Se non avete mai fatto sport o non vi siete mai dedicati alla corsa, non stupitevi se dopo i primi allenamenti incapperete in una serie di dolorini fino a quel momento sconosciuti. Spesso non si tratta di infortuni veri e propri, ma di inconvenienti dovuti all’adattamento del corpo al nuovo gesto atletico. I classici momenti in cui insorgono sono a fine allenamento (e in questo caso tendono a perdurare sino alla seduta successiva) o in partenza, diminuendo poi via via che si corre.
Molti neofiti tendono a confondere un fastidio con un dolore, facciamo un po’ di chiarezza. Dal punto di vista tecnico, un fastidio d’assestamento non penalizza sensibilmente la prestazione e tende a sparire non appena i muscoli si sono scaldati o l’azione di corsa si è rodata. In questo caso, bastano due o tre giorni di riposo per farlo scomparire. Se invece il dolore è persistente e limitante e perdura anche dopo una settimana di stop, potrebbe trattarsi di infortunio. Rivolgetevi a un medico specialista, riprendendo poi a correre con gradualità.
Un altro fattore da tenere sotto controllo è il peso. Correre quando si è in sovrappeso rappresenta infatti un impegno notevole per la schiena e per i dischi intervertebrali, che vengono sollecitati in compressione. Chi riprende a correre dopo uno stop e in seguito a un aumento di peso avrebbe bisogno di un condizionamento muscolare che sarebbe meglio condurre in palestra, con esercizi mirati a riattivare la muscolatura necessaria per il gesto tecnico della corsa.
Meglio quindi non investire la corsa del ruolo di unica via per dimagrire, vedetela piuttosto come un’attività aerobica complementare da praticare insieme al nuoto e alla bicicletta, attività sicuramente meno traumatiche, soprattutto se in sovrappeso. Il tutto seguendo un regime alimentare adeguato, facendovi consigliare da un nutrizionista.