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“Domme” si ripete, Kryenbuehl battuto di 8 centesimi: l'azzurro è il nuovo leader della classifica generale
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Il re si siede ancora più comodo sul suo trono: Dominik Paris trionfa anche nella seconda discesa di Bormio e trova il 18esimo successo in Coppa del Mondo. Per l'azzurro è la sesta vittoria in Valtellina, la quarta di fila in discesa: il suo tempo è 1:55.37, migliore di 8 centesimi rispetto a quello della sorpresa Kryenbuehl. Beat Feuz chiude al terzo posto a 26 centesimi. L'altoatesino vola in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo.
A questo punto si dovrebbe intitolare la Stelvio a Dominik Paris, così come sul campanello della porta di casa si mette il nome del proprietario. Con tanto di tappetino ad accogliere chi vuole fargli visita. Perché la pista valtellinese è casa del più grande discesista italiano di sempre. Lo dicono anzitutto i numeri: 14 vittorie in questa specialità, Kristian Ghedina è staccato di due lunghezze. L'altoatesino è a quota 18 in Coppa del Mondo: è il terzo italiano di sempre, a -6 dal secondo posto di Gustav Thoeni. La prova di Paris è perfetta soprattutto dalla Carcentina in poi: a differenza della discesa di venerdì, non colpisce pali in questo passaggio delicato, mentre nella seconda parte trova linee perfette e grande velocità. E nella parte scorrevole è un fulmine nonostante il forte vento contrario. Il tempo è di 1:55.37. Gli vale la vittoria, la leadership nella classifica generale di Coppa del Mondo (superato Henrik Kristoffersen) e in quella di specialità, perché lo svizzero Beat Feuz, terzo al traguardo, viene superato dalla sorpresa di giornata, il connazionale Urs Kryenbuehl.
Quest'ultimo fa tremare Paris, favorito anche dalla scomparsa del vento nella parte finale, ma si ferma a otto centesimi dall'azzurro. Feuz chiude al terzo posto: 26 i centesimi di ritardo, nonostante una frattura al quinto metacarpo della mano sinistra. Quarto il norvegese Alexander Aamodt Kilde (+0.73), che precede Matthias Mayer. Il campione olimpico sciupa 33 centesimi di vantaggio su Paris con un errore sulla Carcentina e una seconda parte di gara condotta in affanno, accumulando un ritardo di 84 centesimi. Normale che gli atleti arrivino stanchi al traguardo: dopo la già faticosa discesa di venerdì, che partiva dal canalino Sertorelli, quella del sabato è la “vera” Stelvio. Pista massacrante, che fa una vittima: Hannes Reichelt cade e va dritto contro le reti di protezione. Soccorso con l'elitrasporto, potrebbe essersi infortunato al ginocchio.
Chiudono la top ten Niels Hintermann (+0.88), Johan Clarey (+1.09), Adrien Theaux (+1.40), Maxence Muzaton (+1.53) e Vincent Kriechmayr (+1.61). Per quanto riguarda gli altri italiani, Mattia Casse 20esimo (+2.48), Matteo Marsaglia 24esimo (+2.76), Emanuele Buzzi 29esimo (+3.16). Peter Fill appena fuori dalla zona punti con il 31esimo posto (+3.41), quattro posizioni avanti rispetto a Florian Schieder (+3.60). Non conclude la prova Davide Cazzaniga.