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Oliena SkyTrail Supramonte: Moureu e Meloni domano la Ultra, la Sky a Splendore e Deiana

Quattrocento skyrunners e un caleidoscopio di prove agonistiche e occasioni di condivisione nella quarta edizione dell'evento barbaricino

15 Ott 2024 - 14:29
 © Oliena SkyTrail Press Office

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Un massiccio carsico, dall'aspetto a tratti dolomitico (il Supramonte) a fare non solo da straordinario" quinta" scenografica ma da vero e proprio terreno d'azione e d'elezione per la quarta edizione di Oliena SkyTrail, evento di corsa in natura che si impenna anno dopo anno quanto è più dei suoi sentieri che penetrano il cuore della Barbagia: la Sardegna più interna, intima se vogliamo e segreta. SkyTrail, non è un caso che il weekend di Oliena oscilli fin dalla sua denominazione tra la corsa in quota più tecnica e quella più scorrevole e corribile. Non indecisione ma voglia (di più: ambizione e progetto) di offrire una proposta quanto più completa possibile e non solo confinata all'aspetto sportivo: convivialità, inclusione e cultura hanno infatti degnamente incorniciato una locandina che - equamente suddivise tra la giornata di sabato 12 e quella di domenica 13 ottobre - elencava il chilometro verticale, il trail corto e corribile, quello più tecnico sulla media distanza e la prova ultra "only the brave"destinata agli atleti fisicamente e soprattutto mentalmente più attrezzati. Senza dimenticare la camminata hiking non competitiva (ma affatto banale) che ha pienamente incarnato il senso allargato di un evento dalle mille sfaccettature. 

© Instagram

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Ad aprire nel pomeriggio di sabato 12 ottobre il programma di gare di OST 2024 sono state (con mass start in comune) la prova vertical e quella trail d’ingresso. Ad imporsi nel chilometro verticale V-Karabidda da cinque chilometri di sviluppo e appunto 1000 metri D+ sono stati Roberto Usai (Studium e Stadium) e Linda Menardi di TRM Team.

© Instagram

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Usai ha “collegato” in meno di un’ora (50 minuti e 20 secondi) l’arco di partenza di Piazza Santa Maria con Punta Karabidda, una sorta di anticima del Monte Corrasi che - con i suoi 1463 metri - è la massima elevazione del Supramonte. Alle sue spalle Marco Marras di ASD Margiani Team e Cristoforo Cuguru (Atletica Monte Spada). A completare il podio femminile insieme alla vincitrice Menardi (ottava assoluta di 41 finishers M/F) sono state Bruna Valeria di AS Gaglianico 1974 e la verticalista indipendente Lucia Bellini.

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A sbaragliare la concorrenza (a tempo di record) nel Corrasi Trail da 17 chilometri e con 1200 metri D+ è stato il fortissimo bellunese Dylan De Michiel di Sinteco Running Team con il tempo finale di un’ora, 48 minuti e 37 secondi. Con lui sul podio Mauro Romagnoni (Polisportiva Montereale) e Nicola Correddu, portacolori di Atletica Ozieri.

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Vittoria local invece in gara-donne (e podio interamente Made in Sardegna) per Federica Frongia di GS Atletica Capoterra (sedicesima di una classifica assoluta da 76 finishers) davanti a Giuliana Corda (Circolo Sportivo Dilettantistico Atletica Amatori) e Adalgisa Deriu di Polisportiva Guilcer Team La Città.

© Oliena SkyTrail Press Office

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Domenica 13 Oliena SkyTrail è entrato nel vivo fin dalle prime luci del giorno (ed è poi culminato) con Husidore SkyTrail da 24 chilometri (per 1700 metri di dislivello positivo) ma prima ancora con la prova clou Ultra Sky Supramonte che agli amanti delle lunghe distanze ha proposto un impegnativo menu da 50 chilometri (52 reali) e 3600D+, scelto da una sessantina di ultra-atleti che - dal vincitore fino all'ultimo classificato -hanno impiegato tra le otto e le tredici ore abbondanti a portare a termine una missione che - scattata alle sette del mattino - ha “costretto” la coda della classifica a riaccendere le lampade frontali un intero giro delle lancette dell’orologio più in là!

© Oliena SkyTrail Press Office

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Il trailrunner francese Alexandre Moureu ha vinto la Ultra facendo rientro alla base in poco meno di otto ore: per la precisione sette, 46 minuti e 56 secondi. Lo hanno poi raggiunto sul podio Matteo Culurgioni (atleta libero come il vincitore) e Giovanni Emanuele Pintus di Muvras ASD.

© Stefano Gatti

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In gara-donne vittoria di Angela Meloni (ASD GS Pomaretto '80), piombata sulla discesa finale e sulla linea d’arrivo trentotto soli secondi prima dello scoccare della decima ora di gara. Per la vincitrice anche la quattordicesima casella di una… esclusiva classifica assoluta da 47 finishers. Con lei sul podio la veneta Elena Poncato (Run&Fun Belluno) e la minuta ma fortissima runner libera Silvia Meloni.

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Scattato alle nove del mattino, Husidore Sky Trail (24 chilometri e 1700D+) ha fatto subito dimenticare ai suoi iscritti la partenza ad orario “comodo”, con un itinerario veramente “sky” che poco a nulla aveva da invidiare a tanti eventi similari che si svolgono in scenari naturali molto più blasonati e conosciuti. In gara-uomini Trailrunner autodidatta (come lui stesso si definisce), Davide Splendore ha completato la missione-vittoria in due ore, 45 minuti e 59 secondi. A fargli compagnia sul podio in quest’ordine Enrico Mensio di Margiani Team ASD e Marco Eydallin (ASD New Life).

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In campo femminile un altro successo local con la carismatica Pina Deiana di A.S.P.A. Bastia/Team SCARPA, originaria di Dorgali (sul versante opposto del Supramonte rispetto ad Oliena) che ha scalato fino alla top ten - ottava - una classifica assoluta da 109 finishers. Con lei sul podio Linda Menardi (TRM Team) ed Elena Funes (Grondaflorex). Vale la pena sottolineare che - tra gli atleti che sono saliti sul podio di una della gare di OST 2024 - Linda Menardi è stata l’unica a farlo due volte: sabato vincendo il Vertical Karabidda, domenica appunto cedendo il passo solo a Pina Deiana nel trail sulla distanza intermedia.

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A completare il menu di Oliena SkyTrail 2024 è stata poi Hiking Supramonte, prova non competitiva ma a suo modo impegnativa da otto chilometri e 400 metri di dislivello positivo, scattata in coda alla Sky Husidore. All’insegna della soddisfazione e della voglia di crescere ancora (fin dal prossimo anno) il primo bilancio a caldo da parte del comitato organizzatore di ASD Oliena Outdoor:

“Circa quattrocento iscritti tra gare competitive e la camminata, siamo super soddisfatti dei numeri sempre in crescita. Puntiamo a far crescere sempre di più questa manifestazione per far conoscere Oliena e il Supramonte nel panorama del trail nazionale e internazionale. Ringraziamo Comune di Oliena e Fondazione di Sardegna per aver finanziato e creduto fortemente in questo evento. I main sponsor Karpos, Cisalfa e Grimaldi e le attività locali per averci aiutato, tutti i volontari, ma un grande grazie va anche al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e al CNSAS per aver permesso che la manifestazione si svolgesse in condizioni di massima sicurezza”.

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All’altezza delle aspettative (e dell’impegno fisico e mentale profuso in gara) il ricco terzo tempo ambientato sul lato… enogastronomico di Piazza Santa Maria, campo base dell’intero evento, con un pasto decisamente sostanzioso a base di specialità della cucina locale: pane frattau, cinghiale in umido e un’ottimo bicchiere di Nepente, un’eccellenza dell’enogastronomia di Oliena. Manicaretti e assaggi che hanno soddisfatto curiosità ma soprattutto appetito e gusto di atleti, amici e accompagnatori arrivati nel cuore della Sardegna dal resto d’Italia (il continente!) ma anche dall’estero: Spagna, Francia, Brasile, Germania, Svizzera, Paesi Bassi, solo per nominare alcune delle nazioni rappresentate nella quarta edizione di Oliena SkyTrail.

© Oliena SkyTrail Press Office

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Non è mancata, come era già avvenuto in passato, una conferenza sul trailrunning nel cuore del weekend. Sabato sera infatti atleti, familiari e comunità locale hanno potuto assistere ad un incontro in piazza che ha provato a spaziare sui tanti aspetti legati al trail e allo skyrunning: dai suoi eventi di maggior prestigio internazionale (come il Tor des Géants) alle possibilità di crescita del movimento anche dentro realtà più piccole ma altrettanto motivate (come quella di Oliena).

© Oliena SkyTrail Press Office

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Dal ruolo della preparazione fisica all’incidenza della psicologia nell’affrontare le prove più dure, per puntare al massimo risultato ma anche trarre il massimo da un’esperienza all’insegna di passione, sport e salute. E poi ancora i consigli dell’esperto della nutrizione (che ha un ruolo chiave nel preparare le gare e nel gestirle poi al meglio) e - ruolo nel quale siamo stati direttamente coinvolti - la diffusione della corsa in natura e l’allargamento dei suoi “confini” attraverso forme di comunicazione che - oltre a rendere il giusto merito alla performance sportiva - puntino a diffondere i valori sociali, culturali e paesaggistici dei territori sui quali le gare si svolgono: in particolare il patrimonio storico, culturale e - soprattutto - quello umano. 

© Stefano Gatti

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