Lo svizzero ha anticipato l'austriaco Kriechmayr e il connazionale Monney, mentre l'azzurro si è fermato a pochi centesimi dal podio
di Marco Cangelli© Getty Images
La Svizzera trionfa nuovamente ai Mondiali di sci alpino e lo fa questa volta con la "new generation". Dopo il successo di Marco Odermatt in supergigante, gli elvetici si sono aggiudicati il titolo in discesa libera con Franjo Von Allmen che ha rischiato il tutto per tutto pur di portarsi a casa la medaglia d'oro. Il 23enne di Boltingen ha chiuso la prova in 1'40"68 anticipando di ventiquattro centesimi l'austriaco Vincent Kriechmayr e di trentuno il connazionale Alexis Monney. Quarta piazza beffarda per Dominik Paris che ha mancato la terza medaglia per l'Italia a soli quarantacinque centesimi dal vincitore.
Prova incredibile per Von Allmen che ha scelto linee molto decise e difficili da ripetere, tanto da sbilanciarsi dopo sole poche porte e finendo spesso vicino alle porte. Lo svizzero ha preferito però far correre i propri sci, assecondando i dossi presenti sulle traverse e riuscendo così a essere uno dei più veloci nell'abbrivio finale nonostante i continui rischi.
L'elvetico ha trovato così l'assetto ideale per precedere il padrone di casa Kriechmayr che mostrato tracce decise, ma comunque più pulite rispetto a Von Allmen facendo la differenza nel tratto centrale dove ha preferito evitare i dossi e cercar di lanciarsi verso il traguardo nel migliore dei modi. Tutto ciò non è bastato per esser veloce quanto Von Allmen fermandosi a ventiquattro centesimi davanti all'altro svizzero Monney, decisamente più preciso rispetto agli avversari, ma non abbastanza per riuscire a batterli.
Beffa per Dominik Paris che ha visto sfuggire il podio per una manciata di decimi. L'azzurro ha perso probabilmente la possibilità di tornare in zona medaglia nella parte di scorrimento dove è finito leggermente più largo rispetto agli avversari mostrandosi però convinto di poter dare il tutto per tutto, soprattutto nella sezione finale dove ha realizzato i migliori tempi.
Tutto ciò gli ha impedito di andare oltre la quarta posizione a quarantacinque centesimi da Von Allmen davanti a Marco Odermatt che, dopo la vittoria in supergigante, non è riuscito a ripetersi esagerando con le linee e finendo così al quinto posto a sessantasei dal connazionale.
Lontani gli altri italiani con Florian Schieder che è finito fuori dalla top ten subendo qualche rimbalzo nel tratto alto che ha influenzato tutta la sua prestazione fermandosi a 1"64 dal vincitore così come Giovanni Franzoni, giunto a 1"79. Qualche sbavatura anche per Mattia Casse che ha dovuto leggermente intraversare nella parte alta della pista a causa dell'elevata velocità raccolta, tuttavia l'errore più grande è arrivato nella curva all'uscita del tratto di scorrimento dove è finito lungo dovendo andare in salita con gli sci. Il 34enne piemontese ha quindi tagliato il traguardo con 1"81 di ritardo da Von Allmen, nettamente lontano dai migliori.
PARIS: "IL SOGNO E' ANDATO"
"Il sogno è andato. Mi dispiace anche per i tifosi di non salire sul podio. Ho lasciato tanto nel terzo settore, poi ho cercato di recuperare ma non è bastato su una pista così corta". Queste le parole di Paris dopo la "medaglia di legno" in discesa. "Peccato per quell'uscita sul ripido, ho provato di tutto ero molto concentrato u queta gara. Il rammarico c'è, 16 centesimi dal podio in SuperG e oggi 14, ma il nostro sport è fatto così. Qualcosa di positivo c'è, c'è di nuovo la sciata, vediamo per il futuro", ha aggiunto.