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SCI ALPINO

Mondiali, Federica Brignone festeggia l'argento in supergigante: "Tutti si aspettavano qualcosa da me e io li ho accontentati"

La 34enne di La Salle ha celebrato la quarta medaglia iridata, fermandosi a soli dieci centesimi dall'austriaca Stephanie Venier

di Marco Cangelli
06 Feb 2025 - 13:46

L'urlo di Federica Brignone è simbolo della liberazione da una pressione divenuta fin troppo esagerata alla vigilia dei Mondiali di sci alpino. Alla prima occasione, la 34enne di La Salle è salita sul podio iridato conquistando l'argento nel supergigante femminile e arrendendosi per soli dieci centesimi all'austriaca Stephanie Venier. La portacolori dei Carabinieri ha ampliato ulteriormente un palmarés che l'ha vista conquistare in passato un oro in combinata alpina e due argenti in slalom gigante.

"Presentarsi a un grande evento e farlo nel momento giusto è qualcosa di speciale. Il supergigante mondiale era uno degli obiettivi di quest'anno e, nonostante questo tracciato non fosse nelle mie corde, sono riuscita a centrare il risultato - ha spiegato Brignone ai microfoni di Rai Sport -. C'erano pochi punti critici come i salti dove andava fatta una linea diretta, rischiando anche di andar a sbattere contro le porte. Fondamentale era non piantare gli sci e lasciarli scorrere tanto che sono soddisfatta della mia prova".

La fuoriclasse valdostana ha smosso ancora una volta il medagliere italiano che può vantare ora l'oro nel parallelo a squadre e l'argento di Brignone che ha superato i timori della vigilia: "Si tratta di una bella emozione. Oggi avevo parecchia pressione sulle mie spalle perché tutti si aspettavano qualcosa da me e anch'io stesso attendevo qualcosa di grande - ha confermato l'azzurra -. Ho fatto qualche sbavatura, ma le scelte che ho compiuto sui materiali hanno pagato e sono soddisfatta anche per l'avvicinamento".

Brignone punterà ora alla discesa libera in programma nella mattinata di sabato 8 febbraio dove, dopo i due successi ottenuti in Coppa del Mondo, cercherà di salire nuovamente sul gradino più alto del podio iridato così come Sofia Goggia che si è fermata a soli sei centesimi dal bronzo."Qualcuno deve arrivar ai piedi del podio e oggi è toccato a me. Ho fatto una buona gara, qualche imperfezione qua e là, ma penso di essermi mangiata tutto sull'ultimo salto dove sono andata troppo a destra finendo sotto il palo e dovendo così invertire la direzione per recuperare - ha concluso la fuoriclasse bergamasca -. È esattamente lo stesso risultato che ho ottenuto dodici anni fa al mio primo Mondiale a Schladming. La discesa sarà molto diversa dal supergigante. Le prove sono andate così così, c'è ancora molto da limare, da rivedere, ma la neve è bellissima e sabato darò il meglio di me". 

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