Il classico appuntamento monzese ha ampliato il suo raggio d'azione dai viali del Parco della villa Reale all’asfalto dell'Autodromo Nazionale
di Stefano Gatti© Run For Life Ufficio Stampa
Il mondo running rende omaggio a quello racing, o meglio a quello del motorsport e nello specifico della Formula Uno. E se domenica 16 marzo saranno in venti a scattare al via del Gran Premio d’Australia, domenica 9 sono stati più di seimila a muoversi al semaforo dell’Autodromo Nazionale di Monza per la decima edizione di Run For Life Monza, la prima a svolgersi sull’asfalto del tempio mondiale (riconosciuto) della velocità dopo nove edizioni nel Parco della Villa Reale di Monza. Non per niente l’evento RFL 2025 è stato ribattezzato “The Legend”: per festeggiare il passaggio dell’evento stesso in doppia cifra e al tempo stesso celebrare la possibilità di “andare in scena” in un contesto di prestigio assoluto.
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Tre le distanze proposte: oltre alla prova entry level da cinque chilometri (non competitiva) sul giro singolo del tracciato stradale lungo il quale si svolgono il Gran Premio di Formula Uno e le altre gare del calendario dell’Autodromo, i runners avevano a disposizione la scelta tra due prove agonistiche: quella intermedia da 10 chilometri che abbinava lo stradale stesso allo storico anello di Alta Velocità (vi si disputarono alcune edizioni del GP mondiale a metà anni Cinquanta e all’inizio degli anni Settanta) e infine la prova clou sulla distanza della mezza maratona che, poco prima della conclusione del giro, abbandonava lo stradale per mettere in scena tra i viali del Parco tutta la sua parte centrale e fare poi ritorno in pista per la sua conclusione. La dieci chilometri era però disponibile anche nel formato non competitivo, destinato come la 5K a chi – nonostante il contesto racing – all’agonismo ha preferito un’esperienza più inclusiva. La “mezza” era a sua volta disponibile in versione turistico-sportiva.
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Grande lavoro e tanta efficienza da parte del comitato organizzatore di un evento che è ormai a buon diritto una classica di fine inverno e che ha pianto le tende del proprio campo base nei box dell’Autodromo, allestendo un fornitissimo village sull’asfalto del Paddock 1(quello che in occasione del Gran Premio di settembre ospita i lussuosi motorhome e le fantascientifiche hospitality delle squadre), ricco di stand tematici, iniziative e ampia scelta in tema di street food per l’immancabile terzo tempo.
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Destinatario dei fondi raccolti dalla decima edizione di Run For Life Monza un progetto speciale e a... chilometri zero: un progetto perla ripiantumazione di un’area del Parco di Monza, colpito nel 2023 (come tutta l'area nord dello stesso Autodromo) dalle violentissime tempeste della seconda metà del mese di luglio di quell'anno.
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Quasi la metà degli iscritti ha dato vita alla mezza maratona. Ad imporsi in un plateau di partecipanti in arrivo da tutte le regioni d’Italia (ma anche dall’estero) è stato Marco Ratto di ASD Cagliari Atletica Leggera che ha completato la missione-vittoria in un’ora, nove minuti e 29 secondi, staccando di 48 secondi Luca Rossetto di ASD Ortica Team di Milano, mentre a completare il podio monzese è stato lo sloveno Aljaz Makovec che ha bloccato al fotocellula sulla linea d’arrivo con un minuto e 41 secondi di ritardo dal vincitore.
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In gara-donne l’ex campionessa italiana di maratona Giulia Sommi ha fatto la differenza, affermandosi con il tempo finale di un’ora, 22 minuti e 58 secondi che - oltre a salire sul gradino più alto del podio - le ha permesso di scalare fino alla ventinovesima casella una classifica assoluta da 1006 finisher. Secondo posto per Immacolata Schembri di ASD Mannara Running con un ritardo di otto minuti e 13 secondi dalla vincitrice e un margine di soli quindici secondi su Giulia Colombdo di CTL 3 Atletica, con un finale quasi… in volata che ha permesso a Immacolata e Giulia di raggiungere la 103esima e la 109 casella della classifica intergenere.
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Nella 10K maschile successo dell’emergente Giovanni Artusi (Atletica Lecco-Colombo Costruzioni) in 30 minuti e 55 secondi. Secondo gradino del podio conteso in volata da Simeone Romano di ASD Atletica Roata Chiusani e Francesco Canclini dei Daini Carate Brianza: l’ha spunta per quattro soli secondi Romano, al traguardo con 37 secondi di ritardo dal vincitore.
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Finale al cardiopalmo anche tra le donne: sette soli secondi hanno separato al traguardo la vincitrice Caterina Stenta (36 minuti e 13 secondi il suo tempo finale) di Trieste Atletica dalla seconda classificata Sharon Giammetta (Atletica Alto Garda e Ledro). Terzo gradino del podio per Greta Negro di ASD Futuratletica Piemonte in 37 minuti e 27 secondi. Stenta e Giammetta hanno raggiunto la 31esima e la 34esima casella della classifica generale, P56 di 633 finisher invece per Negro.