Il norvegese domina nel SuperG davanti all’austriaco Kriechmayr e allo svizzero Monney
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Ancora sorprese nella Coppa del Mondo di Sci Alpino maschile. Nel SuperG di Bormio a trionfare è Fredrik Moeller, che trova la prima vittoria con il tempo di 1’29’’22. Secondo posto per l’austriaco Vincent Kriechmayr (+0.20), terzo lo svizzero Alexis Monney (+0.24). Solo quinto posto per Marc Odermatt, ancora fuori dal podio (+0.45). Per quanto riguarda l’Italia, qualche rimpianto per Mattia Casse, undicesimo a +1.04 dal primo posto.
Stagione di prime volte nella Coppa del Mondo di Sci Alpino maschile. L’inizio di giornata viene caratterizzato dalla brutta caduta dello svizzero Gino Caviezel (partito con il pettorale numero 1), portato via in elicottero e dolorante alla gamba. Dopo la pausa dovuta ai soccorsi dell’elvetico, la gara riprende con una grande sorpresa: Fredrik Moeller stampa il tempo di 1’29’’22 e si mette al comando davanti a tutti. In attesa del turno di Marc Odermatt, si avvicinano ma senza superarlo Vincent Kriechmayr e Stefan Rogentin: l’austriaco è secondo a +0.20, mentre lo svizzero si piazza al terzo posto a +0.42. Odermatt scende con il pettorale numero 10, commette qualche errore nelle prime porte e chiude clamorosamente fuori dal podio, staccato di 45 centesimi da Moeller. Subito dopo l’elvetico è il turno di Mattia Casse, il migliore degli italiani: undicesima posizione dopo i primi 30 a scendere, staccato di +1.04. Quando tutto sembra ormai congelato per il podio, ecco che arriva Alexis Monney a sorprendere nuovamente tutti: sceso con il pettorale 25, lo svizzero spodesta il suo connazionale Rogentin strappando il podio a +0.24, facendo scalare anche Odermatt in quinta. Per quanto riguarda gli altri italiani, solo sedicesimo posto per Dominik Paris e diciassettesima posizione per Giovanni Franzoni, entrambi staccati di oltre un secondo e mezzo.
Poche sorprese e pochi squilli negli ultimi 30 a scendere: l’unica prova degna di nota è quella di Felix Hacker, che riesce a entrare in Top 15 (quattordicesimo) con il pettorale numero 38. Tra le file degli italiani si interrompe dopo poche porte la discesa di Max Perathoner, mentre l’unico ad entrare in zona punti (oltre a Casse, Paris e Franzoni) è Nicolò Molteni. Fuori dai punti e decisamente lontani sia Bernardi (spodestato dalla trentesima posizione da Wingingstad nel finale) e Abruzzese (trentasettesimo).