In centotrenta hanno affrontato intemperie e fatica by night prima di godersi un meritatissimo terzo tempo in baita
di Stefano Gatti© Phil Gale
Rocco Baldini e Corinna Ghirardi d’autorità nello skialp, l'ormai malenco d’adozione sportiva Moreno Sala e la fenomenale Emmie Collinge (inglese di Nottingham ma residente in Valtellina) nella corsa con i ramponcini. Sono loro il quartetto d’oro della prima edizione di Vertical Valmalenco dopo quella solo sfiorata nel 2024. Lo staff organizzatore ha alzato l’asticella e questa volta nemmeno la tormenta ha impedito loro di dare vita ad un evento attesissimo. In centotrenta si sono dati appuntamento nel comprensorio di sport invernali di San Giuseppe/Alpe Palù sotto una fitta nevicata nel tardo pomeriggio del quarto sabato di gennaio nell’area antistante la stazione di valle della seggiovia per prendere parte alla prima edizione di una prova di sola salita da sei chilometri e mezzo e 500 metri di dislivello lungo le piste del comprensorio.
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Meta e missione di scialpinisti sprint e irriducibili runners "a trazione integrale" l’arco d’arrivo posto presso la Baita Flistones che - al termine della fatica sportiva - ha ospitato la cerimonia delle premiazioni e l’happening finale a base di musica, balli e meritatissimi brindisi per "reduci" dalla gara, familiari, amici e acompagnatori.
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Il vicecampione italiano sprint Rocco Baldini è riuscito a mettere tutti in fila nella gara skialp con un eccellente crono finale da 30 minuti e 22 secondi. Alle spalle dell’alpino valtellinese in forza al Centro Sportivo Esercito, secondo posto con un ritardo di ventidue secondi dal vincitore per Valerio Pozzi.
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A sigillare il podio in 30 minuti e 49 secondi (praticamente sulle code degli sci di Pozzi) è stato il forte local Gabriele Bardea in tutina biancorossa di ASD Sportiva Lanzada. Completano in quest’ordine la top five della serata il bravo Tommaso Colombini e lo skyrunner lecchese Mattia Gianola.
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In gara-donne Corinna Ghirardi ha prevalso sulla diretta concorrenza con il tempo finale di 34 minuti e 39 secondi che le ha permesso di scalare fino alla top ten (ottava) una classifica skialp assoluta da 89 finishers (16 le donne). Secondo gradino del podio a cinquanta secondi dalla vincitrice per Silvia Berra che da parte sua si è fermata solo alle porte della top ten stessa (undicesima).
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Terza casella del ranking con un distacco più cospicuo da Ghirardi per la specialista only-up Barbara Sangalli, al traguardo 40 minuti e 44 secondi dopo il via dal piazzale di partenza degli impianti. Alle sue spalle nell’ordine Mara Pozzi e Alice Bulanti.
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Nella prova in formato running (ma con i ramponcini!) dell’evento supportato dal BIM (Bacino Imbrifero Montano), Moreno Sala ha confermato la sua predilezione per la Valmalenco. Questione di feeling per il forte “Man In Black” della formazione lecchese GSA COMETA che nello scenario malenco sa sempre farsi valere.
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Due volte vincitore della VUT (Valmalenco Ultradistance Trail) nella sua versione clou da 90 chilometri e 6000 metri D+ (nel 2021 post-Covid e più recentemente nel 2024, quando solo il fotofinish lo aveva diviso dal tiranese Daniele Nava), il bravo e modesto Moreno è passato disinvoltamente dalla performance “ultra” estiva a quella superconcentrata e “winter” (oltretutto in notturna), senza perdere un colpo. Tempo finale di 31 minuti e 35 secondi per il brianzolo che - a conti fatti - ha quasi sfiorato il podio della prova skialp… ma senza gli sci ai piedi (un solo secondo in più del quarto classificato Colombini).
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Alle spalle di Sala, il valtellinese della Val Gerola Filippo Curtoni con un ritardo di 37 secondi dal vincitore, mentre (ancora a proposito di performances fuori dal comune) la britannica da tempo residente nella Valle dell’Adda Emily Collinge ha raggiunto con il tempo di 32 minuti e un secondo il terzo gradino del podio assoluto (!) e la analoga casella di una classifica generale da 39 finishers (una dozzina dei quali donne), chiudendo la sua straordinaria prova a soli nove secondi da Curtoni.
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Terzo gradino del podio maschile per l’ultrarunner di Scanzorosciate (BG) Luca Carrara, seguito al traguardo da Gabriele Prandi. Tra le donne, secondo posizione per la esperta local Raffaella Rossi a sei minuti e 38 secondi dalla “bionica” Emmie Collinge e come lei nella top ten assoluta (ottava). Podio femminile da applausi sinceri per la polivalente Alessandra Pedrazzini in 46 minuti e 12 secondi davanti a Roberta Fomiatti e alla giornalista-runner-social manager bergamasca Tatiana Bertera.
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A tirare le somme della prima edizione di Valmalenco Vertical (dando l’appuntamento all’ottava edizione della VUT in programma l’ultimo weekend di luglio) è Fabio Cometti, il vulcanico frontman del comitato organizzatore malenco che sottolinea - tra l'altro - la scelta di rilanciare una formula di gara che i più profondi conoscitori dello skialp indicano già come una possibile via di... fuga dalle "contaminazioni a cinque cerchi" che questa disciplina si appresta ad affrontare a ormai breve termine:
“Dopo il rinvio 2024 siamo davvero soddisfatti di come è andata quest’anno. Siamo riusciti a riportare in calendario una classica che ripropone le notturne scialpinistiche old-style, aprendo le porte anche a chi preferisce affidarsi agli speciali ramponcini. Nonostante il meteo avverso, abbiamo registrato centotrenta partenti e circa duecento persone tra atleti, familiari e accompagnatori in occasione della cena post-gara. Non potevamo chiedere di meglio! Di sicuro riproporremo l’evento anche nei prossimi anni, adesso però voglio solo ringraziare Polizia di Stato, Croce Rossa, Bernina Sky Resort, il BIM e tutti i volontari”.
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