La cuneese ottiene in Slovenia la terza vittoria stagionale, piazzandosi davanti alla francese Worley e alla svizzera Gisin. Brignone è ottima quinta
Immensa Marta Bassino. La cuneese si prende il primo gigante di Kranjska Gora (Slovenia), gara valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino femminile, e conquista il suo quarto successo in carriera. Sulla pista ghiacciatissima Podkoren, Bassino ferma il cronometro a 2:11.90, polverizzando i tempi della francese Tessa Worley (+0.80) e della svizzera Michelle Gisin. Quarta posizione per Petra Vlhova, mentre è quinta una buonissima Federica Brignone.
Marta Bassino domina e trionfa a Kranjska Gora. L’azzurra è un mostro di bravura, scia in maniera divina; accarezza la neve con grande leggerezza. Ha una classe sopraffina. E la quarta vittoria in carriera arriva con uno strapotere senza precedenti. Con 8 decimi di vantaggio sul Tessa Worley, dà dimostrazione non solo di sciare come una libellula, ma oramai sa che può vincere ovunque: su piste facili o difficili, piane o ripidissime, su neve ghiacciata o un po’ più soft.
Eppure oggi non era per niente facile in Slovenia, sulla pista ghiacciatissima, denominata Podkoren, dopo la seconda manche di Worley che, quando scia come solo lei sa fare, è difficilissimo batterla. E invece ce l’ha fatta. Per Bassino si tratta del terzo successo su quattro giganti in questa stagione e si riprende così la vetta della classifica di gigante con 300 punti, seguita da Federica Brignone a 250. Alle spalle di Worley, chiude il podio un’ottima Michelle Gisin, che non molla di un centimetro e ottiene l’undicesimo podio della sua carriera, che quest’anno ha avuto decisamente una svolta per la svizzera.
Federica Brignone pasticcia un po’ alternando errori a curve strepitose: nel complesso è una discreta gara la sua, che le vale il quinto posto, dietro a Petra Vlhova. Lei di certo vuole di più. Molto più attiva Sofia Goggia nella seconda manche (dopo una prima un po’ “sonnolenta”). Cede solo nella parte alta dell’ultimo muro, ma bisogna dire che sul quel vetro e con quelle pendenze era davvero difficile fare meglio. Soprattutto per chi il gigante lo mastica meno della velocità. In questo modo recupera tre posizioni e chiude al 15° posto, a oltre 4 secondi da Bassino. Alle sue spalle Elena Curtoni, 16esima. E domani si replica.