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Il 30enne francese è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva neurologica dell'ospedale di Sondrlo e operato in serata
di Marco Cangelli© italyphotopress
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Momenti di grande paura a Bormio per lo sci alpino francese che ha dovuto fare i conti con la terribile caduta di Cyprien Sarrazin. Il 30enne transalpino è scivolato durante le prove cronometrate della discesa libera, in programma nella mattinata di sabato 28 dicembre, riportando un ematoma subdurale al cervello. Dopo aver firmato il miglior tempo nel training del giorno precedente, lo sciatore di Notre Dame des Millieres si stava ripetendo, ma all'uscita del Salto di San Pietro ha perso il controllo degli sci atterrando pesantemente sulla neve.
L'airbag, reso obbligatorio dalla FIS dopo la morte di Matilde Lorenzi, si è aperto immediatamente, tuttavia Sarrazin ha picchiato anche la testa perdendo i sensi e finendo nelle reti di protezione. Il francese si è ripreso poco dopo, ma è stato necessario l'intervento dell'elisoccorso che lo ha trasportato all'Ospedale di Sondalo per gli accertamenti del caso. Dopo una serie di esami è emerso l'ematoma che ha spinto i medici a ricoverarlo nel reparto di terapia intensiva neurologica dove, come confermato dalla Federazione Francese, è stato operato in serata per l'aspirazione dell'ematoma alla testa.
Subito è scoppiata la polemica per la preparazione dello Stelvio, apparsa particolarmente mossa complice la presenza di ghiaccio lungo il tracciato. Ad accusare gli organizzatori è stato il discesista francese Nils Allegre che, al termine della prova, ha lanciato l'allarme ai microfoni di Eurosport France: "La mia opinione è chiara dopo quanto accaduto: qui non sanno come preparare una pista. Sono 40 anni che preparano le piste ma non sanno fare altro che cose pericolose e non è per nulla rispettoso degli atleti - ha spiegato il connazionale di Sarrazin -. Non so cosa stiano cercando di dimostrare. A un anno dall'organizzazione dei Giochi Olimpici, fare una pista del genere… Non meritano di averli".
Oltre a Sarrazin, anche l'Italia ha dovuto far i conti con gli incidenti in pista a causa del grave infortunio subito da Pietro Zazzi. L'atleta di casa ha inforcato con il corpo in una porta nei pressi del Pian dell'Orso ed è così finito bruscamente a terra. Trasportato anche lui nel nosocomio valtellinese, Zazzi ha riportato la frattura scomposta di tibia e perone della gamba destra terminando così la stagione complice anche l'operazione in programma nella mattinata di sabato 28 dicembre a Milano.
RIUNIONE CAPISQUADRA SU PISTA BORMIO DOPO INCIDENTI
Nella riunione dei capisquadra dopo la seconda prova crono sembrano rientrate le polemiche sulla preparazione della pista Stelvio che ha visto gli infortuni del francese Cyprien Sarrazin e dell'italiano Pietro Zazzi. Solo i francesi si sono abbastanza comprensibilmente lamentati, come del resto aveva fatto con parole durissime il loro atleta Nils Allegre dopo il grave incidente del compagno di squadra Sarrazin. Anche gli austriaci - storicamente atleti di punta della discesa - hanno confermato, come avevano detto pure il campione svizzero Marxo Odermatt e l'azzurro Dominik Parits, che sulla Stelvio ha vinto ben sette volte - che la pista è come sempre massacrante e molto impegnativa, Quest'anno poi in alcuni punti la neve è ghiacciata e in altri meno e questo costringe gli atleti a un impegno e a una attenzione maggiori. "Ma questo è quello che succede sempre sulla Stelvio" ha detto il n.1 austriaco Vincent Kriechmayr.