbastanza e allora il "nostro" e il team di NNormal si sono spinti più in là, chiamando a raccolta e coinvolgendo oltre cinquecento trailrunners in uno studio molto approfondito e circostanziato sulla durata della scarpe da corsa, le cui significative conclusioni sono state pubblicate all’inizio di febbraio e sono ora disponibili: come base di riflessione comune, condivisione e casomai dibattito.
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Primo nella mitica Zegama-Aizkorri (decima vittoria), vincitore con nuovo record alla Hardrock 100 in Colorado, quinto nella Sierre-Zinal (la Corsa dei Cinque Quattromila sulle Alpi della Svizzera), di nuovo primo per la quarta volta (a undici anni dalla terza!) nell’UTMB UltraTrail du Mont-Blanc di Chamonix, anche in questo caso con un nuovo record (per la prima volta sotto il muro delle venti ore: 19.49.30), abbassato di quasi dodici minuti (19.37.43) l’anno scorso da Jim Walmsley, nella fase culminante di una stagione per Kilian largamente compromessa da un infortunio. Forse proprio perché costretto a rallentare il passo dopo un 2022 trionfale, il trentaseienne atleta-imprenditore di Sabadell (senza dimenticare la sua importante attività alpinistica e scialpinistica) ha per così dire pensato bene di farsi aiutare nel 2023 da un buon numero di trail e in questo caso anche test runners, per allargare la base dell’indagine e renderla ancora più efficace e rappresentativa. Vale per la modalità ma anche per la finalità: la missione-salvaguardia del pianeta è destinata a fare ben poca strada se l’esempio di un frontman come KJ non intacca le certezze della base stessa. Ognuno di noi insomma è chiamato a fare la propria parte. Quella dei mezzi di comunicazione è potenzialmente grande, ragione per cui Sportmediaset sostiene lo studio NNormal con la sua diffusione. Prima di affidarci al report finale del Durability Test (per il quale ringraziamo l’ufficio di stampa di Kilian Jornet e di Nnormal), ripubblichiamo un estratto dell’intervista esclusiva che Kilian ci aveva concesso la scorsa estate e che (a nostro modo di vedere) può rappresentare una sorta di manifesto dello studio stesso.
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Sportmediaset: Con un vero e proprio colpo di scena, nel finale del docufilm Sketching The Future al quale abbiamo assistito a giugno (2023, ndr) al Vibram Connection Lab di Milano riveli di aver corso le tue quattro gare 2022 (vincendone tre!) con lo stesso paio di Kjerag. È la dimostrazione che la durata delle scarpe da trailrunning va ripensata e reinventata, anche allungandone la vita attraverso la riparazione? È proprio questa la prima missione del tuo brand?
Kilian: Il nostro primo obiettivo con la Kjerag era realizzare una scarpa competitiva su ogni distanza e terreno: quindi versatile e al tempo stesso (anzi in primo luogo) resistente, in modo da non dover cambiare calzature troppo spesso. In passato potevo arrivare ad alternare sei o sette diverse paia tra allenamenti e competizioni, a seconda della tipologia di gara e a causa del loro logorio. Correre tutte le gare di un anno con un solo paio di scarpe è stata la prova che si può fare di più… con meno. Noi crediamo che nel processo di sostenibilità sia prioritario realizzare prodotti resistenti (e riparabili), in modo da consumare meno.
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NNORMAL DURABILITY TEST
INTRODUZIONE
Premessa
Con la collaborazione di ben 511 trailrunners, NNormal ha sottoposto il suo modello di scarpe da trailrunning Kjerag a uno studio le cui conclusioni hanno stabilito che le Kjerag stesse possono durare fino a 1350 chilometri prima di potersi definire completamente consumate. Questi dati sono particolarmente importanti in quanto il brand spagnolo fondato da Kilian Jornet insieme a Camper nell’autunno del 2022 sostiene che la durata è il fattore principale nel calcolo dell'impatto ambientale delle calzature per la corsa sui sentieri.
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Fin dai suoi… primi passi, NNormal si è impegnata a fare della durabilità la sua stessa ragion d'essere. Il brand sviluppa scarpe da trailrunning e abbigliamento sportivo con l'obiettivo che ogni prodotto duri il più a lungo possibile, senza però compromettere le prestazioni nelle attività all'aperto. Nella la convinzione che maggiore durata equivalga a minori consumi e minori emissioni, NNormal ha recentemente pubblicato uno studio svolto nelle scorse setimane, che determina quanti chilometri può durare un paio di scarpe Kjerag.
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LO STUDIO
Kjerag: progettata per durare nel tempo
NNormal ha condotto uno studio basato su un campione di 511 corridori di tutti i livelli ed è stata in grado di verificare che le loro Kjerag dovrebbero durare 1350 chilometri prima di essere completamente consumate o prima di concludere il loro ciclo di vita. Per arrivare a questa conclusione, i corridori che hanno partecipato all’indagine hanno fornito dati relativi al loro peso, ai chilometri percorsi con le loro Kjerag, al terreno sul quale le hanno utilizzate e al livello di usura delle loro scarpe, misurato dalla NNormal Durability Scale. Con questo sistema, NNormal è stata in grado di collegare l'usura delle scarpe di ogni persona al numero di chilometri percorsi e - di conseguenza - calcolare la durata media della vita di ogni singolo paio di Kjerag. Lo studio è così giunto alla conclusione che oltre il 65,16% dei trailrunners ha utilizzato le Kjerag per più di mille chilometri.
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IL NUOVO APPROCCIO
Durabilità: un fattore chiave nel calcolo delle emissioni
Attraverso questo studio, NNormal vuole dimostrare la durata delle sue scarpe ma anche difendere la durata come fattore significativo nel loro sviluppo. A cosa serve calcolare le emissioni generate dalla produzione di un paio di scarpe senza sapere quanti chilometri esso può durare? Questa è la domanda che ha portato gli esperti del brand a condurre la loro analisi. NNormal crede fermamente che la durata dovrebbe rivestire un ruolo centrale nel calcolo dell'impatto ambientale dell’equipaggiamento sportivo e sostiene con convinzione questa metodologia. L'anno scorso, NNormal ha stimato che le emissioni dei modelli Kjerag e Tomir ammontavano a 7,5 CO2 al paio. Attraverso la stima della media di 1350 chilometri che i consumatori possono percorrere con la loro Kjerag, il brand ha ricavato un dato significativo: queste scarpe generano solo 5,5 chilogrammi di CO2 per mille chilometri. Per questo motivo, NNormal incoraggia i praticanti della corsa in natura a chiedersi: quanto sono durate le mie scarpe?
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In questo senso, Brianna Rita Pagán, sostenitrice di NNormal e Deputy Manager presso il Goddard Earth Sciences Data and Information Center della NASA, ha sottolineato che:
“Pensare all'impronta di carbonio di una scarpa per chilometro, piuttosto che solo al costo totale del carbonio, ha sicuramente senso. Osserviamo come il carbonio si accumula nella scarpa nel tempo e con il suo utilizzo, non solo al momento della sua fabbricazione. Questo ci aiuta a determinare quali scarpe sono migliori per il pianeta, considerando la loro durata e longevità. Questo può anche motivare le aziende a progettare scarpe migliori per il nostro pianeta a lungo termine".
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TOMIR
La ricerca continua
Sulla scorta dell’operazione Kjerag Durability Test, NNormal sta attualmente lavorando a uno nuovo studio che metterà questa volta alla prova la sua Tomir (modello simbolo di durata e resistenza), volto a determinare per quanti chilometri in media i consumatori possono utilizzarla. In linea con la filosofia dei suoi fondatori e con il loro impegno per la salvaguardia del pianeta, NNormal continua a puntare sulla durata come via maestra per produrre o quantomeno favorire effetti virtuosi sulla propria missione, largamente condivisa e obbligata.
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NNORMAL
NNormal è un brand sportivo e outdoor, nato tra le coste di Maiorca e i fiordi della Norvegia. I suoi prodotti riflettono la filosofia condivisa da Camper e Kilian Jornet, i due fondatori: sostenibilità e performance per ispirare le persone a godere la natura rispettandola. Questa missione prende forma attraverso prodotti senza tempo, funzionali, incentrate sulle prestazioni e costruite per durare. Tutta l'attrezzatura NNormal è progettata a Maiorca e testata in Norvegia, secondo una linea di continuità che prende origine dal nome del marchio stesso: Nor-way + Mal-lorca.