L'elvetico Mathys e la rumena Dragomir i più recenti vincitori della prova lunga sulle montagne di confine tra Italia e Svizzera.
di Stefano Gatti© Livigno Skymarathon
Una skymarathon da 34 chilometri, uno skytrail da 17: il programma è semplice, la missione molto meno. Però attesissima, addirittura agognata! Livigno conta i giorni che la separano da uno degli appuntamenti-chiave della propria proposta outdoor: multitasking e non solo sportiva. L’estate intanto si apre con il doppio appuntamento a fil di cielo - Livigno Skymarathon e Livigno Skytrail, appunto - che sabato 18 giugno disseminerà di alcune centinaia di runners d'alta quota i sentieri e le creste delle montagne del Piccolo Tibet della Valtellina.
Tutti i più forti skyrunners del momento saranno al via della prova lunga da 2700 metri di dislivello positivo, il cui percorso si sviluppa all’interno di un ambiente montano protetto e per lunghi tratti in un contesto selvaggio, al confine con il territorio della Confederazione Elvetica. Al momento l'uomo da battere sembra essere Stian Angermund, capitano del Team Salomon, ma le iscrizioni sono ancora aperte e diversi top runners del panorama internazionale stanno valutando... il da farsi! Campione europeo in carica di skyrunning e due volte vincitore del prestigioso circuito Golden Trail World Series by Salomon, il fortissimo norvegese dovrà sicuramente vedersela con una concorrenza che si preannuncia parecchio agguerrita.
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Partenza ed arrivo sono di nuovo al centro del paese, presso la partenza della Sitas Mountain Area, dove si torna per la prima volta dal 2019, dopo la cancellazione del 2020 a causa della pandemia e lo spostamento nell’edizione di ripresa dello scorso anno del campo-base presso il modernissimo centro sportivo dell’Acquagranda (alla periferia nord del centro abitato), preferito proprio per gli ampi spazi a disposizione, in ottica di emergenza sanitaria.
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L’itinerario della Skymarathon (sold out fissato a quota 350 pettorali) si svolge lungo sentieri di montagna, tratti impegnativi in salita e in discesa, attraversamento di settori innevati, ripidi pascoli e pietraie ma soprattutto prevede passaggi in cengia ed in cresta esposti, parzialmente attrezzati e sotto costante sorveglianza da parte di Guide Alpine e personale del Soccorso Alpino. Confermato in particolare il ritorno del passaggio sulla spettacolare ed affilata cresta di Tropjón! Il GPM della prova sarà toccato nei pressi di Punta Cassana, a 3061 metri di quota. Due i cancelli orari da raggiungere nei tempi imposti dal regolamento per poter proseguire. Il primo all’imbocco di salita Mott (chilometro 19, tre ore e 30 minuti di gara), il secondo in località Calcheira (chilometro 29, sette ore di gara).
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Più abbordabile ma tecnicamente impegnativo e se possibile a maggiore intensità (perché più corribile), lo Skytrail sulla distanza dei 17 chilometri (1000 metri D+), la metà esatta della prova lunga. Duecento in questo caso i pettorali a disposizione. Il programma prevede la distribuzione di pettorali e pacco-gara dalle nove alle diciannove di venerdì 17 giugno presso l’Ufficio Gare del Campo Sportivo Santa Maria e l’importantissimo briefing alle ore 18.00. Sabato 18 giugno (dalle sette alle otto ultima chiamata per pettorali e pacco-gara) la partenza di Livigno Skymarathon verrà data alle 08.30, quella di Livigno Skytrail alle 09.30. L’arrivo del primo atleta di quest’ultima prova è previsto intorno alle 11.00 (con premiazioni subito dopo l’arrivo dei primi tre uomini e delle prime tre donne presso la Cabinovia Tagliede). Quello del primo atleta della Skymarathon invece alle 12.30 ed anche in questo caso le premiazioni sono in programma subito dopo l’arrivo dei primi tre uomini e delle prime tre donne.
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Al primo dei suoi due maggiori impegni annuali nelle vesti di organizzatore (il secondo in ordine… cronologico è il Valtellina Wine Trail del prossimo autunno) Marco De Gasperi lancia così (su sportdimontagna.com) la prova livignasca nella più recente puntata di SDM News, il primo tg online degli sport outdoor e di montagna.
“Ci sono tutte le premesse per provare di nuovo l’ebbrezza del percorso originale: quello da trentaquattro chilometri, molto tecnico e con le creste e la cima del Piz da Rin. La caratteristica più bella di questa gara deriva dal fatto che si esce subito dal limite superiore della vegetazione d’alto fusto ed è una gara all’insegna delle gradi emozioni: l’alta quota infatti è il tratto distintivo del vero skyrunning. Quello di Livigno però è un evento per tutti perché c’è anche la gara corta, che raggruppa tutti gli itinerari più caratteristici sopra Livigno e dà un assaggio di tecnicità in un ambiente come ad esempio quello della Val Tort, prima del ritorno in paese, con un finale che è una sporta di grande abbraccio di Livigno agli atleti”.
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Dal punto di vista organizzativo, il presidente di Apt Livigno Luca Moretti ha invece ufficializzato due partnership importanti:
"Per l’edizione 2022 siamo lieti di riconfermare la collaborazione con SCARPA e di annunciare il nuovo accordo siglato con MICO. Il fatto che due brand tecnici di assoluto livello per quanto riguarda il mondo degli sport outdoor abbiamo scelto di legare il loro nome al nostro evento ci onora e la possibilità di garantire agli atleti pacchi-gara di livello, forniti da aziende d’eccellenza italiane, fa oltremodo piacere".
Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.livignoskymarathon.it
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Nell’edizione più recente dell’evento livignasco - quella del 2021 - la Skymarathon era stata contraddistinta sia al maschile che al femminile da un podio internazionale. Ad imporsi erano stati l’elvetico Christian Mathys e la rumena Denisa Dragomir, che avevano entrambi rifilato severi distacchi ai rispettivi avversari. Alle loro spalle, bagarre per le restanti posizioni da podio con continui ribaltamenti di fronte. Al traguardo di Aquagranda il 35enne Mathys (Swiss Athletics) aveva chiuso la propria prova in tre ore, 50 minuti e 25 secondi, mettendo in fila lo spagnolo Manuel Merillas (Team Scarpa, staccato di poco meno di quattro minuti) e l’altro atleta elvetico Pascal Buchs, che aveva “sfuorato” di soli diciotto secondi il muro delle quattro ore di gara. A completare la top five di giornata Gianluca Ghiano e Ander Inarra. Al femminile finish time di quattro ore, 38 minuti e 13 secondi per la 29enne Dragomir (Red Bull Team), diciannovesima assoluta ed alla sua seconda affermazione dopo quella del 2017. Alle spalle della a campionessa originaria di Berevoesti Eli Anne Dvergsdal, staccata di poco più di 19 minuti e la tedesca Rosanna Buchauer (Team Dynafit), poco meno di tre minuti sopra le cinque ore di gara. Top five completata dalla basca Mayi Mujika e dall’austriaca Stephanie Kroll.
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Esclusi dal podio nella Skymarathon, i nostri si erano ampiamente rifatti nella Skytrail. A tagliare per primi il traguardo erano stati Hannes Perkmann e Ivana Iozzia. Sul tracciato che ricalcava i primi 18 chilometri (ed i primi mille metri di salita) della gara lunga, l’altoatesino del team Scarpa/Karpos (Sarntal Raiffeisen) aveva subito imposto la legge del più forte, prendendo un buon margine sui diretti inseguitori. Più combattuta, almeno nel primo tratto di ascesa, era stata la sfida in rosa con un vero e proprio testa a testa tra la lariana Ivana Iozzia e la finlandese Susanna Saapunki (Team SCARPA).
Con il passare dei chilometri Perkmann aveva incrementato il proprio vantaggio, mentre al femminile la stradista della Calcestruzzi Corradini aveva messo in cassaforte il successo. Classifica alla mano, Perkmann al traguardo con il finish time di un’ora, 27 minuti e 19 secondi. Sul podio con lui il veneto Luca Cagnati (Atletica Valli Bergamasche Leffe), staccato di cinque minuti e mezzo ed il portoghese Andre Rodrigues, al traguardo sette minuti dopo il vincitore. Al femminile Iozzia che aveva chiuso in un’ora, 50 minuti e 28 secondi la sua fatica vincente (sedicesima della classifica generale). Secondo posto per Susanna Saapunki (staccata di un paio di minuti) e terzo per la giovane promessa Gaia Bertolini (Atletica Alta Valtellina): un’ora e 54 minuti esatti il suo tempo.
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