Il francese torna a vincere una gara che non conquistava dal 2012. Da applausi l'Azzurro, di un centesimo davanti a Kristoffersen
Alexis Pinturault si prende lo slalom di Val-d'Isère tornando a vincere sulla pista francese per la prima volta dal 2012. E per lui, davanti al suo pubblico, è un trionfo: Andre Myhrer secondo è infatti a +1.44. Gli applausi degli appassionati italiani sono però tutti per Stefano Gross, splendido terzo a +1.47 e capace di precedere di un solo centesimo un Henrik Kristoffersen attardatissimo nella prima manche. Per l'azzurro primo podio dal 2017.
Torna a splendere il sole sulla Val-d'Isère e soprattutto si placa il vento che aveva fatto saltare lo slalom gigante per avverse condizioni meteo. E il sole splende su Alexis Pinturault, veterano che torna a conquistare lo slalom davanti al pubblico di casa per la prima volta dal 2012, dominando una gara che sarebbe riduttivo definire complicata. Lo dimostra il fatto che nella prima manche siano ben 25 a uscire su 70 partenti, tra cui l'altro eroe di casa: un Clement Noel che stava dando vita a una prova a livello di quella del più esperto connazionale. Nello stesso punto, peraltro, arriva anche un inatteso errore da parte di Henrik Kristoffersen: il norvegese, grande protagonista della Coppa del Mondo fin qui, di fatto si ferma in curva al secondo intermedio, chiudendo la prima manche a +2.82 da Pinturault e al 27° posto generale: un solo decimo in più e sarebbe stato eliminato.
La seconda manche diventa quindi una corsa contro il tempo dello scandinavo, poi beffato dall'altro eroe di giornata: un monumentale Stefano Gross. L'Azzurro riesce infatti a strappare un podio sensazionale, il suo primo da Kranjska Gora 2017, interpretando il difficile tracciato transalpino come nessuno era riuscito a fare dopo Kristoffersen: quest'ultimo, vincitore nel 2015 e nel 2016 a Val-d'Isère e poi sempre a podio, azzanna la neve nella seconda manche piazzandosi subito in testa a -1.46 su Dopfer (primo in classifica fino a quel momento). In seguito ne scendono 17, e nessuno riesce a mettere nemmeno in dubbio la sua vittoria, fino a che non arriva il momento del bolzanino che riesce a rimanere stretto e filante anche nella seconda parte, limitando i danni e chiudendo con un solo centesimo di vantaggio sul temutissimo avversario. Poi solo lo svedese Myhrer riuscirà a fare meglio di lui, battendolo a sua volta di appena 3 centesimi. Tutto fino alla manche di Pinturault, ultimo a scendere in pista. E di fronte alla cui prova (che gli vale anche il sorpasso su Kristoffersen in classifica generale) ci si deve solo inchinare, senza però smettere di applaudire uno Stefano Gross memorabile. E primo della truppa degli italiani, che vede anche Manfred Moelgg chiudere 14°, Riccardo Tonetti 23° e un deludente Giuliano Razzoli 26°: l'emiliano paga in particolare una cattiva seconda manche, in cui accumula un ritardo di +3.52 dopo un approccio poco aggressivo e decisamente morbido in curva.