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BICI, SKYRUNNING E ALPINISMO

Marcello Ugazio e la triplice impresa: bici, skyrunning e alpinismo da Genova al Monte Bianco

L'atleta piemontese sigla il nuovo "miglior tempo conosciuto" tra il capoluogo ligure e la maggiore elevazione dell'arco alpino

di Stefano Gatti
11 Lug 2023 - 11:01
 © Marcello Ugazio FKT Press Office

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Estate, tempo di record (e non solo) sui sentieri (e non solo quelli) delle Alpi (e non solo, ancora una volta). Sei soli giorni dopo il miglioramento da parte di Nadir Maguet del record ufficiale della Skymarathon Sentiero 4 Luglio (che apparteneva da vent’anni a Mario Poletti), di una performance simile nella sostanza anche se diversa nella forma (e nel format) si è reso protagonista Marcello Ugazio. A cavallo tra sabato 8 e domenica 9 luglio l’azzurro di skyrunning ha tentato appunto con successo il nuovo FKT (Fastest Known Time) sulla distanza – e sul dislivello - dal mare di Genova alla vetta del Monte Bianco in modalità bike&sky: una sfida pazzesca contro il cronometro che il giovane verticalista di Galliate (in provincia di Novara) e ossolano di adozione ha portato a termine in quattordici ore, 42 minuti e 14 secondi, togliendo quasi due ore (un’ora, 53 minuti e 38 secondi per la precisione) al precedente “miglior tempo conosciuto”, fissato dieci anni fa da Nico Valsesia. Non un record vero e proprio, con timbro di ufficialità: necessaria distinzione che nulla toglie all’impresa di Marcello, “risolta” in meno di quindici ore ma figlia di un cammino di preparazione di alcuni mesi che Sportmediaset ha avuto il privilegio e il piacere di seguire da vicino.

© Marcello Ugazio FKT Press Office

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Un'impresa d'altri tempi, come abbiamo titolato: e che tempi! Dopo un primo tratto di più di trecento chilometri in bicicletta, Marcello ha affrontato la salita della montagna più alta dell’arco alpino attraversando i millenari ghiacciai che lo rivestono, accompagnato e incoraggiato da tutta l'equipe che durante questi ultimi mesi ha collaborato alla riuscita dell’impresa, dalla guida alpina Denis Trento e dai suoi genitori, i suoi primi e più grandi fans. In totale 320 chilometri e - ovviamente, partendo dal livello del mare - un dislivello teoricamente equivalente ai 4810 metri della vetta del Monte Bianco stesso ma poi a conti fatti addirittura superiore, fino ad ammontare a 5500 metri.

© Marcello Ugazio FKT Press Office

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Atleta della Nazionale e del Team SCARPA, Ugazio è partito alle diciotto in punto di sabato 8 luglio da Genova Voltri, spingendo a tutta sui pedali, valicando il Passo del Turchino per poi attraversare la pianura piemontese e risalire la Valle d’Aosta fino ai 1224 metri di quota di Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco, fino a raggiungere (dieci minuti prima delle tre di notte) i 1968 metri di quota del punto di appoggio allestito da SCARPA alla Cabane du Combal (tra l'omonimo lago e quello del Miage) per il primo cambio d’assetto (da quello bike a quello da skyrunning). Abbandonata la bici, Marcello è ripartito nel giro di un quarto d'ora quale il nostro è ripartito alle tre e cinque per gli ultimi sedici chilometri della traccia, alla volta della vetta via Ghiacciaio del Miage, toccando poi il Rifugio Gonella (3071 metri), per il secondo cambio d'assetto (da skyrunning ad alpinismo) e coprire in meno di quattro ore il tratto finale attraverso il Col de Bionnassay (metri 3892) e la Cabane Vallot (quota 4362) sulla via normale francese, fino ai 4810 metri della vetta.

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“È stata dura, anche a causa di qualche problema allo stomaco che si è presentato quasi subito, in partenza. Dubbi e incertezze mi hanno accompagnato per tutto il tragitto, ma alla fine è andato tutto bene”. (Marcello Ugazio)

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“Siamo molto soddisfatti dell'ottima riuscita di questa sfida al cronometro in chiave moderna che abbiamo lanciato. Abbiamo lavorato per mesi tutti insieme a questo progetto. La macchina organizzativa è stata molto complessa: basti pensare che dietro a questo evento ha ruotato un team logistico di venticinque persone. Particolare cura è stata posta alle misure di alla sicurezza. La presenza della Guida Alpina Denis Trento, di due medici, dei tecnici del Soccorso Alpino e di un elicottero di Eliossola Helicopter Service per il personale e il recupero in quota hanno garantito assistenza a Marcello lungo tutto il percorso. La riuscita dell'impresa è stata possibile anche grazie ai partner che ci hanno sostenuto: aziende che credono fortemente nello sport inteso come promozione territoriale”. (Ivan Svilpo, organizzatore e coordinatore dell'evento)

© Marcello Ugazio FKT Press Office

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L’ideatore della sfida Genova-Monte Bianco è Marino Giacometti (l’inventore dello skyrunning) che nel 1997 impiegò ventitré ore per portarla a termine. Nico Valsesia abbassò quel tempo (e alzò di parecchio l’asticella), fissando nel 2013 in sedici ore, 35 minuti e 52 secondi il nuovo FKT, caduto dopo un intero decennio sotto i colpi… di pedale, la corsa sky sui fianchi della montagna e il gesto alpinistico finale di Ugazio, atteso ora da un periodo di meritato riposo, prima di affrontare le prossime gare di skyrunning e di vertical in particolare.

© Marcello Ugazio FKT Press Office

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La sfida lanciata (e vinta) da Marcello Ugazio e gestita da Ivan Svilpo è stata possibile anche grazie Domobianca365, Gruppo Altair e Luca Fabbri - FIDEURAM Private Banker. Lungo il tratto bike, Marcello è stato seguito per supporto tecnico e sicurezza dalle auto elettriche Hyundai fornite da Concessionarie Papa Nicolini srl. Hyundai ha garantito anche l’allestimento del Campo Base e "Controllo Missione" presso il Campeggio Monte Bianco La Sorgente in Val Veny dove - oltre al centro di coordinamento della sicurezza - ha operato il supporto fisioterapico del Centro Medici Insieme.

© Marcello Ugazio FKT Press Office

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