Il leader della classifica generale (e non solo) di Coppa del Mondo spinge il suo sguardo oltre le piste
di Stefano Gatti© Getty Images
Nell'assolato e a tratti drammatico weekend di Bormio non ha brillato, fermandosi al margine basso della top five in fondo alla "Stelvio" sia nella discesa libera che nel SuperG ma la stella di Marco Odermatt splende sulla punta più alta... dell'albero di Natale della Coppa del Mondo. Primo nella classifica generale e primo in quelle di tre specialità su quattro (Gigante, SuperG e Discesa Libera). Le discipline veloci restano il terreno di conquista del fuoriclasse elvetico che nel "girone di ritorno" della Coppa mette nel mirino il poker consecutivo messo recentemente a segno nel motorsport (e tanto per restare a livello planetario) da Max Verstappen per poi mettere mano da una buona base di partenza alla missione otto titoli (ugualmente consecutivi) riuscita tra il 2012 e il 2019 all'austriaco Marcel Hirscher. La pista per Odermatt è nel vero senso del termine tutta in discesa e fari giù puntati sui Giochi Olimpici Invernali di Milano e Cortina 2026 ormai distanti tredici soli mesi ma a ben vedere anche oltre. Marco infatti guarda ancora più in là e pianta già i... paletti di una carriera professionale oltre quella sportiva, seguendo da questo punto di vista la traccia di un altro big assoluto dello sport planetario, oltretutto suo connazionale.
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Marco come Roger, sci e tennis alla conquista del mondo running. Marco Odermatt e Roger Federer non condividono solo la nazionalità elvetica. Il ventisettenne campione olimpico dello sci alpino si è infatti appena lanciato all’inseguimento del grandissimo ex tennista suo connazionale nell’esplorazione di nuovi sbocchi professionali, all’insegna di sport e finanza. E se il quarantatreenne Federer from Basilea solo a fine carriera (si è ritirato poco più di due anni) è diventato azionista del brand On Running e quindi socio dei suoi tre fondatori (nel 2019), per Odermatt l’allargamento del proprio campo d’azione come azionista di X-Bionic (brand anch’esso rossocrociato di riferimento nel settore dell’abbigliamento tecnico per corsa, ciclismo e sport invernali) arriva nel pieno della sua attività agonistica e segnala un’evoluzione che - pur riguardando solo l’élite assoluta dello sport planetario - è ricca di risvolti interessanti e ancora in larga misura da interpretare. Perché è impossibile (per via del giro d’affari dei rispettivi sport) che Odermatt possa mai far pari con i 130 milioni di dollari di guadagni in carriera di Roger (terzo dietro a Djokovic e Nadal e primo a toccare il miliardo di dollari, contratti di sponsorizzazioni compresi), ma la svolta finanziaria può comunque portare Marco molto in alto lungo le due… discese: all’insegna del rischio. D’impresa, in questo caso.
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“X-BIONIC mi accompagna fin dalle mie prime sciate e posso dire che sono parte integrante delle mie vittorie. I suoi capi di abbigliamento intimo e le calze mi accompagnano da sempre sia negli allenamenti che nelle competizioni, d'estate e d'inverno. Per me è fondamentale sentirmi a mio agio e X-BIONIC mi ha sempre seguito in ogni passo della mia carriera”. (Marco Odermatt)
La collaborazione incrociata… rossocrociata nasce dal profondo apprezzamento dell’atleta per il brand e appunto dalla condivisione di origini geografiche (la Svizzera) e di valori quali il costante miglioramento e la cura dei dettagli. Con Marco Odermatt “a bordo”, X-BIONIC vuole continuare a ispirare atleti e appassionati di sport in tutto il mondo per raggiungere elevate prestazioni con prodotti innovativi.
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X-BIONIC studia, sviluppa e produce da venticinque anni capi d’abbigliamento per chi vuole vivere lo sport al massimo delle proprie prestazioni e lo fa grazie a tecnologie innovative frutto di anni di studi tessili sulla termoregolazione del corpo dell’atleta. Non a caso è la scelta di molti campioni, tra i quali proprio il fresco ventisettenne Marco Odermatt da Buochs (Canton Niedwalden), che al ruolo di testimonial affianca ora quello di investitore. Marco è considerato uno dei più grandi campioni della storia già all’età appunto di ventisette anni (compiuti l’8 ottobre scorso), solo due in più del brand del quale è appena diventato uno degli stakeholders.
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Lo dicono tre Coppe del Mondo generali di sci alpino vinte consecutivamente dal 2022 al 2024: la prima dodici anni dopo il connazionale Carlo Janka, la terza per la doppietta rossocrociata con Lara Gut-Behrami. E poi le sei di specialità (tre nello Slalom Gigante, due nel SuperG, una nella Discesa Libera), alle quali aggiungere le due medaglie d’oro ai Mondiali di Courchevel/Méribel dello scorso anno (Libera e Gigante), alle quali… anteporre l’oro olimpico nel Gigante alla quattordicesima edizione dei Giochi Invernali di Pechino 2022. Curiosamente, anche Federer si era messo al collo la medaglia d’oro olimpica nella capitale cinese: ben quattordici anni prima però, vincendo il doppio nel 2008 in coppia con il connazionale Stanislas Wawrinka.
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“Siamo entusiasti di portare la stretta collaborazione con Marco a un livello superiore e di accoglierlo come investitore: con lui condividiamo l’incessante ricerca dell’eccellenza, dentro e fuori le piste. Da questo punto di vista la passione di Marco nello spingersi oltre i confini si allinea perfettamente alle nostre ambizioni. Lavoreremo insieme per lo sviluppo di soluzioni sempre più performanti e rivoluzionarie, sia per l’estate che per l’inverno. Abbiamo grandi progetti per il nostro cammino comune”. (Maximilian Lenk - CEO X-BIONIC)
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Indossando i capi X-BIONIC e le calze X-SOCKS durante competizioni e allenamenti, il campione svizzero può sfruttare il vantaggio di capi tecnici studiati con la massima precisione e competenza dall’azienda, che, negli anni, ha ottenuto oltre ottocento brevetti e che - nei mesi scorsi - ha lanciato sul mercato Terraskin, una scarpa da trailrunning innovativa, sviluppata nel proprio centro italiano di ricerca a Montebelluna (in provincia di Treviso), nel cuore del distretto calzaturiero veneto a caratura internazionale.
Da oltre un quarto di secolo X-BIONIC è un brand di riferimento nel settore dell’abbigliamento tecnico per corsa, ciclismo e sport invernali, ancora di più adesso che - sotto la nuova guida di Maximilian Lenk - X-BIONIC comunica l’ingresso di Marco Odermatt nell’azionariato dell’azienda. Un vero e proprio salto nel futuro per il tre volte vincitore della Coppa del Mondo di sci alpino che, dopo esserne stato ambassador sin dagli inizi della sua carriera, diventa investitore del brand elvetico.
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Fondata nel 1998 dal vulcanico Bodo W. Lambertz, X-Technology Swiss Research & Development AG si è dimostrata da subito una azienda dalla forte capacità innovativa nel settore dell'abbigliamento funzionale, combinando la precisione elvetica con l'artigianalità italiana. Da questo connubio sono nati numerosi prodotti sotto i brand X-BIONIC e X-SOCKS, e in pochi anni questi marchi hanno ridefinito i capi tecnico-funzionali per lo sport. I laboratori di ricerca svizzeri di X-BIONIC hanno trasferito la conoscenza bionica dalla natura all’abbigliamento funzionale, con l'obiettivo di aumentare le prestazioni e il benessere degli atleti. Una tecnologia che ha prodotto oltre 800 brevetti internazionali dal carattere fortemente innovativo come il principio, per esempio, che consente allo sportivo di recuperare riserve energetiche grazie alla termoregolazione del proprio corpo. Inoltre, sono più di novecento i premi internazionali e i riconoscimenti ottenuti per innovazione, funzionalità e qualità dei materiali. Da due anni la distribuzione di X-BIONIC in Italia è a cura di Manifattura Mario Colombo SpA di Monza.
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