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La 33enne di La Salle ha bissato il successo del giorno precedente precedendo di 33 centesimi la svizzera Lara Gut-Behrami e di 39 la statunitense Mikaela Shiffrin
di Marco Cangelli© italyphotopress
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Nuovo capolavoro per Federica Brignone che, in mezzo alla tempesta di Mont Treblant, vince il secondo gigante in programma nella località canadese. La 33enne di La Salle ha messo in campo una rimonta straordinaria al termine di una prima manche complicata gettando il cuore oltre l'ostacolo e lasciandosi alle spalle la svizzera Lara Gut-Behrami e l'americana Mikaela Shiffrin. Un risultato che le regala la ventitreesima gara in Coppa del Mondo di sci alpino diventando l'azzurra più vincente.
Prima manche all’insegna dell’eterna lotta fra Petra Vhlova e Mikaela Shiffrin che, dopo essersi contese l’ultimo gradino del podio il giorno precedente, occupano le prime due piazze della graduatoria separate soltanto da cinque centesimi. La 28enne di Liptovsky Mikulas sfrutta al meglio la tracciatura del suo allenatore Mauro Pini che posiziona a metà pista un dosso che sorprende la maggior parte delle avversarie, ma non la coetanea statunitense che fa la differenza soprattutto nel tratto iniziale.
Alle loro spalle vicina Lara Gut-Behrami che, nonostante il pettorale numero 1, non si fa ingannare perdendo terreno soltanto in vista in vista del traguardo chiudendo con ventinove centesimi dalla vetta davanti a Marta Bassino e Federica Brignone, rispettivamente quarta e sesta ed entrambe fermatesi proprio in vista del celebre dosso.
Nuova prestazione positiva per Sofia Goggia che affronta il tracciato con maggior cautela soprattutto nel tratto iniziale dimostrandosi in crescita nel finale e chiudendo in decima posizione a 1”40 dalla vetta.
Seconda manche da fuoriclasse per Federica Brignone che, nonostante le condizioni avverse presenti lungo il tracciato del Quebec, mette in campo un coraggio da leonessa e strappa a sorpresa il secondo successo stagionale. La valdostana tiene sempre giù l'acceleratore, anche a fronte di una nebbia fastidiosa, sfruttando quelle "carvate" che l'hanno resa celebre. Doti tecniche che le permettono di chiudere in 2'11"95 davanti di 33 centesimi a Lara Gut-Behrami, unica capace di tentare almeno alla rimonta dell'azzurra.
Il vento forte e la neve mettono invece in grande difficoltà Mikaela Shiffrin che è costretta a prendersi alcuni spazi per poter vedere la linea in mezzo alla tempesta dovendo compiere una serie di correzioni che la relegano al terzo posto a 39 centesimi da Brignone davanti alla francese Clara Direz, capace di emulare l'italiana con un pettorale più basso, e a Petra Vhlova che manca l'appuntamento con la vittoria crollando sotto gli effetti del maltempo.
Gli stessi problemi li incontra anche Marta Bassino che, nonostante nessun errore degno di nota, non riesce a esprimersi al meglio a causa della visibilità scarsa che la relega in ottava posizione a 1"22 dalla compagna di squadra così come Sofia Goggia che finisce lunga di linea poco prima di una curva in contropendenza perdendo fiducia nei propri mezzi e finendo in decima piazza a 1"58 dalla vincitrice.
Brignone e compagne torneranno ora in Europa per un week-end dedicato alla velocità con due supergiganti e una discesa libera in programma a Val d'Isere che potrebbero favorire Goggia, attesa dalle discipline più amate dopo l'annullamento delle gare a Zermatt-Cervinia.
BRIGNONE: "SENTIVO IL SOLE DENTRO DI ME"
"A questo giro sono veramente orgogliosa di me stessa. Non si vedeva veramente nulla nella seconda manche, le condizioni climatiche erano veramente difficili e peggioravano minuto dopo minuto. A quel punto nessuna riusciva a stare davanti a Direz, fra una manche e l'altra parlavo con mio fratello Davide e ci dicevamo che nell'ultimo mese abbiamo trovato spesso queste condizioni, dovevo farmi trovare pronta. Così sono uscita dal cancelletto con la rabbia giusta dopo la prima manche, ero convinta e ho provato a dare il massimo, evidentemente avevo il sole dentro di me". Così Federica Brignone dopo il secondo successo nel secondo gigante di Mont Tremblant. "Il coraggio in queste condizioni è molto importante e al tempo stesso avere coscienza di quello che si sta facendo e pensare a come sciare, perché non vedi per terra. Occorre lavorare molto con la sensibilità, ricordare dove ti trovi in pista e anche se il tuo corpo può bloccarsi, devi cercare di andare controvoglia",