Il classico appuntamento biellese ha assegnato lo scudetto tricolore ultratrail CSEN
di Stefano Gatti© Francesco Ferraro Titin
È un appuntamento fisso da ormai sedici anni per atleti top e semplici amatori: stiamo parlando del Trail del Monte Casto. La sedicesima edizione si è rivelata una delle più riuscite di sempre, sia dal punto di vista agonistico che da quello di grande festa del trailrunning. Protagonisti assoluti sui sentieri della prima montagna biellese sono stati Francesco Nicola e Giulia Sapia (vincitori della prova lunga da 44 chilometri), mentre Gianluca Ghiano e Luisa Rocchia hanno fatto la differenza nella più breve ma anche più intensa gara da venti chilometri.
© Francesco Berlucchi
Una splendida giornata di sole ha accompagnato la sedicesima edizione del Trail Monte Casto, andato in scena l’ultima domenica di ottobre ad Andorno Micca, pochi chilometri a nord di Biella, all'inizio della Valle Cervo. Temperature quasi estive e gli splendidi colori dell’autunno hanno accompagnato gli atleti sul tracciato. Successo di critica e di pubblico per una prova ormai classica ed imperdibile e riscontri di primissimo livello anche per quanto riguarda i numeri: 730 gli atleti iscritti sulle due distanze competitive (44 e 20 chilometri), ai quali vanno aggiunti - per un totale che arriva a sfiorare la fatidica quota mille - i duecento della passeggiata non competitiva da otto chilometri.
Nella parte alta del tracciato (quella riservata ai “maratoneti” del Casto) il tracciato di gara toccava alcuni gioielli del Biellese, come il Monte Casto (metri 1138) che dà il nome all’evento, gli alpeggi di Monduro e Carcheggio, l'Alpe Massaro, l'Alpe Scheggiola e l'alpeggio dell'Artignaga.
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Per quanto riguarda la prova-clou da 44 chilometri e 2050 m di dislivello positivo, nella prima parte della gara maschile che dai boschi della Valle Cervo si spinge fino ai crinali ed ai pascoli dell'Alta Valsessera è stato Simone Eydallin a dettare il ritmo, seguito dai due atleti local Francesco Nicola e Alessandro Ferrarotti, entrambi portacolori di ASD Climb Runners. Già a metà percorso però (Rifugio Piana del Ponte) i due biellesi sono passati nelle comando, arrivando ad accumulare oltre tre minuti di vantaggio sullo stesso Eydallin. A quel punto Nicola ha rotto gli indugi, producendosi in un forcing irresistibile che lo ha portato a tagliare in solitaria il traguardo di Andorno Micca tre ore, 36 minuti e 46 secondi dopo il via. Secondo posto per Ferrarotti, staccato di cinque minuti e otto secondi, a completare la doppietta Climb Runners. Simone Eydallin si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio. Nella top ten in quest’ordine anche il britannico Robert Grant Britton, l’ultramaratoneta Andrea Macchi, Alessandro Macellaro, il belga Laurens Dekeyser, Davide Armand, Elwis Pieiller e Nicola Statti.
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Tra le donne gara al comando dal via al traguardo (ma compito tutt’altro che semplice) per la ligure Giulia Sapia, vincitrice in quattro ore, 22 minuti e 17 secondi e quattordicesima della classifica assoluta. Finale allo sprint o quasi per il secondo gradino del podio. A spuntarla per una manciata di secondi su Laura Barale (ASD Ultra Taaaaac Team) è stata la lunga trentina di NSC Bellagio Sky Team e di Team La Sportiva Paola Gelpi, che ha stoppato la fotocellula Wedosport sul finishing time di quattro ore, 23 minuti e 50 secondi, ad un solo minuto e mezzo quindi dalla vincitrice e subito alle sue spalle anche nella classifica assoluta (quindicesima). A testimonianza dell'incandescente finale di gara, Barale ha chiuso la sua prova con un ritardo di due soli secondi sopra i due minuti dalla vincitrice e sedicesima assoluta! Appena giù dal podio Martina Chialvo (diciassettesima assoluta, per restare in tema) che l’ha spuntata sulle quotate Marina Cugnetto e Agnese Valz Gen, a loro volta seguite da Elena Platini che ha occupato la settima posizione del ranking.
Nella 20 chilometri di TMC (850 metri di dislivello positivo) i favori del pronostico erano tutti dalla parte del giovanissimo Gianluca Ghiano (classe 2002) che non ha tradito le attese. Il pinerolese di ASD Baudenasca (nonchè elemento di punta della corazzata Brooks Trail Runners) ha dominato sin dai primi metri di gara, chiudendo la sua prova vincente in un’ora, 24 minuti e 33 secondi. Secondo posto per Luca Jannuzzo (ASD Podistica Torino, di un solo anno maggiore di Ghiano), con un ritardo di tre minuti e 41 secondi. Terzo gradino del podio per Mattia Barlocco (BergTeam), all’arrivo trentuno soli secondi dopo Jannuzzo. Tra le donne la vittoria nella “corta” è andata a Luisa Rocchia (APD Pont-Saint-Martin) con il tempo finale un’ora, 38 minuti ed un secondo, seguita al traguardo dall’elvetica Maria Christen con un ritardo appena inferiore ai tre minuti e da Margherita De Giuli (compagna di squadra dei primi due classificati della 44K nel team ASD Climb Runners), staccata di tre minuti e mezzo dalla vincitrice, dodicesima della classifica assoluta!
La prova da 44 chilometri del Trail del Monte Casto rappresentava la prova conclusiva per l’assegnazione del titolo di campione italiano ultratrail CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale), andato ai due vincitori di giornata Francesco Nicola e Giulia Sapia.
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Conclusa la sua parte agonistica e competitiva, l’evento TMC è proseguito fino al tramonto (anzi, oltre, visto il ritorno all’ora solare) con il terzo tempo a base di pasta party ed un’impagabile atmosfera da fiesta trail. Per la soddisfazione del team organizzatore e quella del suo frontman Mau Scilla in particolare:
"Il meteo è stato a dir poco favoloso. Tagliato il traguardo della sedicesima edizione, posso affermare che questa manifestazione continua a crescere ed è un ottimo veicolo pubblicitario per il nostro territorio. Quest’anno abbiamo introdotto anche la diretta streaming! Un ringraziamento va sicuramente a SCARPA e Menabrea ed alla collaborazione di tanti volontari".
Sportmediaset.it ringrazia invece Mau Scilla per l'invito a scendere in campo (ma soprattutto... a salire!) nella sedicesima edizione di Trail del Monte Casto. Appuntamento qui nella seconda metà della settimana per il racconto della nostra esperienza sui sentieri e tra i boschi della Valle Cervo.
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