I carichi di lavoro si alleggeriscono, i chilometri diminuiscono, ma non si devono rallentare i ritmi
Con la penultima settimana entriamo nel cosiddetto “periodo di rifinitura”, nel quale il carico di lavoro si alleggerisce. I chilometri da percorrere diminuiscono, ma non si devono rallentare i ritmi della corsa per non appesantirsi dal punto di vista muscolare.
L’obiettivo di ogni seduta, d’ora in poi, sarà quello di facilitare l’assimilazione del lavoro svolto. Così facendo si ritrova una maggiore brillantezza muscolare, che nel periodo del lavoro specifico sembrava perduta irrimediabilmente.
Dovremo (dovremmo) sentire di nuovo un senso di leggerezza alle gambe, condizione in presenza della quale si dovrà stare attenti a non “strafare”.
Vietato, assolutamente vietato, inserire in queste ultime due settimane il recupero di allenamenti che non abbiamo effettuato durante il periodo specifico, quello del massimo carico. Meglio meno allenati, ma freschi, piuttosto che partire già stanchi.
Richiede un approccio “deciso”, da livello intermedio-avanzato. Bisogna fare della corsa un appuntamento pressoché quotidiano, perché, anche quando non si corre, si deve vivere da atleta, dando al corpo e alla mente la possibilità di rigenerarsi durante le giornate di riposo-recupero. Il lavoro è articolato in un primo periodo di costruzione e potenziamento, della durata di 4 settimane, che ha per obiettivo lo sviluppo della resistenza aerobica e della forza specifica: corsa lunga lenta, sprint in salita, gare in salita.
Seguirà il periodo specifico, dedicato all’incremento della potenza aerobica e allo sviluppo della resistenza specifica, in cui si useranno: corsa lunga lenta (il mitico lunghissimo), corsa lunga svelta, corsa media, ripetute lunghe, prove (gare) da 15 a 30 km. Il tutto si concluderà con le due settimane di ricerca della forma fisica: corsa lenta e progressiva riduzione dell’impegno per smaltire le “tossine” della fatica accumulata per strada.
Pensato per il classico podista come occasione per un salto di qualità. Giornate in cui, al di là della tabella, devono trovare spazio le cose che di solito non fa chi corre da tanto tempo: pedalare, nuotare, correre il più possibile in salita o affrontare di corsa le scale. In una parola: potenziare la muscolatura che serve per la corsa. E abituarsi a correre mantenendo un certo ritmo, mai del tutto blando. Anche questo è un salto di qualità, e per questa fascia di corridori è decisamente impegnativo.
Di corsa o camminando, l’importante è arrivare in fondo. E per arrivarci bisogna abituare corpo e mente a stare impegnati tante ore. Ѐ questo l’aspetto che non va mai sottovalutato in chi affronta la maratona a passo lento. Ѐ un cambio di vita netto per le gambe e per il cuore e va accompagnato da una nuova o rinnovata attenzione all’alimentazione.
Settimana 11
Lunedì = R
martedì = CL 1:00 + AL 5x100 m
mercoledì = RM 10x800 m, rec. 2’30”-3’00”
giovedì = R
venerdì = CL 30’
sabato = CL 40’ + AL 5x100 m
domenica = CLS 1:00’
Sigle: AL = allunghi; CL = corsa lenta; CLS = corsa lunga svelta; CLR = corsa lenta di rigenerazione; CM = corsa media; CV = corsa veloce; G = gara; IT = ripetute brevi; LL = lunghissimo; m = metri; R = riposo; rec: = recupero; RL = ripetute lunghe; RM = ripetute medie; SAL = salite; : (preceduta da cifra) = ora/ore; ‘ (preceduta da cifra) = minuti; “(preceduta da cifra) = secondi;
Ritmi da tenere – riepilogo per livello e tipo di allenamento
I secondi in più e/o in meno, che qui vengono indicati, fanno riferimento al ritmo tenuto in una gara recente sui 10 km. Ad esempio: chi prepara una maratona in 3:30’, dovrà effettuare il lunghissimo (LL) e la corsa lenta di rigenerazione (CLR) a un ritmo al chilometro di 40-45” secondi più lento del ritmo al chilometro tenuto in una prova di 10 km svolta poco prima di cominciare la preparazione per la maratona.
LL e CLR = + 40-45”; CL = + 30-35”; CLS = + 20-25”; CM = + 10-15”; CV = 0 / +5”; RL 3 km = -3-5”; RL 2 km = -3-5”; RM = -10”; IT = -15-20”
Settimana 11
Lunedì = R
Martedì = 8 km a 6’25” + 1 km a 6’10”.
Mercoledì = R
Giovedì = 5 km a 6’25” + 2 km a 6’15” + 1 km a 6’10”
Venerdì = R
Sabato = R
Domenica = 7 km a 6’25” + 5 km a 6’15”
Sigle: m = metri; km = chilometri; R = riposo; rec: = recupero; : (preceduta da cifra) = ora/ore; ‘ (preceduta da cifra) = minuti; “(preceduta da cifra) = secondi;
Settimana 11
Lunedì = R
Martedì = R
Mercoledì = (10 CRF + 4’ CRLI + 6’ CRI) x 3 volte
Giovedì = R
Venerdì = 60’ CRF + 10’ CRI
Sabato = R
Domenica = 2:45’-3:00’
CRF Sigle: CRF = Corsa Respirazione Facile, ritmo di corsa che consente di parlare agevolmente; CRLI = Corsa Respirazione Leggermente Impegnata, ritmo di corsa che consente ancora di parlare, ma con difficoltà; CRI = Corsa Respirazione Impegnata, ritmo che limita la conversazione a qualche monosillabo; m = metri; R = riposo; rec: = recupero; : (preceduta da cifra) = ora/ore; ‘ (preceduta da cifra) = minuti;