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La stagione azzurra inizia con un podio dal gusto agrodolce dopo la vetta di Fede nella prima manche. Quinta Bassino
Federica Brignone ha concluso in seconda posizione lo slalom gigante di Soelden, gara d’apertura della Coppa del Mondo femminile di sci alpino, fermandosi a soli due centesimi dalla svizzera Lara Gut-Behrami. L’esperta valdostana aveva chiuso la prima parte della gara al comando, tuttavia un’eccessiva gestione della seconda e la rimonta imperante dell’elvetica le ha negato il successo davanti alla slovacca Petra Vlhova, giunta al terzo posto. Prima manche all’insegna di Federica Brignone che è apparsa sin da subito in palla facendo la differenza con il passare delle porte.
Sostenuta da un ottima condizione dopo una preparazione estiva impeccabile, la portacolori dei Carabinieri ha dovuto far i conti nelle prime fasi con la svedese Sara Hector, veloce nella parte alta, ma più incostante sul muro centrale. L’azzurra ha quindi fatto scorta delle proprie doti tecniche sul temibile Rettenbach tagliando il traguardo in 1’08”77 con 50 centesimi di vantaggio sulla scandinava e 63 sulla slovacca Petra Vhlova. Più distante la favorita della vigilia Lara Gut-Behrami, quarta a 73 centesimi dopo aver compiuto un errore all’ingresso del tratto più ripido, mentre l’americana Mikaela Shiffrin si è dovuta accontentare del quinto posto a 75 centesimi dalla vetta. Più in difficoltà Marta Bassino che è apparsa ancora indietro di condizione e non è riuscita ad esprimere la propria leggerezza di sciata terminando la prima fase in settima piazza, a 1”25 da Brignone.
Seconda discesa completamente con Lara Gut-Behrami grande protagonista, capace di sfruttare al meglio la propria sciata sempre in spinta, ma soprattutto le doti da velocista che le consentono di spingere nei punti più scorrevoli e di recuperare tempo sulle avversarie. Una rimonta che è bastata per migliorare il secondo posto ottenuto nel 2022 negando per soli due centesimi la gioia del successo a Federica Brignone che è apparsa più guardinga nella propria prova non riuscendo a spingere al massimo nel finale e si è lasciata alle spalle soltanto Vlhova. Cambio di marcia per Bassino che si è lasciata alle spalle i problemi della discesa d’esordio iniziando la propria rimonta già nella parte alta mostrando tutta la propria solidità sul muro dove la piemontese è apparsa imbattibile prima di rallentare sul piano finale che le ha impedito di centrare il podio finendo alle spalle anche di Sara Hector. La 27enne di Borgo San Dalmazzo ha concluso le proprie fatiche in quinta posizione completando un’ottima giornata per la squadra azzurra e lasciandosi alle spalle anche Mikaela Shiffrin che ha mostrato ancora una volta un’azione troppo conservativa. Curioso inconveniente invece per Sofia Goggia che, pochi secondi dopo esser uscita dal cancelletto nella prima manche, ha dovuto frenare bruscamente a causa della presenza di un addetto ai lavori in pista. Scattata con il pettorale numero 32, la vice-campionessa olimpica di discesa libera si è dovuta fermare e risalire alla partenza affrontando una seconda volta la gara dopo circa dodici atlete facendo così i conti con il peggioramento delle condizioni della neve. La 30enne bergamasca non si è data per vinta e ha chiuso in diciannovesima posizione la propria gara ritornando fra le migliori trenta fra le porte larghe dopo quasi due anni, un risultato che è migliorare a confermare al termine della competizione nonostante una sbavatura negli spazi più ristretti. Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello riguardante la presenza di fluoro negli sci delle atlete. Complice il nuovo regolamento che impone un percentuale limite di 1,8, la norvegese Raghnild Mowinckel (settima al termine della prima manche) è stata squalificata per i valori fuori norma rappresentando il primo caso nella disciplina.
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