La svizzera ha recuperato nove posizioni nella seconda manche precedendo di un centesimo la neozelandese Alice Robinson e di quindici l'americana A J Hurt
di Marco Cangelli© ansa
Lara Gut-Behrami non muore mai, nemmeno quando la prima manche non va come deve andare e tutto sembra girare tutto contro di lei. La campionessa elvetica ha conquistato lo slalom gigante di Soldeu ponendo una seria ipoteca sulla classifica di specialità e compiendo il sorpasso su Mikaela Shiffrin in vetta la Coppa del Mondo di sci alpino. La svizzera ha preceduto di un solo centesimo la neozelandese Alice Robinson e di quindici l'americana A J Hurt, mentre Federica Brignone e Marta Bassino masticano amaro dovendosi accontentare rispettivamente del quarto e del sesto posto finale dopo la doppietta della prima manche.
Prima manche all'insegna dell'azzurro che brilla sul paesaggio innevato dell'Avet, preparata ad hoc dopo l'intensa perturbazione che si è abbattuta sul Principato d'Andorra. A prendersi la scena per la prima volta in questa stagione è Marta Bassino che ha sfruttato al meglio il pettorale numero 1 trovando nuovamente fiducia sugli appoggi. Alle sue spalle si è piazzata Federica Brignone che si è fermata a soli tre centesimi dopo aver recuperato un decimo sul muro finale al termine di una prova che non l'ha comunque soddisfatta nonostante Alice Robinson si trovasse a otto centesimi dopo l'errore in vista del traguardo.
Quarta piazza per la norvegese Thea Louise Stjernesund, lontana diciannove centesimi e in grado di sfruttare l'errore della francese Clara Direz che, dopo esser apparsa al comando a poche porte dalla fine e costretta ad alzare bianca; mentre la croata Zrinka Ljutic ha completato la top five con la svedese Sara Hector e la svizzera Lara Gut-Behrami che non hanno rispettato i favori del pronostico nonostante l'assenza di Mikaela Shiffrin e Petra Vhlova.
Le temperature elevate e la decisione della FIS di fresare la parte finale della pista per evitare un fondo troppo ghiacciato ha rovinato il tracciato nella seconda manche consentendo a Lara Gut Behrami di rimontare ben nove posizioni. La svizzera ha attaccato mostrando una posizione molto avanzata sugli sci che è stata compensata dall'utilizzo dello sci interno che le ha permesso di rimanere in pista, soprattutto a poche porte dalla fine dove è stata costretta a inserire una varcata delle sue.
Ciò le ha permesso di esser più veloce e precedere di un solo centesimo Alice Robinson, molto più cauta in quel punto cruciale e costretta a cedere la vittoria rimanendo comunque al comando della sorprendente A J Hurt. Il punto cruciale è costato caro a Federica Brignone che nella parte alta ha scatenato tutto il proprio coraggio, ma che nel finale ha costretto la 33enne di La Salle a porre una brusca frenata che non le ha consentito di salire sul podio.
Discorso diverso per Marta Bassino che ha preso troppe cautele in vista dei numerosi buchi presenti lungo la pista e ciò l'ha esclusa dalla top five in una stagione sempre più negativa. A completare la prova della squadra azzurra è stata Elisa Platino che ha terminato in sedicesima posizione risalendo la china e fermandosi a 1"44 dalla vincitrice.