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SkySnow Euro Championships: l'Italia sbanca Tarvisio

Percorso netto o quasi per gli azzurri nella rassegna continentale

di Stefano Gatti
16 Mar 2025 - 14:44
 © Giacomo Meneghello

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Spettacolo, fatica e medaglie sul fronte orientale… delle Alpi per gli SkySnow European Championships (SSEC) di Tavisio by ISF, la International Skyrunning Federation. I “nostri” sono stati abilissimi a sfruttare il fattore-casa per fare incetta di medaglie del metallo più prezioso. Protagonista assoluta della rassegna continentale (anzi, vera e donna-copertina della stessa) è stata Benedetta Broggi, oro sia nella specialità Vertical (davanti alla connazionale Corinna Ghirardi) che in quella Classic. Tra gli uomini inno di Mameli sul gradino più alto del podio per Daniel Thedy nella prova only-up e bis sulle stesse note musicali grazie a Lorenzo Rota Martin in quella Classic. A medaglia anche Tadei Pivk e Luca Del Pero, entrambi argento rispettivamente Vertical e Classic, Un sestetto-base di campioni da lustrarsi gli occhi e le medaglie! Oltre ad aver tagliato fuori la concorrenza continentale dalla... Gold Rush (la corsa all'oro), nostri hanno poi ulteriormente arrotondato e arricchito il bottino con altre medaglie nelle classifiche di combinata e in quella per nazioni.

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Dopo aver ospitato nel 2024 i Mondiali della disciplina ”ferrata” e a trazione integrale, Tarvisio ha raddoppiato con la rassegna continentale della corsa in natura su sentieri innevati (con l’aiuto degli speciali ramponcini montati sulle scarpe da trailrunning), andata in scena nel collaudato format delle due specialità Vertical e Classic e nell’altrettanto rodato e suggestivo scenario tarvisiano: prova only-up in formato by night venerdì 14 febbraio a Monte Lussari, prova lunga alla luce del giorno sabato 15 nel Mangart Winter Trail. Oltre alle medaglie di queste due prove, a Tarvisio sono state assegnate quelle della classifica Combined Vertical+Classic e quelle della classifica per nazioni. 

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Al di là del Campionato Europeo, Mangart Winter Trail era valido anche come quarta prova del circuito invernale NORTEC Skyrunning Running Cup che era scattato a metà gennaio con la Snow Run Resinelli di Abbadia Lariana (Lecco), per poi proseguire alla fine del primo mese dell’anno con la Weissrunner Gressoney (Valle d’Aosta) e a metà febbraio con la Teglio Sunset Winter Run al centro della Valtellina.

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Ad aprire la rassegna continentale venerdì sera la prova Vertical (by night appunto) di Monte Lussari con la doppietta della selezione italiana grazie alle vittorie di Daniel Thedy e Benedetta Broggi, arrivati in Friuli direttamente dal capo opposto dell’arco alpino. Sulle ripide pendenze delle piste di Pampero che conducono al Monte Lussari, 166 concorrenti in rappresentanza di sedici nazioni si sono dati sportivamente battaglia lungo un itinerario da tre chilometri e settecento metri di sviluppo per 970 metri di dislivello positivo, con pendenze che sono arrivate in alcuni punti a sfiorare il cinquanta per cento.

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A rendere la prova ancora più impegnativa e adrenalinica è stata la pioggia caduta nei giorni precedenti la prova, con fondo cedevole e pesante. Proprio per questo motivo il comitato organizzatore presieduto da Maurizio Ragonese (CEO di Nortec) ha deciso di accorciare la competizione. Il tracciato è stato deviato, evitando il passaggio attraverso il borgo che conduce al Monte Lussari e la cima stessa, fissando la linea d’arrivo alla stazione di monte dell'omonimo impianto di risalita.

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A tagliare per primo il traguardo in gara-uomini è stato l’azzurro di specialità Daniel Thedy. Il lungo valdostano (di Gressoney) ha centrato vittoria a titolo continentale con il crono di 33 minuti e 53 secondi, con un solido vantaggio di 48 secondi sull’esperto compagno di Nazionale Tadei Pivk che - per aggiudicarsi il secondo gradino del podio - ha dovuto prodursi in una volata finale a vita persa con lo sloveno Luka Kovacic, preceduto sulla linea per tre soli secondi.

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Si è invece fermata ai piedi del podio stesso la prova dell’altro azzurro Lorenzo Rota Martir. Finish time di 34 minuti e 48 secondi (a soli quattro secondi da Kovacic) per lui. Oltre che sul podio, Italia e Slovenia hanno spadroneggiato nella top five finale, sigillata da Klemen Spanring con un tempo finale da 35 minuti e 17 secondi.

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Minima spesa, massima resa! In gara-donne l’Italia ha schierato due atlete, “recapitate” al traguardo in prima e seconda posizione. La grande favorita della vigilia Benedetta Broggi ha tenuto fede fino in fondo (anzi, fino in cima) ai favori di un pronostico affatto casuale e anzi maniacalmente costruito con una stagione autunno-inverno prima in crescendo e poi da protagonista assoluta. Al capolinea superiore della prova la toprunner piemontese della Nazionale si è messa al collo a medaglia del metallo più prezioso con il tempo di 42 minuti e un secondo, guadagnando la sedicesima posizione di una classifica assoluta da 48 finishers (32 uomini e 16 donne).

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Argento con un ritardo di soli undici secondi per Corinna Ghirardi (una certezza quando la “strada” si impenna), diciassettesima overall. Alla concorrenza estera, le nostre hanno lasciato solo il bronzo della intramontabile anglo…valtellinese Emily Grace Collinge, al traguardo in 43 minuti e 35 secondi (ventunesima). Quarta e quinta casella del ranking per Spagna e Belgio, rispettivamente con Silvia Lara Dieguez (43 minuti e 46 secondi) e con Charlotte Cotton, a due minuti esatti dal gradino basso del podio.

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Vale anche la pena ricordare che - al di fuori della classifica valida per l’assegnazione delle medaglie, a “staccare” il secondo miglior crono di giornata in gara-uomini è stato l'austriaco Cristian Hoffmann (34 minuti e 14 secondi, mentre in campo femminile terzo e quinto crono per le quasi omonime altoatesine Anna Lena Hofer (42 minuti e 14 secondi) e Anna Hofer (43 e 37).

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Smarcato l’appuntamento di sola salita, spazio alla gara “classica” up&down. Anche in questo caso le condizioni meteo sfavorevoli hanno messo alla prova le capacità di reazione del comitato organizzare, costretto a rimaneggiare la traccia-gara originale da 15 chilometri 515 metri D+ varando il piano b: niente salita al rifugio Zacchi ma due anelli da ripetersi nella parte più bassa del percorso. Punto di partenza e di arrivo sono comunque rimasti invariati, con lo spettacolare lago di Fusine ad accogliere anche i partecipanti delle due gare non competitive: il Winter Trail Alpe del Lago (10 chilometri e 180 metri di dislivello) e lo Young Winter Trail, dedicato invece alle giovani promesse. 

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Neve polverosa e pesante per gli atleti al via nella gara in formato “matinée”, con start nel primo pomeriggio di sabato 15 marzo. Reduce da un quarto posto "verticale" e determinatissimo a dare slancio vincente ad una carriera sempre sul punto di esplodere, Lorenzo Rota Martir ha dato forma e sostanza ad una prova maiuscola. In testa fin dal primo passaggio intermedio al quinto chilometro, l’azzurro ha allungato sull’amico e rivale Luca Del Pero, reduce da un attacco influenzale che lo ha debilitato ma ugualmente protagonista. Non c'è verso: con il fortissimo "Delpe" bisogna sempre fare i conti! 

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La zampata di Rota Martir è arrivata nel momento giusto: primo posto e titolo europeo con un tempo finale di meno di un minuto (56 secondi) oltre l’ora di gara. Argento per Luca Del Pero, con un ritardo di 46 secondi dal vincitore e a sua volta inseguito a 12 secondi dallo spagnolo Alvaro Losanz Aborda. A completare la top five uomini il russo Aleksandr Antonov e il polacco Pawel Pawlich. 

“Sapevo di stare bene, già nel vertical avevo avuto belle sensazioni, così ho deciso di provarci fin da subito. Ho preso la testa dopo una decina di minuti di gara e sono riuscito a mantenerla sul mio amico Luca. È stata davvero dura correre con la neve in queste condizioni, per questo sono ancora più contento”. (Lorenzo Rota Martir) 

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Tra le donne Benedetta Broggi raddoppia il suo bottino conquistando l'oro nella prova Classic in un’ora, 12 minuti e 42 secondi. Per la toprunner piemontese terzo posto scratch che vale il titolo continentale nella gara vinta dalla leggendaria Elisa Desco (un’ora, 11 minuti e 24 secondi) che ancora una volta dimostra di essere sempre sulla cresta dell'onda. Argento europeo e quarta piazza generale per il Portogallo con Joana Soares a 53 secondi da Desco seguita dalla spagnola Silvia Lara Diéguez a un minuto e 42 dalla vetta. Top five europea sigillata dalla russa Iuliia Timoteeva e dalla nostra Corinna Ghirardi.

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“Ho sofferto molto il freddo ai piedi, ma sono riuscita a impostare e mantenere il ritmo che volevo, sono davvero felice di questa doppia vittoria. È stata davvero dura, Anna Hofer è subito partita forte e sinceramente non pensavo di farcela perché vedevo che lei, nella discesa in cui si affondava, faceva meno fatica. Ha preparato anche una stagione di cross dove la forza muscolare, in condizioni come queste, è molto utile. Invece sono riuscita a spuntarla staccandola di una ventina di secondi soltanto nell’ultima salita finale, sono molto soddisfatta”. (Benedetta Broggi)

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Nella classifica Combined che sommava il punteggio di gara Vertical e di gara Classic, Lorenzo Rota Martin si mette al collo la medaglia d’oro con 172 punti (72 dalla Vertical, 100 dalla Classic). Argento per Luca Del Pero con 152 punti (64+88) e bronzo per il russo Vitalii Chernov (62+58). In campo femminile Benedetta Broggi oro a punteggio pieno (200=100+100), argento per Corinna Ghirardi con 154 (88+66), bronzo per la spagnola Silvia Lara Diéguez con 150 (72+78).

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Anche nella classifica per nazioni l'Italia vince per distacco con 730 punti (376+354), argento per la Spagna con 548 (258+290), bronzo al Portogallo con 388 punti (170+218)

Nel medagliere infine Team Italia fa il vuoto collezionando undici medaglie (sei d’oro e cinque d’argento),vale a dire quattro in più di tutte le altre sette nazioni in grado di mandare i propri atleti sul podio. Secondo posto per il Portogallo (un argento), terzo per la Spagna (tre bronzi). Seguono Regno Unito, Slovenia e Individual Neutral Athletes (Russia) con una medaglia di bronzo a testa.

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