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Trail dei Corni: springbreak a tutta adrenalina nel cuore wild del Triangolo Lariano

La sesta edizione dell'evento di Valbrona è la prova d'esordio del calendario di CRAZY Skyrunning Italy Cup

di Stefano Gatti
08 Mar 2024 - 16:43
 © Francesco Bergamaschi

© Francesco Bergamaschi

Aprile, dolce... salire. Bussa alle porte della primavera l’appuntamento con il Trail dei Corni di Valbrona. Sdoganato con successo il passaggio (un anno fa) dalla data di inizio estate allo slot primaverile appunto, l’evento organizzato da Sportiva Valbronese presidia ormai in pianta stabile il primo fine settimana del mese di aprile. La data scelta per la sesta edizione è quella di domenica 7 aprile. Confermata nonostante un leggero ritocco anche l’impegnativa traccia di gara da 26 chilometri e un dislivello positivo/negativo che sfiora i duemila metri. Rispetto allo scorso anno (quando erano stati aggiunti al menu originale la cresta del Monte Megna ad inizio gara e il finale dal più corribile sentiero Criarolo), il tracciato introduce una novità sul sentiero 1 che dal Terz’Alpe va in Costa Bella, grazie al ripristino di una frana che aveva comportato il taglio di un tratto del percorso originale. Confermato anche il passaggio ventiventitré dal calendario regionale FIDAL a quello nazionale FISky. Di più: TDC 2024 apre il circuito da nove prove di CRAZY Skyrunning Italy Cup by FISky.

© Francesco Bergamaschi

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Il legame con la Federazione Italiana Skyrunning si rinsalda ulteriormente con la presenza - nel weekend valbronese - della Nazionale di skyrunning che svolgerà alcuni test con i suoi atleti nella pista dell’Atletica Triangolo Lariano della vicina Canzo. Sul versante “terzo tempo e oltre”, lo staff organizzatore farà produrre dal Birrificio DuLac una birra artigianale dedicata al Trail dei Corni, che sarà disponibile qualche giorno prima dell’evento. Il target di Sportiva Valbronese è quello di assegnare trecento pettorali ad altrettanti candidati finishers della prova che scala il piccolo ma caratteristico gruppo roccioso dei Corni di Canzo, gestendoli lungo l’intera traccia grazie a non meno di centocinquanta volontari, ormai noti come magliette gialle e dall’anno scorso gilet gialli. Vale la pena sottolinearlo: centocinquanta addetti per trecento concorrenti: un rapporto di un volontario ogni due atleti che non teme confronti. Come dire: tocca sudare su sentieri e creste, ma con il conforto di una parola (e magari una mano) amica lungo tutto l’itinerario.

© Francesco Bergamaschi

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In attesa di lanciarsi sui sentieri del Trail dei Corni (e senza dimenticare di mettere al sicuro il proprio pettorale!), vale la pena fare un passo indietro nel tempo, allo scopo di ricordare che in palio (per i toprunners) c’è la caccia al record sulla distanza sia maschile che femminile messi a segno dodici mesi fa dagli azzurri Luca Del Pero e Alice Gaggi, forse anche grazie anche alle temperature più fresche rispetto alle precedenti edizioni di TDC alla metà di giugno.

© Francesco Bergamaschi

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Il campione brianzolo di Sky Lario Runners ASD/Team SCARPA ha fissato all’inizio di aprile dello scorso anno l’asticella a due ore, 25 minuti e 19 secondi, limando di due minuti tondi tondi quello stabilito cinque anni prima dal lecchese Danilo Brambilla. Da parte sua, in gara-donne l’esperta campionessa valtellinese di Le Recastello Radici Group/Brooks Trailrunners aveva chiuso la missione-record con il tempo finale di due ore, 58 minuti e 27 secondi, migliorando quello precedente di Debora Benedetti e portandolo… dalla parte giusta del muro delle tre ore di gara.

© Francesco Bergamaschi

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Onore al merito anche ai co-protagonisti del Trail dei Corni 2023: a fare compagnia ad Alice Gaggi sul podio femminile erano state in quest’ordine Irene Mantica (all’epoca appena passata a vestire i colori del GS Orecchiella Garfagnana) e l’istruttrice di snowboard valdostana Roberta Jacquin, elemento di spicco della corazzata orobica Team Pegarun. In gara-uomini invece Del Pero era stato raggiunto solo sul podio da Davide Della Mina (Team Valtellina ASD) e Luigi Pomoni di ASD Falchi di Lecco.

© Francesco Bergamaschi

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TRAIL DEI CORNI - IL ROADBOOK

Ecco il roadbook del Trail dei Corni. Il tracciato di gara è in buona sostanza costituito da due anelli: un doppio loop con passaggio intermedio a fondovalle. Primo anello sulle pendici boscose di Monte Megna, che supera di una cinquantina di metri quota mille: una sorta di riscaldamento (ma ad alta intensità!) in preparazione all’attacco ai Corni di Canzo, che inizia con la lunga e a tratti molto ripida risalita (solo raramente “abbattuta” da pochi tratti di piano per riprendere fiato) che si conclude all’intaglio roccioso della Colletta dei Corni.

© Francesco Bergamaschi

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Breve avvicinamento al Rifugio SEV Pianezzo (1250 metri slm) e poi la ugualmente breve (ma ripida) risalita alla soprastante Forcella dei Corni che separa quello Occidentale (metri 1373, il più alto) da quello Centrale, di soli cinque metri più basso. Discesa a rotta di collo sul versante che si affaccia sul Lecchese e - all’altezza del “Fontanino” - nuova inversione di rotta e nuova impennata "hard" tra i boschi, fino ad emergere sulla selletta che separa il Corno Orientale (metri 1232, il meno alto e più isolato dagli altri due) da quello Centrale, alla base della parete nord di quest’ultimo.

© Francesco Bergamaschi

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Poi via lungo prima il traverso a ridosso della parete stessa - un piccolo angolo di... Dolomiti sulle Prealpi - per il secondo passaggio nei pressi del Rifugio SEV, il pratone alla sua base a fare da pista di lancio verso la discesa finale, con destinazione il Centro Sportivo di Valbrona.

© Francesco Bergamaschi

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CRAZY SKYRUNNING ITALY CUP - IL CALENDARIO

Due settimane dopo il Trail dei Corni da 26KM e 1900 metri D+, CRAZY Skyrunning Italy Cup lascerà per la sua seconda tappa il continente per la attesissima Villacidro Skyrace nel sud della Sardegna (21KM/950 metri D+) domenica 21 aprile e fare poi subito ritorno nel Lecchese (sul versante opposto di Valbrona) per il classico appuntamento del 1. Maggio con il Trofeo Dario e Willy di Valmadrera dalla impegnativa carta d’identità di 25KM per 2020 metri di dislivello positivo. Il circuito federale raggiunge e doppia la boa di metà stagione con un weekend di fuoco tra Alpi e Appennini che obbligherà gli aficionados della Coppa Italia di Skyrunning ad una scelta dolorosa ma praticamente obbligata tra il quarto appuntamento di sabato 18 maggio a Chatillon (Valle d’Aosta) per la giovane ma già irrinunciabile Monte Zerbion Skyrace (22km e 2200 metri D+)e il quinto domenica 19 con la Skyrace del Mammut di Cese di Preturo, in provincia dell’Aquila (21KM/1500 metri D+). La fase estiva scatta domenica 14 luglio con la impegnativa Pizzo Stella Skymarathon in Val Chiavenna (provincia di Sondrio) che - come dice il suo nome - quest’anno sale (ancora più) di quota, con una prova-clou da 42 chilometri (3600 metri D+) e culmina sabato 7 settembre con Frasassi Skyrace sull’Appennino Marchigiano (21KM, 1350 metri D+). Il rush finale muove invece dal classico appuntamento (il terzo nel Lecchese) di TGS Trail Grigne Sud a Mandello del Lario (sabato 28 settembre, 42 chilometri E 3700 metri D+!) e ha la sua resa dei conti otto giorni più in là, in occasione di Tartufo Running di domenica 6 ottobre a Calestano, in provincia di Parma con la sua fiche tecnica da 43 chilometrie 2150 metri di dislivello positivo.

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