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Melavertical FISky: titolo e record per Elia, Murada scudetto con vista... sulla stagione skialp

L'evento di Villa di Tirano era il terzo dei quattro appuntamenti del calendario di CRAZY Vertical Italy Cup by FISky

di Stefano Gatti
02 Ott 2024 - 12:21
 © Giacomo Meneghello

© Giacomo Meneghello

Andrea Elia e Giulia Murada colgono la prima Mela… vertical poco al di sopra dei frutteti di Villa di Tirano e addentano il titolo tricolore assoluto FISky. Il sempre più emergente atleta lecchese ha fatto la storia aggiudicandosi vittoria e nuovo record dell’evento Melavertical, sfiorando al tempo stesso quello assoluto nella specialità del chilometro verticale. Da parte sua, la polivalente valtellinese ha siglato il secondo tempo femminile alle spalle della specialista elvetica Paola Stampanoni, necessario e sufficiente per appuntarsi al petto lo scudetto tricolore assoluto, assegnato in prova unica dal terzo dei quattro appuntamenti della Coppa Italia targata CRAZY e sancita dalla Federazione Italiana Skyrunning. A fare da sfondo al successo di Elia e Murada l’ottava edizione di Melavertical sulle prime rampe del versante retico valtellinese, subito a monte del centro abitato di Villa di Tirano. Contesto ambientale di una giornata di sole pieno e clima ideale per i 154 atleti (mai così tanti nella storia della manifestazione) al via del terzo e decisivo appuntamento del circuito federale only-up: breve e intenso proprio come le sue prove. Scaglionati ogni tenta secondi, gli atleti hanno affrontato una ripidissima traccia gara che - lungo lo sviluppo di soli tre chilometri e 400 metri - copriva un dislivello di 1000 metri, (il chilometro verticale, appunto) senza risparmiare cuore, muscoli e polmoni: chi spingendosi in avanti con l’aiuto dei bastoncini, chi contando sul proprio “motore” e sulle proprie gambe.

© Giacomo Meneghello

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Risolta a favore di Elia e Murada la corsa al titolo assoluto, sarà il quarto e ultimo appuntamento della Coppa Italia - il Morissolo Vertical di Cannero Riviera, in provincia di Verbania - a decidere i vincitori del circuito federale che mette in palio un montepremi di tremila euro e (come avvenuto in Valtellina per Assoluti, Youth C, Under 23 e Master) ad assegnare lo scudetto tricolore Youth A e B. Teatro delle ultime sfide stagionali del chilometro verticale un tracciato da 1070 metri D+, spalmati però appena appena più agevolmente lungo una traccia gara che sfiora i quattro chilometri. La Coppa Italia era scattata la scorsa primavera con il Vertical Lago di Como di Carate Urio e - dopo una pausa di quasi quattro mesi - era ripreso con il recente Adamello Vertical Kilometer di metà settembre a Vione, in provincia di Brescia.

© Enrico Benedetti/Le Montagne Divertenti

© Enrico Benedetti/Le Montagne Divertenti

MELAVERTICAL GARA-UOMINI

Un boato della folla sia al traguardo (posto in località Sasso a quota 1416) che alla partenza, in Val Maggiore (416 metri slm), dove era allestito il maxi schermo con la diretta degli arrivi, ha accompagnato gli ultimi metri di sforzo only-up di Andrea Elia, che con lo stratosferico tempo di 30 minuti e 42 secondi si è confermato campione italiano, entrando nel contempo nell’olimpo dei pochissimi uomini al mondo capaci di infrangere il muro dei trentuno minuti sul chilometro verticale senza l’ausilio dei bastoncini.

© Giacomo Meneghello

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L’atleta lecchese in forza a La Recastello Radici Group si è dichiarato entusiasta sia della sua condizione fisica che del tracciato. Andrea era arrivato a Villa di Tirano per provare ad attaccare il record del percorso di Michele Boscacci (31 minuti e 17 secondi, migliorato quindi di 35 secondi) ma ha finito per spingersi ben oltre le intenzioni iniziali, arrivano ad… accarezzare (solo quindici secondi a separarli!) il primato mondiale che Bernard Dematteis aveva siglato oltre dieci anni fa (nel 2013) nella Chiavenna-Lagünc con il tempo di 30 minuti e 27 secondi.

© Giacomo Meneghello

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Alle spalle di Elia, secondo gradino del podio per Andrea Prandi (Team K2 Valtellina ASD), staccato di due minuti esatti dal vincitore, mentre Alex "Babyface" Rigo di Maddalene Sky Marathon ha sigillato in 33 minuti e 39 secondi il podio. A completare la top five (in realtà quarto posto pari merito) sono “atterrati” alla fibish line di Sasso Cesare Peter Bettoli e Marcello Ugazio (Sport Project VCO), accreditato entrambi del tempo finale di 33 minuti e 45 secondi, a sei soli secondi quindi dal podio stesso.

© Enrico Benedetti/Le Montagne Divertenti

© Enrico Benedetti/Le Montagne Divertenti

MELAVERTICAL GARA-DONNE

Il fine giustifica i mezzi: la valtellinese Giulia Murada ha messo sotto chiave lo scudetto femminile nella prova vinta a livello “scratch” da Paola Stampanoni. La specialista elvetica ha siglato infatti la best performance femminile di Melavertical 2024 con il tempo finale di 37 minuti e 52 secondi. All’azzurra di scialpinismo Murada è stato sufficiente il secondo tempo (38 minuti e 25 secondi) per mettere le mani sulla corona tricolore e chiudere in bellezza la stagione di corse sui sentieri, prima di fare il cambio d'assetto per quella invernale (e primaverile), riponendo canotta e scarpa da running per sci e tutina.

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La talentuosa figlia d’arte (in forza alla storica formazione di Polisportiva Albosaggia e stella del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur) può ora dedicarsi alla (quasi) imminente stagione skialp che la vedrà sicura protagonista a livello internazionale, anzi mondiale. Secondo gradino del podio tricolore (e secondo podio di giornata della corazzata Sport Project VCO) per la verticalista piemontese Benedetta Broggi con il tempo di 40 minuti e 25 secondi.

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La lecchese Martina Brambilla (Team Pasturo ASD) chiude in 42 minuti e 15 secondi la sua prova e le posizioni nobilissime del ranking (nel senso del podio tricolore) davanti all’altra piemontese Luisa Rocchia (APD Point-Saint-Martin, 42 minuti e 20 secondi) e alla intramontabile bresciana Corinna Ghirardi (Sky Running Adventure, 42 minuti e 47 secondi) ancora una volta grande protagonista quando il sentiero corre tutto in salita.

© Giacomo Meneghello

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LE DICHIARAZIONI DEI VINCITORI

"Gara sempre bella e sempre difficile! Le sensazioni non erano proprio... freschissime dopo una settimana di raduno e il mio tempo finale ne è una conferma. Non ero in una delle mie giornate migliori insomma, ma è sempre un piacere venire a Villa di Tirano. Le pendenze sono toste ma sono proprio queste le gare che mi piacciono di più. Melavertical in particolare è una delle mie gare preferite, la utilizzo sempre come test pre-stagione. Da questo punto di vista sono sulla strada giusta. C'è ancora qualcosa da sistemare ma sono contenta. In realtà non mi aspettavo di vincere il titolo tricolore! Ero venuta qui perché sono vicina a casa e mi piacciono la gara e il posto. Volevo solo fare la mia prova tranquilla e vedere a che punto ero con il cronometro. Poi il caso ha voluto che fosse Campionato Italiano e mi sono portata a casa questo titolo che fa morale e mi dà la carica giusta per affrontare la stagione invernale. Le prime gare della Coppa del Mondo di scialpinismo sono a metà dicembre, poi calendario bello fitto fino alla fine di aprile. Ai primi di dicembre faremo qualche prova di selezione per definire un po' le squadre e poi come ogni anno testa bassa e si guardano solo gli sci!" (Giulia Murada)

© Giacomo Meneghello

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"È andata benissimo! Ero venuto a Villa di Tirano per provare ad attaccare il record di Boscacci. Sapevo che era difficile ma sono in un buon periodo, sto bene. Dopo il campionato italiano di corsa in montagna di Casnigo, dove ero andato forte, sapevo che c'erano le condizioni giuste per provarci. Sono partito forte, ho tenuto e alla fine ho fatto un tempo che non mi sarei aspettato nemmeno io. Penso che quello di Melavertical sia insieme a quello di Chiavenna uno dei tracciati più veloci d'Italia ma anche del mondo, tanto è vero che tra le donne Andrea Mayr ha fatto qui a Villa di Tirano il suo record del mondo". (Andrea Elia) 

© Giacomo Meneghello

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MELAVERTICAL MINI

Principale novità dell’evento Melavertical 2024 son state le prove riservate ai più giovani, che si sono sviluppate in coda alle partenze dei big ma secondo la modalità “in linea”. Una cinquantina di giovani atleti si sono affrontati su un tracciato che in circa 500 metri di sviluppo lineare ne copriva un centinaio di dislivello: un compito solo all’apparenza meno duro di quello dei grandi, in quanto l’esplosività richiesta da uno sforzo tanto intenso è quantomeno bruciante. Luca Del Maffeo e Bianca De Vittori hanno primeggiato nella categoria Giovani, Jacopo Carelli e Martina Gosatti si sono imposti tra i Ragazzi, Teo Robustellini e Greta Meraldi hanno prevalso sui loro pari età nella categoria Baby.

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