Al rientro dopo l'infortunio di Cortina d'Ampezzo la 28enne americana ha preceduto di oltre un secondo la croata Zrinka Ljutic e la svizzera Michelle Gisin.
di Marco Cangelli© Getty Images
Mikaela Shiffrin è tornata e lo ha fatto alla sua maniera, ammazzando la concorrenza e conquistando lo slalom di Are. La 28enne americana ha dominato sulle nevi svedesi dopo il lungo stop per l'infortunio di Cortina d'Ampezzo garantendosi così la vittoria dell'ottava Coppa del Mondo di slalom. La fuoriclasse statunitense ha tentennato nella prima manche prima di fare il vuoto nella seconda davanti alla croata Zrinka Ljutic e alla svizzera Michelle Gisin.
Prima manche ancora all’insegna di Mikaela Shiffrin che, al ritorno alle gare dopo l’infortunio, ha subito realizzato il miglior tempo grazie alla leggerezza e all’efficacia della sua sciata.Ciò le ha consentito di tagliare il traguardo in 49”94 con soli due centesimi sulla svizzera Michelle Gisin e undici sulla croata Zrinka Ljutic, mentre la tedesca Lena Duerr e l'austriaca Katharina Huber si sono piazzate a ridosso del podio rispettivamente con 24 e 69 centesimi di ritardo.
In chiave tricolore discreta prova per Martina Peterlini che ha centrato la qualifica con il ventitreesimo tempo a 2"05 da Shiffrin davanti a Federica Brignone. La valdostana è tornata fra i pali stretti firmando il miglior tempo nel primo parziale. La 33enne di La Salle ha però patito le difficoltà legate al fondo e all'assenza di allenamento concludendo in venticinquesima posizione a 2"19 davanti a Lara Della Mea, ventisettesima a 2"33.
Seconda manche senza appello per Mikaela Shiffrin che è uscita fuori dal cancelletto molto più determinata rispetto al solito attaccando le porte con grande grinta e infliggendo sette decimi a tutte nel tratto centrale. Un atteggiamento che le ha consentito di fare il vuoto e chiudere con 1"24 su Ljutic, potente sugli sci, ma ancora poco brillante nello sganciare il mezzo dai pali. Terza piazza per Gisin a 1"34 che è riuscita a resistere per un solo centesimo sulla tedesca Lena Duerr e sulla svedese Anna Swenn Larsson.
Male le italiane con Lara Della Mea che è risultata la migliore trovandosi però spesso troppo larga sul palo finendo così in venticinquesima posizione davanti alle compagne Martina Peterlini e Federica Brignone, la prima andata lunga in curva poco prima del secondo intermedio e la seconda costretta a rallentare in vista del traguardo, sbavature che non le hanno permesso di andare oltre la ventiseiesima e la ventisettesima posizione assoluta.