La campagna iscrizioni per la classica prova tra Italia e Svizzera chiude alla vigilia di Ferragosto, si corre domenica 18
di Stefano Gatti© Giacomo Meneghello
Correre nella storia ma con una speciale attenzione al presente e lo sguardo rivolto al futuro. Tornata in calendario nel 2023 come rievocazione one-off, la Skyrace internazionale Valmalenco-Valposchiavo è anche quest’anno nelle mire di toprunners e amatori della corsa in natura e ad alta quota che - pochi giorni dopo Ferragosto - potranno nuovamente mettersi alla prova sul percorso di una delle prove “pioniere” dello skyrunning. La data cerchiata in rosso sull’agenda sportiva e agonistica è infatti quella di domenica 18 agosto.
© ASD Sportiva Lanzada
La seconda edizione “moderna” e più precisamente contemporanea della Skyrace (proprio così: “skyrace”, basta la parola!) è stata presentata l’ultimo giorno di luglio nella Sala consiglio del Comune di Lanzada (in provincia di Sondrio) dal comitato organizzatore italo-elvetico di ASD Sportiva Lanzada e Società Sportiva Palü Poschiavo, un binomio che riunisce Italia e Svizzera per suggellare la lunga amicizia tra due valli di confine che condividono peculiarità e aspirazioni. La fiche tecnica della Skyrace prevede trenta chilometri di sviluppo lineare per un dislivello di 1800 metri D+ con partenza da Lanzada (nel fondovale della Valmalenco), in località Pradasc e arrivo nella Piazza Comunale di Poschiavo, al capolinea di una prova che ha il suo culmine (anzi GPM) ai 2627 metri di quota del Passo di Campagneda: in tutti i sensi passaggio-chiave della gara.
© ASD Sportiva Lanzada
Per il sindaco di Lanzada Marco Negrini, presente alla conferenza stampa con il consigliere con delega allo Sport Giulio Bergomi, è motivo di orgoglio che questo evento transfrontaliero sia stato riproposto:
“Consente di valorizzare e di promuovere due valli simili. L'auspicio è che gli atleti in gara possano tornare per approfondire la conoscenza del nostro territorio. Il ringraziamento va agli organizzatori e ai tanti volontari che contribuiscono a mantenere i sentieriche nel resto della stagione vengono percorsi da residenti e turisti”.
Il presidente della Sportiva Lanzada Massimo Giordani ha tenuto innanzitutto a ringraziare i volontari impegnati nell'organizzazione (Un centinaio in totale, a cominciare dai ragazzi), il Comune di Lanzada, gli enti e le aziende che sostengono la manifestazione e il comitato organizzatore elvetico.
“La skyrace è il risultato dell'impegno, della passione e del supporto di tante persone che contribuiscono a diverso titolo: con gli amici svizzeri lavoriamo bene e vorremmo continuare”.
Per il comitato organizzatore elvetico, Dario Marchesi ha ricordato come un anno fa l'idea fosse di proporre la Valmalenco-Valposchiavo quale prova unica ma poi…:
“I commenti positivi e il sostegno ricevuto ci hanno spronato ad andare avanti. C'è unità d'intenti e il nostro auspicio condiviso è quello di continuare anche nei prossimi anni”.
© ASD Sportiva Lanzada
Dario Ruttico, presidente del Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco, ha ribadito il sostegno a un grande evento sportivo che consente di promuovere le bellezze della valle che, partendo dal fondovalle principale della Valtellina all’altezza del capoluogo provinciale di Sondrio, si spinge fino alla sua testata del Piz Bernina, il Quattromila più orientale delle Alpi, il cui massiccio è disposto lungo lo spartiacque principale alpino. È poi toccato a Davide Sertore (consigliere di ASD Sportiva Lanzada) illustrare nel dettaglio il tracciato di gare e le sue caratteristiche.
© Gloria Badilatti
Dal Centro sportivo Pradasc, confermato anche quest’anno sede di partenza (come da percorso della Syrace originale), gli skyrunners raggiungeranno la frazione di Tornadri, lasciando a quel punto l’asfalto per imboccare la traccia che si impenna subito e - alternando sentiero single-track e mulattiera - tocca prima il maggengo di Ponte e poi l’alpeggio soprastante di Cima Sassa, altrettanti balconi panoramici sulla Valmalenco e in particolare sul Pizzo Scalino (il simbolo della Valmalenco) e sul Monte Disgrazia con i suoi satelliti. Inizia a questo punto un tratto più agevole di saliscendi da percorrere fino all'alpeggio di Musella e alla località Campomoro, cambiando a questo punto versante. Da lì, dopo aver attraversato il muro della diga, si torna a salire verso Alpe Campagneda, per poi attraversare il Piano di Campagenda dominato dalla piramide del Pizzo Scalino fino al Passo di Campagneda (GPM-gara a quota 2627) e al suo storico arco di legno, la scorsa primavera quasi completamente sommerso dalle abbondanti nevicate.
Dopo avere in buona sostanza disegnato per un chilometro circa la linea ideale del confine di stato, all’altezza di Passo Canciano la traccia-gara imbocca la picchiata finale in territorio elvetico: una decina di chilometri su prateria d’alta quota e poi tra foreste, alpeggi e boschi, alternando anche in questo caso sentiero e mulattiera. Raggiunto il fondovalle e l’asfalto, si costeggia il fiume Poschiavino fino all'arrivo posto nella centralissima Piazza Comunale. I primi atleti (uomo e donna) a transitare sotto l’arco del valico di Campagneda si aggiudicheranno il Trofeo Renato Parolini, mentre con il Memorial Marino Zanetti verrà premiato il primo atleta poschiavino al traguardo.
© ASD Sportiva Lanzada
Il programma della manifestazione prevede il ritiro dei pettorali dalle ore 09.00 alle ore 18.00 di sabato 17 agosto a Lanzada, presso il Centro sportivo Pradasc, dove il giorno successivo (alle ore 08.30) verrà data la partenza, anticipata di mezz'ora rispetto al 2023. L'arrivo del primo atleta è previsto intorno alle ore 11.00, mentre le premiazioni avranno inizio alle ore 14.30. La campagna iscrizioni chiude alla mezzanotte di mercoledì 14 agosto. In attesa di schierarsi nella gabbia di partenza, è già possibile per i… candidati finisher sfruttare le ferie agostane per provare l’itinerario di gara, che nella parte italiana è stato balisato già nei giorni scorsi dai ragazzi della Sportiva Lanzada.
Ad imporsi l’anno scorso nella prima Skyrace “moderna, in una Piazza Comunale di Poschiavo assolata e calda, erano stati Roberto Delorenzi e Francesca Rusconi, grandi favoriti della vigilia. Il toprunner ticinese dei Brooks Trailrunners e la forte atleta lecchese non erano riusciti a ritoccare il record della gara, anche a causa del caldo eccezionale anche alle quote più alte.
© Fabio Vedovatti
Una motivazione in più per gli atleti di punta, pronti a lanciarsi il prossimo 18 agosto all’attacco dei record storici del pluricampione del mondo Marco De Gasperi (due ore, 32 minuti e tre secondi) e della skyrunner inglese Angela Mudge (tre ore, 10 minuti e 18 secondi). Per gli uomini, la missione è quella di scendere sotto le due ore e mezza di gara. Ancora più ambiziosa quella nelle ambizioni sportive delle atlete più accreditate: abbattere il muro delle tre ore!