La delegazione guidata dal numero uno della FISI Flavio Roda ha incontrato il presidente della Repubblica al Quirinale a due anni dall'appuntamento a cinque cerchi
di Marco CangelliLe Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 sono sempre più vicine e per questo motivo gli atleti della FISI sono pronti a combattere per ottenere nuovi podi dopo una stagione che ha visto l'Italia ottenere grandi risultati su tutti i fronti. La conferma è arrivata nella mattinata di venerdì 24 maggio quando la delegazione dal numero uno degli sport invernali Flavio Roda ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale.
"Per noi trovarci qui a due anni dalle Olimpiadi italiane di Milano-Cortina è importantissimo e ci motiva tutti. Questa giornata rimarrà nei nostri cuori e speriamo di averla come nostro primo tifoso, in particolare a Milano-Cortina 2026. La nostra Federazione è un po' complessa, con grandi numeri, ma ha la caratteristica di operare in montagna: i nostri atleti durante la stagione invernale sono in giro per tutto il mondo e sono i testimonial, i portatori sani della montagna, rappresentando con le gare un indotto che mantiene l'economia di un sistema fondamentale per il nostro Paese. Siamo i soggetti più vicini all'ambiente - ha spiegato Roda -.Le Olimpiadi sono sicuramente ambite, tutti arriveranno a Milano-Cortina, non ci possono abbandonare, abbiamo bisogno di loro per fare risultati, ma è importante seguire tutte le discipline perché quelle non olimpiche hanno comunque un circuito mondiale e delle capacita' importanti con un uguale valore. Mettiamo sempre al centro l'atleta, quelli di alto livello sono 400, seguiti da 300 tecnici per 12 mesi l'anno. Siamo molto attenti ai giovani, non trascuriamo l’attività di base perché sono il nostro futuro".
Chi sta aspettando con grande impazienza il ritorno sugli sci è Sofia Goggia che, dopo esser stata costretta a saltare buona parte dell'inverno a causa di un infortunio al ginocchio, è pronta a tornare ad aprire il cancelletto forte anche della vittoria in Europa League della sua Atalanta: "Vincere è l'atto conclusivo della lotta, è una soddisfazione personale enorme, siamo orgogliosi di batterci per i valori più alti del nostro Paese e vogliamo ancora portare vittorie alla nostra amata Italia. Lo sport porta valori essenziali alle nuove generazioni e mi auguro di rappresentare un esempio e una guida perché lo sport è sacrificio, dedizione e passione; valori che dobbiamo coltivare - ha sottolineato la 31enne di Astino -. Sono una donna e un'atleta, sono grata di esprimere me stessa in una competizione imparziale contro il tempo, ma siamo riconoscenti ai nostri avversari perché senza di loro non ci sarebbe competizione. Se si accetta una sfida si dona tutto, si brucia come una fenice e si riparte da zero, anche dopo una vittoria. Noi siamo i sogni dei bambini, una promessa mantenuta, la forza e il coraggio di avere una visione più ampia. Penso che sia doveroso trasmettere l'immensa gioia della vittoria di Bergamo. Grazie a presidente, staff e giocatori perché sono riusciti a trasformare questo sogno in una bellissima realtà".
Sulla stessa linea di pensiero anche Federica Brignone che ha visto sfuggire la vittoria della Coppa del Mondo di sci alpino per un soffio: "Sono orgogliosa di essere qui, faccio parte della nazionale da piu' di 20 anni e sono cresciuta come atleta e come donna. I presidenti Roda e Malago' ci permettono di inseguire i nostri sogni, di essere atleti ad alto livello e volevo ringraziarla, presidente Mattarella, ed invitarla vederci sui campi gara - ha concluso la valdostana -. Noi sciatori abbiamo la fortuna di vivere in montagna, in un ambiente non contaminato e abbiamo bisogno della neve. Sono impegnata in un progetto di sensibilizzazione per la salvaguardia del pianeta e speriamo che i giovani possano costruire un mondo migliore di quello che abbiamo adesso".