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SCI ALPINO

La magia di Federica Brignone: una stagione da record per conquistare la Coppa del Mondo

La 34enne di La Salle si è aggiudicata la Sfera di Cristallo per la seconda volta in carriera dopo aver realizzato nuovi primati 

di Marco Cangelli
22 Mar 2025 - 21:04
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© afp  | Slalom gigante di Soelden - 26 ottobre 2024
© afp  | Slalom gigante di Soelden - 26 ottobre 2024
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© afp | Slalom gigante di Soelden - 26 ottobre 2024

© afp | Slalom gigante di Soelden - 26 ottobre 2024

Definirla una stagione indimenticabile sarebbe probabilmente riduttivo per Federica Brignone che, dopo il gigante di Killington, non si sarebbe nemmeno immaginata di chiudere la stagione con la Coppa del Mondo di sci alpino fra le mani. In grado di riprendersi dopo ogni scivolata, la 34enne di La Salle ha bissato il trionfo del 2020 nella generale, questa volta con una stagione completa caratterizzata da brusche cadute, ma importanti risalite che l'hanno portata a conquistare il titolo mondiale fra le porte larghe oltre all'argento in supergigante. 

Dopo l'ottimo inizio con la vittoria nel gigante inaugurale di Soelden, Brignone ha dovuto far i conti con un periodo alquanto complicato che l'ha portata a ripensare al proprio futuro complice quello zero fra le porte larghe rimediato a Killington. L'infortunio di Mikaela Shiffrin sulle nevi del Colorado e le buone prestazioni nelle prime gare di velocità hanno però rilanciato le velleità dell'azzurra che sul finire d'anno è tornata al successo a Semmering ripartendo la corsa alla Coppa dall'amato gigante.

La vera svolta è arrivata però a gennaio, mese dove spesso si decide la lotta alla Sfera di Cristallo ed è fondamentale metter fieno in cascina prima del finale di stagione. Tre successi nel giro di due settimane sono state la conferma delle possibilità di Brignone che proprio in quella fase ha realizzato uno dei sogni della sua vita: vincere una discesa libera in Coppa del Mondo. E a trentaquattro anni già compiuti la fuoriclasse valdostana è diventata la più anziana a vincere nella specialità battendo il record di Lindsey Vonn oltre a diventare la prima azzurra a vincere in quattro specialità diverse superando un mito come Deborah Compagnoni.

Se gennaio è stato il mese d'oro di Brignone, febbraio non è stato da meno con i Mondiali a farla da padrona. Dopo l'argento nel supergigante, ecco il tanto atteso oro in gigante, quella medaglia che Federica attendeva sin dal 2011 quando per la prima volta salì sul podio iridato. Un successo che è arrivato dopo il successo in combinata di Courchevel/Meribel 2023, ma che senza dubbio aveva un sapore diverso. Nel mezzo gli zeri di Kranjska Gora e Kronplatz, ma ormai il dado era tratto così al rientro in Coppa del Mondo Brignone ha proseguito un'escalation senza precedenti affiancata dalla collega Sofia Goggia con la quale ha realizzato alcune delle pagine più belle di questa stagione.

Un'annata caratterizzata da ben dieci successi in Coppa del Mondo, quattordici podi e due medaglie mondiali a cui si aggiungono il record di longevità in gigante e supergigante oltre a quello di discesa, ma soprattutto 83 top three nel Circo Bianco che la posizionano a sole cinque lunghezze da Alberto Tomba. Un primato che Brignone potrebbe metter nel mirino in vista di Milano-Cortina 2026 dove proverà a cogliere quell'oro olimpico, unico riconoscimento che manca in una carriera incredibile. 

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