La svizzera batte di 11 centesimi la coraggiosa bergamasca, che paga un salto scomposto. Quattro cadute: acciaccata Nicole Schmidhofer
L'accidentatissima discesa libera femminile di Val d'Isere va a Corinne Suter, al primo successo nella Coppa del Mondo 2021. Incanta Sofia Goggia, che arpiona il podio con il secondo tempo a +0.11 dalla svizzera: molto aggressiva la bergamasca, fatale un leggero errore su un salto. Terza la statunitense Breezy Johnson, decima Elena Curtoni. Gara caratterizzata da quattro cadute: solo paura per Federica Brignone, vertigini per Nicole Schmidhofer.
Un tracciato insidioso, una selezione spietata. La discesa di Val d'Isere premia le audaci, ma soprattutto le più attente. E a prendersi la vittoria è Corinne Suter, al terzo successo in Coppa del Mondo (il primo stagionale). La svizzera riesce a prevalere al termine di una prova comunque non perfetta, e caratterizzata da un salto finale piuttosto scomposto. Tanto basta però a prevalere su Sofia Goggia. Che arriva seconda sciando "alla Sofia Goggia": aggressiva, coraggiosa, velocissima. Ma che a sua volta perde l'equilibrio sul salto, perdendo probabilmente la vittoria. Che comunque la rivale si era meritata nel tratto iniziale, dove aveva costruito i 6 decimi di vantaggio poi decisivi.
L'altro grande nome che spunta dalle Alpi francesi è quello di Breezy Johnson, che dopo aver sorpreso in prova si conferma anche in gara: suo il terzo tempo a +0.20 dalla vincitrice, con primo podio in carriera in Coppa del Mondo. Fatica, ma era quasi inevitabile, Petra Vlhova: la slovacca chiude a +2.36 da Suter, mostrandosi ancora poco competitiva in velocità. E, di fatto, lasciando un po' più aperto il discorso sulla corsa alla Coppa del Mondo generale. Va relativamente meglio a Marta Bassino, sedicesima a +1.91 dopo un rischio di caduta. Più in alto altre italiane: Elena Curtoni decima e Laura Pirovano quattordicesima.
Federica Brignone, invece, è tra le vittime della curva dopo la Compressione: sono in quattro a cadere in quel particolare punto del tracciato, a due terzi della discesa e con diverse atlete che perdono la forza nelle gambe e finiscono contro le reti. La milanese trapiantata in Val d'Aosta se la cava con uno spavento e un sospiro di sollievo, nessuna conseguenza fisica anche per Joana Hählen e Alice McKennis. Qualche problema in più, invece, per Nicole Schmidhofer: l'austriaca finisce addirittura oltre le protezioni e per qualche istante spaventa tutti. Poi se la cava con qualche noia alle articolazioni e un accenno di vertigini, ma il peggio è scongiurato.