Campagna iscrizioni prossima al via e ricco montepremi per l'evento con campo base a Montescheno
di Stefano Gatti© Val Brevettola SkyRace Ufficio Stampa
Sold out fissato a quota duecento per la sesta edizione di Val Brevettola Skyrace, in programma domenica 23 luglio a Montescheno (Verbania). I responsabili del comitato organizzatore di ASD Val Brevettola hanno infatti deciso di fissare un tetto un tetto alla campagna iscrizioni che apre ufficialmente giovedì 1. giugno. Una scelta che mira a garantire agli atleti un evento di altissima qualità, con la massima cura per ogni dettaglio che riguarderà ciascun corridore. Lo scorso anno sono stati coinvolti circa duecentocinquanta volontari, dei quali un centinaio impegnati nell’assistenza lungo il percorso.
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I conti sono presto fatti: più di un volontario per ciascuno atleta! L’attenzione verso il singolo concorrente è sempre stato un tratto caratteristico dell’evento VBS e della sua skyrace: un vero e proprio viaggio sulla montagna ossolana, sotto lo sguardo severo del Monte Rosa e dei “quattromila” del Vallese. Non solo: tenendo infatti conto che l’anello di gara, con partenza e arrivo nella piazza di Montescheno, misura ventuno chilometri, si fa presto a capire che il concetto di “controllo a vista” è tutto fuorché un modo di dire.
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Val Brevettola Skyrace, del resto, nasce infatti nel 2016 a Montescheno come evento in ricordo di Davide Battro e Manuel Tarovo, due giovani del posto che avevano trovato la morte in montagna. L’iniziativa accolse fin da subito la forte esigenza di memoria e di partecipazione da parte di tutta la comunità della Valle Antrona, (Verbano Cusio Ossola), mantenendo poi nel corso degli anni un coinvolgimento altissimo e un entusiasmo unico.
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L’edizione 2023 di Val Brevettola Skyrace sarà per la quarta volta valida come prova unica per l’assegnazione dello scudetto tricolore di skytrail CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale), vinto un anno fa proprio a Montescheno da Sergio Bonaldi (secondo alle spalle di Jean-Baptiste Simukeka) e da Giulia Ronchi. La sfida si preannuncia di altissimo livello, con un montepremi… all’altezza della missione: premio del valore di 700 euro per i vincitori della categoria maschile e femminile e - a scalare - premi fino al settimo classificato di entrambe le classifiche di genere.
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Oltre a quelli per la vittoria finale, sono previsti anche premi extra da 200 euro sia per il primo uomo e la prima donna al passaggio al GPM della gara, sia per gli atleti in grado di abbassare il record del tracciato di gara. Quello maschile appartiene a Jean-Baptiste Simukeka che lo fissò nel 2022 in due ore, sette minuti e 52 secondi. Risale addirittura al 2018 quello femminile che porta la firma della rumena Denisa Dragomir che si impose cinque anni fa con il tempo di due ore, 38 minuti e 20 secondi. Impresa tutt’altro che semplice, quella di fare meglio del militare ruandese e della campionessa rumena, i cui primati hanno retto agli assalti di campioni come Cristian Minoggio, Daniel Antonioli, Emanuela Brizio e Daniela Rota. Senza dimenticare l’elvetico Roberto Delorenzi, il keniano Dennis Bosire, Cecilia Pedroni e Rolando Piana e il pinerolese Paolo Bert (detentore del primato prima… dell’avvento di Simukeka).
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La traccia di gara del prossimo 23 luglio è quella classica e collaudata da 21 chilometri di sviluppo per 1860 metri di dislivello. Gli organizzatori hanno però istituito due cancelli orari - uno al termine del GPM di Alpe Ogaggia, l’altro al colle del Pianino - motivando la loro scelta con ragioni di sicurezza e nello specifico con la particolare conformazione del territorio che, immerso in un ambiente selvaggio e poco conosciuto, comporta grandi distanze da strade e via di fuga.
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