Intervista esclusiva con l’emergente altoatesino che punta a rafforzare il terzo posto nella classifica generale del circuito Salomon
di Stefano Gatti© Marco Gulberti
Agosto, mese di vacanze? Niente affatto, almeno per i protagonisti di Golden Trail World Series, il circuito internazionale targato Salomon che punta diretto su due appuntamenti in rapida successione e molto diversi tra di loro. Stiamo parlando della mitica Sierre-Zinal in Svizzera (la cui cinquantunesima edizione è in programma sabato 10 agosto) e della new entry Tatra Sky Marathon in Polonia di sabato 17 agosto, rispettivamente round cinque e sei della regular season che si completerà poi con le due prove del mese di settembre negli USA, prima della finalissima di Ascona e Locarno (nel Canton Ticino elvetico) il terzo weekend del mese di ottobre. Tornando al presente, iniziamo l’avvicinamento all’imminente Sierre-Zinal (la “Corsa dei Cinque Quattromila” del Vallese) da 31 chilometri e 2200 metri di dislivello positivo con la shortlist dei favoriti al maschile e con un’intervista a Daniel Pattis, il migliore dei toprunners italiani nella classifica generale del circuito. Reduce dall’ottimo secondo posto (a soli sette secondi dal vincitore Michael Selelo Saoli di Run2gether!) nello storico Giir di Mont di Premana alla fine di luglio, pur non sbilanciandosi troppo il forte portacolori altoatesino dei Brooks Trailrunners nutre ambizioni giustamente elevate da mettere a confronto con quelle della diretta concorrenza, composta dall’élite mondiale della corsa in natura.
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In cima alla lista il keniano Philemon Ombogo Kiriago (Run2gether) che punta al bis del suo success nell’edizione del cinquantenario della Sierre-Zinal. Noblesse oblige, il suo primo avversario sarà "Sua Maestà" Kilian Jornet (Team NNormal), recordman della prova nella quale insegue la decima vittoria (!) e trionfatore la scorsa primavera di Zegama-Aizkorri, round tre della stagione in corso. Anche Patrick Kipngeno (connazionale di Kiriago e suo compagno di squadra nella formazione di Run2gether) sembra pronto all’appuntamento: Patrick ha vinto le due gare della trasferta overseas in Asia (Giappone e Cina) che ha dato il via al circuito. Da parte sua, il fuoriclasse rossocrociato Rémi Bonnet (Team Salomon/Red Bull) ha un conto aperto con la Sierre-Zinal, che non è ancora riuscito a vincere: sarà la volta buona? Da tenere d'occhio anche il francese Sylvain Cachard (Team Hoka), l’altro elvetico Roberto Delorenzi (Brooks Trailrunners), il britannico Rob Simpson (Adidas Terrex), lo statunitense Christian Allen di Nike Trail e i due italiani Cesare Maestri (lui pure portacolori Nike Trail) e il già citato Daniel Pattis, ventiseienne altoatesino di Tires (in provincia di Bolzano) da noi intervistato nei giorni che hanno preceduto la sua partenza per Sierre. Senza prima aver ricordato gli altri "top" italiani al via": Henri Aymonod, Alex Baldaccini e Xavier Chevrier.
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SPORTMEDIASET: Daniel, attualmente occupi a terza posizione della classifica generale di Golden Trail Series con 465 punti, dietro al marocchino del Team NNormal Elhousine Elazzaoui (vinciore della Marathon du Mont-Blanc, round quattro) che ne ha 752 e al rumeno Bogdan Damian (Datacor Running Team) che ne ha 476. Alle tue spalle il tuo compagno di squadra nel Team Brooks Roberto Delorenzi a quota 435. Come ti senti ormai a pochi giorni da Sierre-Zinal?
PATTIS: Sto bene! Quest'anno è filato tutto liscio per me finora e sono in grado di allenarmi con continuità, quindi sono felice.
SPORTMEDIASET: Hai ottenuto il tuo primo podio Golden Trail Series la scorsa primavera in Cina (Fous Sisters Mountain Trail), al secondo appuntamento stagionale dopo Kobe Trail in Giappone, alle spalle di Kipngeno ed Elazzaoui. Cosa ha significato per te quell’exploit?
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PATTIS: È stato un vero sogno che si è avvera, soprattutto perché avevo vissuto un inverno un po’ impegnativo. Ho partecipato alle gare in Asia all'inizio della stagione ed è stato pazzesco perché ha funzionato subito bene per me, con due buoni risultati e soprattutto il podio cinese.
SPORTMEDIASET: Poi sei arrivato decimo nella Marathon du Mont-Blanc. Lo consideri un buon risultato ?
PATTIS: Direi di sì, Personalmente, sono molto soddisfatto. Il livello della competizione era molto alto, e lo si è visto dai tempi: abbiamo corso più forte dell'anno scorso. So anche che mi sento più a mio agio con distanze più brevi dove posso spingere fino al traguardo. La gara di Chamoniz potrebbe essere stata un po' troppo lunga per me...
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SPORTMEDIASET: Ora tocca alla mitica Sierre-Zinal. Qual è il tuo obiettivo per la Corsa dei Cinque Quattromila?
PATTIS: Anche lì ci sarà un livello di competizione incredibile, quindi non penso troppo alla classifica. Preferirei battere la mia best performance di due anni fa, che è di due ore e 39 minuti. Se riuscissi ad abbassarlo, potrei finire tra i primi quindici e sarebbe un grande risultato.
SPORTMEDIASET: Possiamo sperare in un altro podio da parte tua entro la fine della stagione?
PATTIS: Sarà molto dura… Ho avuto la fortuna di salire sul podio all'inizio della stagione, ma il livello a questo punto della stagione è molto più alto e non so se riuscirò a ripetermi. Forse in una delle due prova negli USA a settembre. In quota ad inizio anno mi sono trovato bene, quindi se arrivo in buona forma a Mammoth, potrei farci un pensierino.
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SPORTMEDIASET: A cosa punti per la classifica generale quest'anno? Migliore degli italiani?
PATTIS: Mi piacerebbe finire di nuovo nella top ten, sarebbe fantastico. Per ora sono terzo perché ho già fatto tre gare, ma questa classifica cambierà molto nella seconda metà della stagione perché molti atleti non hanno ancora corso altrettante gare. Per quanto riguarda gli italiani, è vero che essere il migliore tra i miei connazionali è un buon obiettivo, non ci avevo pensato! Credo di potercela fare. Dipende anche dai piani di Cesare Maestri. Per quanto mi riguarda, di sicuro essere partito bene con il podio in Cina mi aiuta molto in classifica generale.
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SPORTMEDIASET: Hai fatto di Golden Trail Series il tuo obiettivo principale. Perché questa scelta?
PATTIS: Questo circuito mi piace molto, con gare molto belle a distanze comprese tra venti e quaranta chilometri che mi si addicono. La visibilità è grandissima e c’è un grande sforzo per valorizzare questo sport e noi atleti. Mi piace molto anche spostarmi alle gare con l'intero gruppo GTWS. È come una grande famiglia e condividiamo sempre momenti molto belli. L’organizzazione del circuito poi ci viene incontro: sia in termini di spostamenti che di premi. E poi il livello è eccezionale: se vuoi competere contro i migliori atleti, questo è il contesto giusto!
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