La 32enne di Astino si è toccata l'articolazione dopo essersi rialzata lasciando tecnici e tifosi con il fiato sospeso
di Marco Cangelli© italyphotopress
Si chiude nel peggiore dei modi il Mondiale di sci alpino per Sofia Goggia che ha dovuto far i conti con una brutta caduta nella prima manche dello slalom gigante femminile. La 32enne di Astino è andata in rotazione poco dopo il secondo intermedio sbattendo pesantemente contro la neve e riportando una botta alla spalla. La fuoriclasse orobica si è subito rialzata, tuttavia ha dovuto far i conti il problema all'articolazione che potrebbe rallentarla in vista dei prossimi appuntamenti di Coppa del Mondo.
“In questa disciplina sto sciando forte. Non ho fatto tanti giorni di allenamento, ma ho trovato una fluidità del gesto che da tempo non vedevo. La cosa che mi dispiace di oggi è di riconoscere che finisco spesso in situazioni tragicomiche che accadono a una strettissima fascia di persone sulla faccia della terra e tutto ciò accade a me. Vado un pochino in rotazione e ci sta come errore tecnico, mi si gira il bastone, mi si impunta nella neve, prende la faccia e cado. E’ un cinema di cui mi sono stancata. Sono situazioni in cui finisco spesso e butto via tantissime gare. Ci sono delle cose che non vedo oltre a tutti i dettagli che ho cercato di curare - ha spiegato Goggia ai microfoni di Sportmediaset -. E’ inutile migliorare di giorno in giorno in cui non riesco a finire delle gare in cui il podio era abbordabilissimo. Mi stanno venendo semplici cose estremamente difficili, eppure rendo difficili cose estremamente semplici. L’importante è star bene, archiviare questo Mondiale. Mi viene il mal di pancia a pensare per come sono caduta oggi".
In attesa di avere notizie sulle condizioni di Goggia, l'Italia può sorridere per la prestazione di Federica Brignone che ha firmato il miglior tempo nella discesa inaugurale infliggendo pesanti distacchi a tutti tanto da presentarsi come favorita per la vittoria finale. La 34enne di La Salle ha fermato il cronometro in 1'10"44 lasciandosi alle spalle la neozelandese Alice Robinson e l'americana Paula Moltzan, distanti rispettivamente 67 centesimi e 1"24 dall'azzurra.