La 34enne di Cosio Valtellino ha fatto il punto in vista della prossima stagione, caratterizzata dalla competizione a cinque cerchi
di Marco Cangelli© Getty Images
Il lungo infortunio patito lo scorso anno a Sankt Moritz non ha cancellato la classe di Elena Curtoni che, dopo un'intera stagione trascorsa ai box, è tornata a solcare le nevi della Coppa del Mondo di sci alpino. Alla 34enne di Cosio Valtellino è mancato per ora soltanto il podio, sfiorato proprio sull'Engadina e successivamente a Cortina d'Ampezzo dove il prossimo anno andranno in scena le Olimpiadi Invernali. Una sorta di chiusura del cerchio che dimostrano come Curtoni si sia ripresa a pieno e come voglia tornare grande puntando anche sul gigante come spiegato durante la visita al Galaxy Experience Space di Samsung in Piazza Duomo a Milano.
Come sta vivendo questa stagione dopo il grave infortunio?
La sto vivendo bene, sono abbastanza serena. Non è sempre facile, ma sto facendo un passo alla volta, penso nella direzione giusta. Chiaramente ho degli alti e dei bassi com'è normale che sia al rientro da un infortunio. I risultati stanno pian piano arrivando, qualcosa ho già raccolto, ho ancora dei grandi obiettivi per il fine stagione e sto lavorando per raggiungerli.
Quali sono i suoi prossimi obiettivi?
In discesa vorrei raccogliere qualcosa in più perché lì è mancato un po' il risultato. È la disciplina dove ho fatto un po' più di fatica al rientro perché mancava fiducia e non mi sentivo così a mio agio con la velocità. Ho fatto qualche giorno d'allenamento dove ho messo insieme qualcosina di buono e ho ancora qualche chance su piste che mi piacciono.
É soddisfatta di come sia andato il Mondiale ?
Non posso dire di esser soddisfatta perché, in eventi di questo genere, quello che conta è la medaglia. Se guardo però il risultato a bocce ferme, mi rendo conto che la sciata c'è stata. Nel super-g lo si è visto, è stata una gara molto tirata, dove eravamo tutte molto vicine, per cui sono giunta a ridosso del podio. Ho messo in pista il meglio che potessi dare quel giorno. Poi è chiaro che la soddisfazione è legata anche al risultato che si ottiene.
Era troppo semplice la pista di Saalbach?
Era una pista non tecnica, c'era molto piano, dove bisognava lasciar andare gli sci e non rimanere troppo in curva. Però io credo anche che se sei in forma, riesci ad andare su tutte le piste. Federica (Brignone, NdR) ne è la riprova quest'anno che se sei in forma, scii veloce, sai andare forte dovunque. Chiaramente ci sono piste che esaltano maggiormente le tue caratteristiche, dove vai più veloce, però anche su una pista facile, penso che un'Elena in forma potrebbe dire la sua anche su una pista del genere. In questo momento non potevo andare oltre.
Sfiorare il podio a Sankt Moritz l’ha vissuto come un ritorno ai vertici oppure come un’amarezza?
In realtà a Sankt Moritz era contenta così, anche se il podio sarebbe stato meglio. Chiaramente tornare su una pista dove mi sono infortunata lo scorso anno, è stato bello. Io non avevo alcun timore, ero super tranquilla e non vedevo l'ora di affrontarla perché è una pista che mi ha dato tante gioie in passato. È un tracciato che amo, non volevo legarmi solo al ricordo dell'infortunio. L'amarezza forse è stato di più per il quarto posto di Cortina perché ero a soli tre centesimi dal podio e con un qualcosa in meno, me lo sarei portato a casa.
É arrivo quarto posto anche a Cortina. É un segnale in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026?
Cortina è una pista amica come Sankt Moritz. Lì ho già vinto e fatto podi sia in discesa libera che in supergigante. È un tracciato che mi si addice e, in vista dell'anno prossimo, mi fa stare tranquilla, sognare e provarci al 100%.
Tornerà ad affrontare il gigante?
Mi piacerebbe. Lo sto tenendo allenato più che posso. Speravo di raggiungere nuovamente quota 500 punti perché partire più indietro non ha molto senso. Partire con il 31 cambia che partire con il 65. Vorrei quindi tornare a provarci nel finale di stagione, magari anche in vista delle Finali che è uno dei miei ultimi obiettivi stagionali.
Come si preparerà alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026?
Una preparazione specifica nel nostro sport è molto difficile. Terrò la linea che ho avuto in questi anni perché so che funziona, so che mi farà trovare pronta per l'inizio della stagione prossima. Delineare un obiettivo per un evento di due settimane è veramente difficile nel nostro sport, motivo per cui l'obiettivo sarà partire forte da inizio stagione perchè, se inizi bene, acquisisci fiducia e diventa tutto più semplice.