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La 33enne di La Salle ha preceduto di 33 centesimi la svedese Sara Hector e 40 la svizzera Lara Gut-Behrami
di Marco Cangelli© Getty Images
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La vera campionessa è quella che sa adattarsi al cambio di condizioni trasformandole in proprie alleate. E' il caso di Federica Brignone che ha conquistato lo slalom gigante di Are aggiudicandosi il ventiseiesimo successo in Coppa del Mondo di sci alpino. La 33enne di La Salle ha recuperato nella seconda manche e lasciandosi alle spalle la svedese Sara Hector e la svizzera Lara Gut-Behrami, un risultato che le consente di giocarsi la classifica di specialità in occasione delle finali di Saalbach.
Prima manche all'insegna della padrona di casa Sara Hector che, complice il pettorale numero 1 e la conoscenza del pendio, è riuscita ad andare oltre le difficoltà causate dal meteo e da una tracciatura angolata che ha messo in difficoltà le avversarie in particolare nel tratto alto dove la scandinava ha inflitto a tutti distacchi superiori al secondo.
L'unica che è riuscita a rimanere vicina alla campionessa olimpica è stata Lara Gut-Behrami che, complice l'assenza dell'americana Mikaela Shiffrin, ha sfruttato l'occasione per allungare ulteriormente e chiudere al secondo posto a 61 centesimi da Hector davanti a Federica Brignone. La 33enne di La Salle ha faticato soprattutto nella prima metà della discesa nonostante un'azione precisa che le ha impedito di scivolare nelle curve più angolate. La valdostana ha però ritrovato poi il ritmo concludendo in terza posizione a 1"16 dalla vetta poco davanti alla compagna Marta Bassino, lontana 1"39. Qualificate anche Elisa Platino, Roberta Melesi e Asja Zenere che hanno ottenuto rispettivamente il venticinquesimo, il ventisettesimo e il ventinovesimo tempo parziale.
Netto cambio in seconda manche complice da una parte il miglioramento del meteo, dall'altra la decisione degli organizzatori di abbassare il cancelletto di partenza ed evitare le folate di vento che l'avevano fatta sino a quel momento da padtrona. Chi ha sfruttato al meglio questa situazione è stata Federica Brignone che, nonostante il rischio di scivolare, ha sfruttato le sue celebri "carvate" per attaccare sin dall'inizio e soprattutto fare il vuoto nel tratto centrale.
Nulla da fare per Sara Hector che, complice un atteggiamento più guardingo al fine di chiudere la pratica positivamente, si è dovuta accontentare del secondo posto a 33 centesimi dalla vetta davanti a Lara Gut-Behrami che mette sì in cassaforte la seconda sfera di cristallo, ma vede Brignone accorciare nella classifica di specialità.
Quarta piazza per Marta Bassino che, nonostante una prova finalmente positiva, non è riuscita ad avvicinare ormai impossibile da raggiungere dopo la prima manche fermandosi a 1"47 dalla connazionale, mentre hanno guadagnato qualche posizione le altre azzurre con Roberta Melesi che si è fermata in ventitreesima posizione davnati a Asja Zenere ed Elisa Platino, venticinquesima e ventinovesima.
Con un appuntamento alla conclusione Brignone si trova ora a 95 punti di distacco da Gut-Behrami nella classifica di gigante, dovendo quindi sperare in uscita dell'avversaria e al tempo stesso vincere per pensare di portarsi a casa la seconda sfera di cristallo della carriera.
BRIGNONE: "ORGOGLIOSA DI ME STESSA"
"Nella prima manche non ero così contenta perché non avevo grande fiducia. Mi sono detta che avrei dovuto fare l'impossibile nella seconda, questa pista mi piace". Così una soddisfatta Federica Brignone commenta il successo nel gigante di Are. "Sono stata fortunata perché non mi sentivo bene nella prima parte che poi è stata tolta e questo mi ha favorito tanto perché quel tratto aveva neve aggressiva - ha aggiunto - ma avevo fiducia di rimontare e così è stato". "Ho provato a fare il massimo, sono entrata in ritmo, ho spinto e mi è venuto tutto bene, non pensavo di farlo così bene!", ha ribadito la campionessa azzurra. "Sono scesa senza timore di uscire, ma soltanto a spingere porta dopo porta. Vincere qui era un obiettivo, sono orgogliosa di quanto sto facendo, siamo un gruppo fantastico - ha concluso - il clima in squadra è bello e anche con gli allenatori stiamo facendo un grande lavoro. Adesso mi lancio in slalom con il solo intento di divertirmi".