La 29enne di Borgo San Dalmazzo ha raccontato i suoi obiettivi in vista di Milano-Cortina 2026
di Marco Cangelli© Getty Images
Marta Bassino sta vivendo uno dei momenti più complicati della sua carriera. La pluricampionessa del mondo di sci alpino non sta trovando la continuità che l'ha contraddistinta in passato nello slalom gigante e tutto ciò l'ha spinta a rivedere i propri piani. La 29enne di Borgo San Dalmazzo non si è però arresa e, in vista degli ultimi appuntamenti stagionali, punterà a ritrovare quella fluidità nell'azione che le ha consentito di andare a segno per sette volte in Coppa del Mondo. Un obiettivo fondamentale anche in vista delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 come spiegato in occasione della visita allo Spazio Samsung di Piazza Duomo.
Da cosa derivano le difficoltà in gigante?
Sinceramente è un po' che sto facendo fatica, soprattutto in gigante e in particolare quando trovo condizioni di ghiaccio duro. È come se ci fosse stato un piccolo blocco che sto cercando di risolvere con lo psicologo grazie all'ausilio della meditazione. Credo ci vogliamo un po' di tempo per ritrovare le belle sensazioni. Negli ultimi giganti di Sestriere ho risentito qualche curva che è venuta meglio, ma prima dei Mondiali mi sono rimessa ad allenarmi con calma sul duro, con calma, affrontando cinque porte e poi pian piano a salire per rimettere assieme tutti i pezzetti. Siamo tornando indietro per riprendere il tutto.
Sta valutando di cambiare qualcosa in vista del finale di stagione?
Vedremo. Ora mi concentro nel finire questa stagione per ritrovare una certa fluidità nel gesto tecnico e poi a fine stagione deciderò.
Quali sono gli obiettivi da qui alla conclusione dell'anno?
Cercare di ritrovare la fluidità perché mi sono ritrovare a pensare di non saper più da che parte iniziare. Abbiamo ancora queste ultime trasferte, con la velocità ho trovato un po' più di feeling, però fondamentalmente l'obiettivo principale è ritrovarmi in gigante.
Quanto sta aiutando fare velocità?
Se è vero che gareggiare in più discipline significa avere un calendario pieno, il bello è di potersi appoggiare alle altre quando una di queste non va molto bene. Sono sempre stata convinta che una specialità aiuti le altre, quindi la velocità aiuta il gigante e viceversa. Sono contenta di esser un'atleta polivalente, facendo tutto tranne lo slalom che abbiamo un po' lasciato da parte, ma voglio continuare su questa strada.
In futuro potrebbe puntare maggiormente su discesa e supergigante?
No, voglio continuare a far gigante perché penso sia la base di tutto. Poi vediamo, se vedo che faccio eccessivamente fatica, ci penserò, però vorrei riuscire a sistemarlo e ritrovare buone sensazioni.
La stanno aiutando le compagne di squadra?
Sì, qualcuna più che altre. Per esempio Federica Brignone è sempre stato un grande esempio, attualmente è in uno stato di forma pazzesco per cui è ammirevole il modo in cui scia. Quando ci sono i momenti così in cui le cose non vanno, non c'è nessuno che possa aiutarti se non te stessa, però siamo una bella squadra. Ultimamente sono stata a contatto con Roberta Melesi, mi trovo benissimo in camera insieme. Questo è importante perché siamo in giro per il mondo a lungo e aver un clima positivo aiuta a distendere gli animi.
Come si preparerà in vista di Milano-Cortina 2026?
Finiamo questa stagione poi ci sarà la preparazione estiva quindi palestra, atletica, ciclismo e tutto quello che la compone. Andremo sicuramente in Sud America come al solito per preparare la stagione. Per un evento come le Olimpiadi, la miglior preparazione è la Coppa del Mondo perché in uno sport come il nostro non si può programmare più di tanto. Se otteniamo dei buoni risultati, arriviamo poi con un mood diverso ai Giochi.