L'atleta valdostana è la prima azzurra a trionfare nella gara mito del trailrunning europeo e mondiale
Con suoi 170 chilometri ed i suoi diecimila metri di dislivello positivo l’Ultratrail du Mont Blanc rappresenta a livello europeo il non plus ultra (appunto!) dello skyrunning estremo e una delle prove in assoluto più importanti al mondo. Anche l’edizione 2018 dell’evento nato nel 2003 e che “calca” i versanti italiano, francese e svizzero del gigante alpino non poteva tradire le attese. Risultati a sorpresa sia nella prova maschile che in quella femminile, soprattutto in quest’ultima che ha fatto registrare il successo di Francesca Canepa, il primo di una nostra rappresentante all’UTMB.
La 46nne valdostana, protagonista di una gara in rimonta, aggiunge quindi una bella rinfrescata di tricolore all’albo d’oro della corsa, visto che al maschile la missione era già riuscita al mitico Marco Olmo, con la doppietta 2006-2007. Per la Canepa tempo totale di 26 ore, 3 minuti e 48 secondi. Alle sue spalle, staccata di soli quattro (ma decisivi) minuti la spagnola Uxue Fraile Azpeitia. Terza piazza per la francese Jocelyne Pauly.
Tra gli uomini il primo a ripresentarsi a Chamonix (venti ore, 44 minuti e 16 secondi dopo il via) è stato invece Xavier Thevenard. E se è vero che per il transalpino si tratta della terza affermazione all’UTMB, l’elemento sorpresa di cui sopra è venuto dalla defaillance di Kilian Jornet. Reduce dal successo (con nuovo record) al Trofeo Kima, il catalano puntava a fare un altro passo nella storia della specialità con un quarto successo ma è stato messo ko … dalla puntura di un’ape che gli ha provocato una reazione allergica tale da costringerlo all’abbandono in gara ed al rinvio del progetto “poker”.
Un’impresa che si fa ogni anno più dura, visto che il successo più recente di Kilian al Monte Bianco risale al 2011 (da lì in avanti dominio assoluto degli skyrunners francesi) e che la concorrenza si fa sempre più agguerrita. Discorso che vale in parte anche per il 30enne Thevenard che ha raggiunto Jornet a quota tre vittorie, con le prime due risalenti al 2013 ed al 2015. Quest’anno a fargli compagnia sul podio sono stati il sorprendente rumeno Robert Hajnal e lo spagnolo Jordi Gamito.