Inizia alle 20.00 di venerdì 1 marzo ed è spietata: meglio farsi trovare pronti...
Sono pochissime le gare di skyrunning per le quali, al momento di annunciare la data di apertura delle iscrizioni, è opportuno precisare addirittura l’orario. La ResegUp di Lecco è una di queste. La caccia al pettorale inizia alle 20.00 di venerdì 1 marzo ed è meglio anticipare o posticipare la cena (a seconda delle proprie abitudini) per essere pronti e reattivi davanti allo schermo del pc oppure al display dello smartphone, sperando poi di avere (anche) un po’ di fortuna. Si perché la caccia di cui sopra è spietata, nonostante il recente ampliamento dei posti a disposizione.
Dal 2018 infatti è salito a milleduecento il numero degli atleti ammessi al via di una delle “sky” più fascinose del panorama nazionale. Supponendo di farcela a superare la tagliola delle iscrizioni, ecco cosa vi aspetta sabato 1 giugno a Lecco. Il percorso proposto dall’associazione 2Slow (che ha presentato la gara nei giorni scorsi alla presenza di Marco De Gasperi e degli altrettanto mitici fratelli Martin e Bernard Dematteis) è quello classico e ben noto agli skyrunners più agguerriti.
I numeri dicono già tutto: 24 sono i chilometri di gara, milleottocento i metri di dislivello positivo con GPM sul Resegone. E visto che la croce di vetta si trova a 1875 metri sul livello del mare … i conti sono presto fatti! A maggior ragione pensando che la salita della ResegUp non è “spalmata” sull’intera distanza ma quasi completamente concentrata nei primi dieci chilometri...! Non vi potrete rilassare neanche allo “scollinamento” del Rifugio Azzoni, posto appena sotto le rocce che sostengono la vetta della montagna resa immortale dal Manzoni. Il tifo da stadio vi metterà i brividi ma vi farà solo momentaneamente dimenticare la fatica della scalata lungo l’asfalto ripidissimo dei quartieri alti di Lecco e delle località soprastanti (fino a Malnago), le mulattiere dentro i boschi fino alla Capanna Stoppani, i sentieri sassosi che vi guideranno sopra la linea della vegetazione e poi (una volta superato il traverso di Pian Serada) qualche passaggio attrezzato su roccia.
La scarica di adrenalina del passaggio sul Resegone lascerà il posto al ritorno alla realtà: sarete solo all’inizio di una discesa – a tratti molto tecnica - lungo il versante bergamasco della Valle Imagna. Ed anche quando, valicato il Passo del Giuff e la Bocca d’Erna, tornerete ad affacciarvi sul versante lecchese ed a scorgere dai Piani d’Erna lo specchio d’acqua del Lario, la strada da percorrere sarà ancora piuttosto lunga e la fatica accumulata prolungherà la vostra fatica lungo una “calata” che (dopo aver di nuovo doppiato lo “snodo” di Capanna Stoppani) si farà quasi completamente diretta e ripida giù per scalinate di acciottolato tra le frazioni e poi sull’asfalto cittadino. Fino a sbucare – tra due ali di folla – nella centralissima piazza Cermenati, dove quest’anno verrà tracciata la linea di partenza, fino al 2018 situata in Piazza Garibaldi.
L’ultima raccomandazione (dopo avervi rammentato l’appuntamento delle venti di venerdì 1. marzo!) è quella di dare rilievo nel vostro “piano di battaglia” alla variabile meteo, legata al periodo dell’anno ed alla conformazione del territorio. La ResegUp prevede infatti un orario di partenza pomeridiano: le 15.30. Particolare che, nella tarda primavera, può mettervi di fronte alla prospettiva di tre, quattro o cinque ore di gara dentro una calura soffocante oppure a quella ancora più complicata di un violento temporale in grado di rendere insidiosissimi i sentieri lungo la montagna. Oppure ancora ad entrambe le cose. Come è capitato nel 2018, con partenza da Lecco sotto un sole cocente, scalata al Resegone sotto la pioggia torrenziale, dentro una cortina di nebbia fitta e quindi (inevitabilmente!) fango, fango e ancora fango nella lunga discesa verso il traguardo...