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SCI ALPINO

Brignone guarda con fiducia ai Mondiali: "Da Goggia ho imparato a gestire i momenti più difficili con carattere"

La 34enne di La Salle si prepara ad affrontare la rassegna iridata in programma a Saalbach (Austria)

03 Feb 2025 - 10:10

"Questa stagione è il frutto di anni di lavoro fisico, tecnico, mentale. Cura dei dettagli e impegno". È questo il segreto di Federica Brignone che si appresta ad affrontare i Mondiali di sci alpino in programma a Saalbach (Austria) da leader della Coppa del Mondo. La 34enne di La Salle ha cancellato ogni record di longevità nel corso di questa stagione ampliando il panorama di successi ottenuti nelle varie specialità andando a segno anche in discesa libera per ben due volte.

Una conferma non solo della versatilità della fuoriclasse valdostana, ma anche dell'impegno profuso per migliorarsi ulteriormente nonostante gli anni sulla carta d'identità inizino a farsi sentire: "L'obiettivo è esprimere il mio miglior sci, fare le gare a 'tutta', il risultato non dipende solo da me. A mio favore c'è il fatto che sto bene: se metto in pista il 100% può valere qualcosa di importante - ha raccontato Brignone in un'intervista al Corriere della Sera -. Restare a questo livello a 34 anni è la cosa più difficile: dedizione, continuo miglioramento della tecnica e della persona. L'obiettivo è vincere anche in altre discipline: mi sento sempre più sicura. È il lavoro di anni, di un'intera carriera. Infatti trionfare in discesa era uno dei traguardi che avevamo messo a punto con mio fratello (l'allenatore di Federica, NdR), prevedendo allenamenti specifici. Da anni ci concentriamo sulla scorrevolezza, sul distribuire i carichi per esser più veloci in discesa per impostare le curve lunghe".

Se Mikaela Shiffrin e Lara Gut-Behrami sono le avversarie più temute dall'azzurra, una menzione d'onore non può che andare a Sofia Goggia con la quale Brignone sta condividendo uno dei periodi più fulgidi dello sci tricolore: "Da Sofia ho imparato a guardare cosa posso fare di meglio esclusivamente per me, a valutare meglio le scelte. E che con la decisione e l'atteggiamento si può ottenere davvero tanto. Mi ha spinto a mettere un po' più di carattere quando le cose sono complicate". 

Se a far maggiormente paura a Brignone è paradossalmente lo slalom speciale dove la portacolori dei Carabinieri non si sente "a proprio agio" e ha timore "di sbagliare per i pochi spazi d'azione", ciò che l'azzurra vuol tutelare è la propria vita privata e il rapporto con il compagno, anch'egli presente in Coppa del Mondo in qualità di skiman: "Non amo parlarne soprattutto per lui: non ha voglia di stare sotto i riflettori. Si chiama Davide, un nome ricorrente nella mia vita. Anche lui lavora nell'ambiente dello sci, sa che cosa faccio e quali sono i sacrifici. Non è facile stare insieme a una con una vita come la mia, lui mi capisce e mi sostiene - sottolinea Brignone - Metter su famiglia? Sì, non ora. Vorrei avere dei bambini e dedicare loro le attenzioni che i miei hanno dedicato a me e a mio fratello Davide. Trasmettergli energia e passione per la vita". 

Mantenendo sempre l'attenzione sulla tutela dell'ambiente per la quale Brignone si è spesa particolarmente nel corso degli anni, la sciatrice valdostana ha a cuore la salute degli atleti comprendendo appieno la scelta di Jannik Sinner di non andare al Quirinale a favore di un periodo di stacco: "Bisogna capire anche la vita degli atleti: viaggiare è pesante e lo è anche incastrare tutto con gli allenamenti - ha concluso la campionessa italiana -. So cosa vuol dire girare per il mondo, cambiare hotel ogni due giorni, abituarsi ai fusi orari. Ore di macchina per raggiungere i luoghi d'allenamento, poco fa ne ho fatte sette. Alla fine viaggiare meno incide sulla fatica e quindi sulla prestazione. A questo livello, conta tutto". 

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