Per lo svizzero prima vittoria in Coppa del Mondo, l'azzurro chiude 8° dopo una caduta ai quarti
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Lo svizzero Loïc Meillard si aggiudica il Gigante Parallelo di Chamonix, ottenendo così la prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo. Battuto in finale il connazionale Thomas Tumler, che nei quarti se l'era vista con Simon Maurberger (caduto dopo una prova egregia e classificatosi 8°). Completa il podio il tedesco Alexander Schmid. Eliminati agli ottavi Borsotti, De Aliprandini e i big Kristoffersen e Pinturault. Ne approfitta Kilde, 7°.
Non mancano le sorprese nel Gigante Parallelo di Chamonix, dove i vari atleti si presentano in pista con obiettivi molto diversi: c'è chi punta a scrivere il proprio nome sulla tappa odierna di Coppa del Mondo, e chi ovviamente ha come obiettivo raccogliere il maggior numero di punti possibili per la classifica generale: si tratta di Kristoffersen, Pinturault e Kilde, con l'ultimo che è colui che sorride di più al termine della gara. I due grandi rivali abbandonano infatti la competizione già nel corso degli ottavi di finale, mentre il norvegese avanza fino al 7° posto. Ad agevolarlo anche la caduta di un ottimo Simon Maurberger, unico italiano in grado di centrare i quarti (dopo avere peraltro eliminato due ossi duri come Stefan Luitz e Filip Zubcic). L'azzurro però scivola sul più bello e abbandona la gara, spianando la strada a Thomas Tumler che arrivando in finale raggiunge il miglior risultato della carriera.
Qui lo svizzero deve però arrendersi al connazionale Loïc Meillard, finalmente in grado di sbloccarsi in Coppa del Mondo ottenendo il suo primo successo. Terzo il tedesco Alexander Schmid, capace negli ottavi di battere nientemeno che il grande Alexis Pinturault (Henrik Kristoffersen era invece uscito contro lo sloveno Zan Kranjec). A passare il taglio, invece, Aleksander Kilde: il norvegese ha la meglio sul nostro Luca De Aliprandini e si arrende ai quarti proprio a Meillard (che mostra quindi di meritarsi eccome questo trionfo). Amara anche l'eliminazione agli ottavi di Giovanni Borsotti, molto convincente durante le qualificazioni ma poi battuto da un Tommy Ford apparso come uno dei favoriti alla vittoria finale: lo statunitense però cade sul più bello in semifinale, rischiando anche di travolgere Tumler (che invece se la cava e chiude ottimo secondo).