Il ventinovenne atleta elbano si spinge sotto il muro delle cinque ore sul suo terreno d'elezione
di Stefano Gatti© Archivio Matteo Anselmi
È stato un fine anno con… i botti quello vissuto da Matteo Anselmi, prima sulle strade e poi sui sentieri della sua Toscana. L’atleta elbano ha acceso la miccia a metà dicembre alla Maratona di Pisa, sfiorando la top five nella sua prima esperienza sulla mitica distanza dei 42 chilometri e 195, poi ha fatto ritorno nella comfort zone (in tutti i sensi) del trailrunning migliorando il penultimo giorno del 2023 l’FKT (Fastest Known Time/miglior tempo conosciuto) che già gli apparteneva sulla GTE, la Grande Traversata Elbana, il percorso di trekking che attraversa l’Isola d’Elba da un versante all’altro, formando una vera e propria dorsale verde sospesa tra mare e montagna. Sabato 30 dicembre il ventinovenne atleta di Patresi (località del comune di Marciana sulla punta più occidentale dell’isola) ha infatti chiuso la missione FKT (e una stagione straordinaria!) sotto il muro delle cinque ore: per la precisione quattro ore, 50 minuti. Il recente acquisto del Team SCARPA ha così migliorato di poco meno di mezz’ora il suo precedente limite sui suoi sentieri di casa, stabilito nel 2021 in cinque ore, 17 minuti e sei secondi.
© Archivio Matteo Anselmi
Azzurro ai Mondiali di Corsa in Montagna e Trailrunning del 2022 a Chiang Mai (Thailandia), Matteo corre da soli quattro anni ma ha all’attivo importanti risultati su percorsi lunghi e complessi, oltre ad essere un atleta di ottimo livello anche su strada, con un personale nella maratona di due ore, 28 minuti e 38 secondi, ottenuto al debutto assoluto sulla magica distanza dei 41 chilometri e 195 dopo una preparazione di meno di un mese, in occasione della recente Maratona di Pisa, chiusa con significativo sesto posto assoluto all’esordio (oltretutto) con i colori della “corazzata” piemontese Sport Project VCO.
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Con i recenti exploits nella GTE e nella maratona pisana, Matteo ha degnamente incorniciato una stagione come dicevamo all’inizio davvero straordinaria: dalla vittoria al Trail del Mottarone a quella di Dolomiti Extreme Trail, per poi ulteriormente arricchire la sua striscia vincente con i successi alla Monterosa WalserWaeg e alla VUT Valmalenco Ultra Trail. All’inizio di settembre poi l’ottimo sedicesimo posto assoluto sui cento chilometri (e gli oltre seimila metri D+) della CCC Chamonix-Champex Lac-Chamonix, una delle prove più impegnative del sistema Dacia UTMB Ultra Trail du Mont-Blanc, dal prestigio crescente ed ormai quasi pari a quella da 171 chilometri e quasi diecimila metri di dislivello positivo che dà il nome all’evento stesso e compie il giro intorno alla massima elevazione dell’arco alpino sui sentieri di Francia, Italia e Svizzera.
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Nella sua terra natale e percorso d’elezione per gare e allenamenti, Anselmi ha affrontato la GTE lungo il tracciato originario, quello unisce Cavo, sulla punta nord-orientale dell’isola, con Pomonte, su quella sud-ovest (pochi chilometri a sud della “sua” Pratesi), con una rispettabilissima fiche tecnica da 52 chilometri e 2700 metri di dislivello positivo.
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Dalla Spiaggia di Frugoso a Cavo, la traccia sale seguendo il crinale verso ovest, a monte del paese di Porto Azzurro, proseguendo nell’entroterra fino al Monte Perone e poi al Monte Capanne, la vetta più alta dell’isola (metri 1019 slm) e tra i punti più sfidanti e panoramici del percorso, per scendere infine verso Pomonte. La GTE attraversa angoli particolarmente stimolanti dell’isola in provincia di Livorno, per gli atleti come per i semplici escursionisti, collegando la maggior parte dei sentieri elbani e permettendo (agli escursionisti molto più che ai trailrunners, ovviamente) di osservare l’incredibile varietà geologica, morfologica e della vegetazione locale.
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Per Anselmi missione "under five" (nel senso delle ore) portata a termine con successo. Da festeggiare come merita, prima di rifocalizzarsi sugli obiettivi di una nuova stagione nel corso della quale Matteo... non potrà più contare sul fattore-sorpresa!
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“Dedico questo risultato alla mia isola, territorio particolarmente adatto per questo tipo di specialità estrema, che mi ha fatto crescere come trail runner grazie ai suoi numerosi sentieri, percorribili tutto l’anno, anche d’inverno. Qui ho iniziato a correre e ho superato per la prima volta i cinquanta chilometri, sui sentieri panoramici della Grande Traversata Elbana: sono quindi orgoglioso ed emozionato di aver lasciato ancora una volta il segno con questo risultato”. (Matteo Anselmi)
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