L'impianto ha subito il distaccamento di un tubo di refrigerazione, riposto in strada per impedire ai mezzi di raggiungere il cantiere
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A meno di un anno dall'inizio, le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 vivono un nuovo momento difficile. Nella notte fra giovedì 20 e venerdì 21 febbraio la pista di bob, slittino e skeleton in fase di completamento a Cortina d'Ampezzo ha subito un atto di sabotaggio come denunciato dal Commissario Straordinario alle opere olimpiche Fabio Saldini.
"Un tubo di refrigerazione è stato staccato e ritrovato in mezzo alla strada, bloccando la circolazione stradale e creando notevoli disagi ai lavori del cantiere dei Giochi olimpici e paralimpici Milano Cortina 2026, anche in vista del sopralluogo del CIO, previsto per lunedì 24 febbraio - ha spiegato il dirigente -. Si tratta di atto irrispettoso che mette in difficoltà chi lavora giorno e notte".
Un problema sicuramente di non poco conto considerato che la pista dovrà esser pronta entro marzo per l'omologazione da parte del CIO e il via libera agli allenamenti per le squadre nazionali che attendono con ansia un'opera tanto discussa, quanto fondamentale per la buona uscita dei Giochi.
SALDINI: "E' ATTO DOLOSO"
"Nel corso della giornata ho avuto modo di confrontarmi con gli inquirenti e con il Prefetto di Belluno che infatti domani ha convocato il Comitato di Ordine e Sicurezza. Da quanto emerso non c'è dubbio che si tratti di un atto doloso, come anche evidenziato dal sopralluogo tenutosi oggi in cantiere dai tecnici della ditta che produce i tubi di refrigerazione. Ogni tubo pesa 500 chili l'uno ed era stabilmente agganciato e fissato all'interno del cantiere". Lo dichiara il commissario di governo Fabio Saldini in merito al sabotaggio della pista di bob di Cortina.