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Trail del Ciapà: per Rostagno e Calosso vittoria formato famiglia

Mezzo migliaio di atleti al via della prova “diversamente invernale” ambientata nella riviera ligure di Ponente

di Stefano Gatti
14 Dic 2022 - 12:35
 © Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

La coppia non scoppia! Al contrario, a scoppiare sono stati gli avversari di Lorenzo Rostagno e di Camilla Calosso che hanno fatto il vuoto alle loro spalle nel Trail del Ciapà di Cervo, in provincia di Imperia. La quarta edizione della prova… diversamente invernale sui sentieri dell’immediato entroterra del Golfo Dianese - sulla Riviera dei Fiori - ha richiamato quasi cinquecento concorrenti, attiratati dalla “penta-proposta” apparecchiata dal comitato organizzatore di Dianese Outdoor, due delle quali riservate ad un ristretto drappello di affiatatissime coppie uomo-cane per il formato dog endurance delle due gare “umane” da nove e 21 chilometri. A completare il menu la prova-clou, nonché novità 2022 di Trail del Ciapà: quella da 28 chilometri che ha visto in gara poco meno di un centinaio di trailrunners un po’ più avventurosi della media.

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

C’era anche Marco Olmo, testimonial extralusso del Trail del Ciapà, ad elevare alla massima potenza motivazioni e soprattutto autostima degli appassionati della corsa sui sentieri approdati a Cervo per una giornata di festa e di sport accompagnata da alternanza di sole e nuvole, un po’ di vento in quota e terreno di gara in condiziono ottimali nonostante la pioggia dei giorni cha hanno preceduto l’evento, grazie al lavoro di pulizia dei tracciati da parte degli organizzatori. Due volte vincitore dell’UTMB (l’Ultra Trail du Mont-Blanc) con la clamorosa vittoria del 2006 subito bissata l’anno seguente, il mitico ultramaratoneta piemontese delle montagne e dei deserti ha in qualche modo fatto da frontrunner al contingente dei suoi corregionali (oltrettutto con netta prevalenza della sua stessa provincia: quella di Cuneo), agli atleti arrivati a Cervo da ogni angolo della Liguria ma poi anche da altre regioni italiane. Molti dei quali hanno trovato nel TDC una validissima e mite (molto piacevolmente mite!) alternativa a prove magari più comode (nel senso di vicine a casa) ma colpite dall’intensificazione del freddo proprio in corrispondenza del secondo weekend di novembre.

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

Un bacio e via! Così Lorenzo Rostagno e Camilla Calosso, nella gabbia di partenza del campo sportivo di Cervo, si sono lasciati per lanciarsi sui sentieri, dandosi appuntamento a fine mattinata (anzi, ben prima!) sul gradino più alto del podio della prova lunga del Trail del Ciapà. Per i due portacolori di Torino Road Runners ASD marcia largamente incontrastata verso la vittoria nella gara che - all’esordio quattro anni fa - ha da allora saltato il proprio appuntamento dicembrino solo del 2020, a causa dell’emergenza sanitaria, naturalmente.

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

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Molto significativamente davanti a tutti (con margine!) già al primo chilometro, “Cavallo pazzo” Rostagno ha chiuso l’anello dei 28 chiometri di gara (per 1200 metri circa di dislivello positivo) in due ore, 26 minuti e 49 secondi, con un vantaggio di 19 minuti e 38 secondi (!) su Eugenio Marcarelli (Barnes Trail And Road ASD). Molto bravo, quest’ultimo, a conservare sul traguardo un vantaggio minimo ma sufficiente (quattordici secondi) per relegare al terzo gradino del podio l’indipendente Danilo Marro. Non bisogna poi fare... molta strada nella classifica assoluta per trovare - all’ottava casella - la vincitrice della prova femminile.

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

Camilla Calosso ha chiuso la sua fatica vincente nella top ten della generale appunto e sotto le tre ore di gara (due, 56 minuti e 57 secondi). Applausi anche altre indipendenti Anna Grignaschi e Francesca Ceresa, che hanno fatto compagnia alla Calosso. Ammonta a sette minuti e 39 secondi il ritardo accusato da Anna (peraltro tredicesima assoluta), mentre Francesca si è ripresentata sulla linea del traguardo tre ore, 16 minuti e sette secondi dopo il via: venticinquesima assoluta su 94 atleti finisher, sedici dei quali donne.

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

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Sulla distanza classica della mezza maratona, a fare la differenza sono stati Lorenzo Parodi e Alice Minetti. Il portacolori di Trail Runners Finale Ligure ASD ha attraversato la linea d’arrivo della prova da 21 chilometri (e 800 metri D+) in un’ora, 40 minuti e 31 secondi. A dargli filo da torcere per l’intera distanza è stato Giovanni Maiello (ASD RunRivieraRun), piombato sul traguardo con soli 42 secondi di ritardo. Più staccato ma meritevole di un grande applauso Cristiano Salerno di Marathon Club Imperia che ha chiuso la sua prova a due minuti e 30 dal vincitore.

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

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Tra le donne (43 su 187 finisher), Minetti prima per Atletica Roata Chiusani, ventisettesima assoluta ed unica a chiudere l’anello sotto le due ore di gara: per soli ventuno secondi! Con Alice sono salite sul podio Luana Ribero (34esima) e Luisa Dematteis (un cognome che fa tremare i polsi alla concorrenza), 40esima della generale. Cinque minuti e 10 secondi il ritardo per l’atleta di Podistica Valle Grana, mentre la sua collega di ASD Valle Varaita ha bloccato il cronometro sul finishing time di due ore, nove minuti e sei secondi.

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

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Tiratissima, bruciante, esplosiva. Come definire altrimenti la prova da nove chilometri (e 350 metri D+) solo nominalmente “d’ingresso” che (ignorando la lunga cresta divisoria tra il Golfo Dianese e quello di Andora, teatro delle due sfide da 28 e 21 chilometri), si sviluppava nel tratto iniziale ed in quello finale delle gare più lunghe. Vale a dire quello che, raggiunto il Colle di Cervo, dopo alcuni saliscendi nel tratto finale della dorsale, ridiscendeva verso il mare, passando per il Parco Comunale del Ciapà (che dà il nome all’evento) e - dopo aver toccato lo stupendo borgo medioevale di Cervo - correva lungo la spiaggia prima della volata verso il traguardo.

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

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Federico Poletti (GS Fulgor Prato Sesia) ha impiegato solo 42 minuti e 15 secondi per portare a termine la missione vittoria, trovando comunque… il tempo per infliggere un distacco di tre minuti e nove secondi a Giacomo Lanteri e di tre minuti e 33 secondi a Stefano Mana di Lattatraining ASD.

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Vincitrice della prova femminile, Paola Messina si è presa la soddisfazione di chiudere la top venti assoluta ma più ancora quella di precedere la guest star dell’evento Marco Olmo! La portacolori di Valmaremola ASD si è imposta in 56 minuti e 10 secondi, vale a dire un minuto e 17 secondi meno di Marco (che corre per ASD Atletica Roata Chiusani). Sul podio femminile salgono - insieme a Paola - le indipendenti Beatrice Lipari - 23esima della generale con un ritardo di due minuti e 33 secondi - e Martina Bobone, 26esima a tre minuti e 41 secondi dal podio alto.

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

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Come anticipato, le due distanze maggiori della quarta edizione del Trail del Ciapà sono andate in scena anche nel formato “dog endurance” per squadre da due elementi: uomo (e donna) più cane. Nella 21K (dodici coppie al traguardo) Erik Bochicchio di Dog Endurance Piemonte Valle d’Aosta ha dominato con il suo fedele compagno a quattro zampe Tor la prova maschile in un’ora, 43 minuti e 21 secondi e quindi con soli due minuti e 50 secondi in più rispetto al vincitore della prova “only human”.

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

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Da parte sua Elisa Stefani (ASD Brancaleone Asti, sesta assoluta) ha vinto tra le donne in due ore, nove minuti e 57 secondi, vale a dire dieci minuti e 57 secondi più del tempo di riferimento della “mezza”… per soli bipedi!

© Trail del Ciapà/Dianese Outdoor ASD

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Nella dog endurance da nove chilometri vittorie di Alessandro Casasola e Francesca Amich. Lui si è imposto brillantemente in 43 minuti e 18 secondi (un minuto e tre secondi più del vincitore della 9K convenzionale). Da parte sua, la portacolori di Dog Endurance Dryland VDA non si è accontentata di precedere le dirette avversarie: sesta assoluta come la Stefani nella 21K (su venti finisher!), Francesca è stata l’unica dei quattro vincitori a… trazione integrale a prodursi in un vero e proprio exploit, facendo addirittura meglio della prima classificata “umana” sulla identica distanza: 53 minuti e 45 secondi, vale a dire due minuti e 25 secondi meno della vincitrice a trazione “bipede!”

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