La svizzera replica il successo nel Super-G battendo per soli 2 centesimi Mikaela Shiffrin. Bronzo per Katharina Liensberger. Niente rimonta per la piemontese
È Lara Gut-Behrami la regina indiscussa dei Mondiali di Cortina: l’atleta svizzera, dopo il bronzo nella discesa e l’oro nel Super-G, fa suo anche lo slalom gigante, battendo per soli due centesimi Mikaela Shiffrin, in testa dopo la prima manche. Bronzo per Katharina Liensberger, che aveva vinto ex-aequo con Marta Bassino l’oro nel parallelo. La piemontese, dopo la deludente prima manche, recupera poco e conclude soltanto al 13° posto.
Lara Gut-Behrami farà davvero fatica a dimenticare la rassegna iridata in corso a Cortina. Già forte di due medaglie in bacheca, una d’oro in Super-G e una di bronzo in discesa, l’atleta svizzera conquista anche il gigante, rimontando dal terzo posto della prima manche e battendo Mikaela Shiffrin per soli 2 centesimi, frutto di una seconda manche ai limiti della perfezione. Per la Gut-Behrami, che conferma il periodo di forma pazzesco al momento giusto della stagione (tre vittorie nelle ultime quattro gare di CdM, prima delle medaglie di Cortina) c’è anche la soddisfazione di aver eguagliato il record della connazionale Maria Walliser, che nel 1987 a Crans-Montana vinse come lei due ori e un bronzo. Per la Schiffrin, invece, solo rimpianti dopo aver sprecato il miglior tempo della prima manche e i 17 centesimi di vantaggio in mattinata su quella che poi sarebbe diventata la campionessa mondiale: non un risultato da buttare, comunque, dopo l’oro nella combinata alpina e il bronzo nel Super-G. Dietro di loro un’altra atleta che diventa plurimedagliata a Cortina: si tratta di Katharina Liensberger, che si classifica al terzo posto a 9 centesimi dalla Gut-Behrami dopo aver vinto due giorni fa il parallelo ex-aequo con Marta Bassino.
A completare la top 10 iridata ci pensano poi la neozelandese Alice Robinson, l’austriaca Ramona Sieberhofer, la polacca Maryna Gasienica-Daniel, la francese Tessa Worley, l’altra svizzera Wendy Holdener, la norvegese Ragnhild Mowinckel e l’americana Nina O’Brien (che sarebbe da podio se non fosse per un errore nelle ultimissime porte della seconda manche). Chiude al 13° posto, invece, la Bassino, dopo il deludente 15° tempo della mattina: nella seconda manche la piemontese è aggressiva e volenterosa, ma un paio di errori già nelle prime fasi impediscono sul nascere ogni tentativo di rimonta. 26a l’altra italiana qualificatasi alla seconda manche, Laura Pirovano, fuori dalla lotta già dalla mattina Elena Curtoni (32a nella prima manche) e soprattutto Federica Brignone: per la valdostana ancora una delusione in una stagione da dimenticare, questa volta dovuta a un errore di traiettoria che la costringe a saltare una porta.